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Grecia: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria e sulla manifestazione in memoria del compagno caduto Lambros Foundas

L’ODIO CRESCE…LA TEMPESTA È IN ARRIVO
…un giorno ci incontreremo compagno, e sarà sempre come l’hai sempre sognato….
VIVRAI PER SEMPRE CON NOI LAMBROS
ACCANTO A NOI SULLE BARRICATE

AGGIORNAMENTO SUL CASO DI “LOTTA RIVOLUZIONARIA”

IL PROCESSO

Il processo del caso di Lotta Rivoluzionaria si avvia alla conclusione. Durante l’intero processo la corte ha svolto il dibattimento, in cui le azioni e le posizioni di Lotta Rivoluzionaria sono state spiegate nel contesto della lotta contro il regime e le condizioni di moderno totalitarismo, con l’obiettivo finale della Rivoluzione Sociale.

Contemporaneamente, con questo processo, si è fatta sentire la voce dei compagni che, agendo nell’ambito di altre forme di lotta, sono stati designati come bersaglio per le loro scelte. Tramite le loro testimonianze è stata sancita la diversità del movimento, mentre essi difendevano la propria internità politica e azione nell’ambiente anarchico.

Oggi più che mai è imperativo che la nostra solidarietà punti a rafforzare la lotta per la liberazione sociale.

Il procuratore distrettuale ha presentato il caso dello stato contro gli imputati e ha seguito le scelte dell’unità antiterrorismo proponendo, fra altri convincimenti, la condanna dei tre membri che hanno assunto la responsabilità politica della propria partecipazione nel gruppo, Nikos Maziotis, Pola Roupa e Kostas Gournas, quali complici in tutte le azioni del gruppo, malgrado nessuna prova sia stata prodotta per dimostrarne la loro partecipazione. Inoltre e nuovamente senza prova conclusiva, ha proposto la condanna dei 4 compagni che hanno negato il coinvolgimento nel gruppo, Sarandos Nikitopoulos, Christoforos Kortesis, Vaggelis Stathopoulos e Kostas Katsenos, per partecipazione in esso. Ha pure proposto che la moglie di Kostas Gournas, Mari Beraha, sia scagionata non essendoci nessuna prova contro di lei.

IN MEMORIA E IN SOLIDARIETÀ

Il 10 marzo saranno 3 anni da quando Lambros Foundas cadde combattendo in uno scontro armato con la polizia durante un tentativo di appropriarsi di una vettura che sarebbe servita per organizzare delle azioni.

Sabato 9 marzo 2013 si terrà una marcia, organizzata dagli anarchici:

IN MEMORIA DEL COMPAGNO ANARCHICO LAMBROS FOUNDAS, MEMBRO DI LOTTA RIVOLUZIONARIA E IN SOLIDARIETÀ DEI MEMBRI DI LOTTA RIVOLUZIONARIA E DEI PERSEGUITI PER LO STESSO CASO

Assemblea del caso di Lotta Rivoluzionaria, 7 marzo 2013

Giornata in ricordo di Lambros Foundas e di solidarietà con gli imputati di Lotta Rivoluzionaria

Dalla Grecia ci è stato comunicato che il 9 marzo sarà una “Giornata in ricordo di Lambros Foundas e di solidarietà con gli imputati di Lotta Rivoluzionaria”. La Commissione per un Soccorso Rosso Internazionale si associa pienamente a questo evento e invita tutte le forze partecipanti al processo di costruzione del Soccorso Rosso Internazionale, tutte le forze con le quali abbiamo dei rapporti di lavoro, e tutte le forze progressiste e rivoluzionarie a rispondere a questo appello.

“Lotta Rivoluzionaria”

Lotta Rivoluzionaria è un’organizzazione anarchica greca di guerriglia urbana, apparsa per la prima volta pubblicamente il 5 settembre, con un attacco incendiario contro un tribunale di Atene. L’organizzazione ha compiuto numerosi attacchi contro i centri del potere politico ed economico in Grecia (ministeri, banche, ecc.). Fra i più importanti di questi attacchi, la devastazione della Borsa di Atene, con 150 kg. di tritolo e il lancio di un razzo contro l’ambasciata degli Stati Uniti. Lotta Rivoluzionaria ha pure attaccato le forze di polizia, specialmente dopo l’assassinio di un giovane manifestante liceale, Alexis Grigoropoulos, il 5 gennaio 2009. Le operazioni poliziesche contro Lotta Rivoluzionaria risalgono al 9 aprile 2010, con numerosi arresti e la scoperta di basi dell’Organizzazione. Lotta Rivoluzionaria non si è accontentata di colpire i centri e gli agenti dell’oppressione e dello sfruttamento, ha pure prodotto molte e importanti riflessioni e analisi sulla natura della crisi e le prospettive del movimento rivoluzionario in Grecia.

“Lambros Foundas”

Lambros Foundas era un anarchico come tutti i membri di Lotta Rivoluzionaria. Ben prima della fondazione di tale Organizzazione, egli ha partecipato a parecchie azioni del movimento anarchico: manifestazioni, occupazioni e pure alcuni primi attacchi con esplosivo. In particolare, ha fatto parte della grande occupazione del Politecnico, nel novembre 1995, quando la polizia, dall’interno dell’Università, ha arrestato 500 persone. Lambros Foundas è stato assassinato il 10 marzo 2010 dalla polizia a Dafni, alla periferia di Atene, mentre recuperava un’auto, utile per un’azione di Lotta Rivoluzionaria. Lambros Foundas è un simbolo della lotta contro l’elite internazionale, un simbolo della lotta per il rovesciamento del capitalismo e per la rivoluzione sociale. La sua morte è già motivo di commemorazione. Il 18 marzo 2012, mille persone hanno sfilato ad Atene in ricordo di Lambros Foundas.

“Il processo”

È dal 24 ottobre 2011 che ha avuto inizio il processo a otto imputati. Tre che rivendicano l’appartenenza a Lotta Rivoluzionaria. Costas Gournas, Nikos Maziotis e Pola Roupa (questi due ultimi hanno potuto darsi alla clandestinità il 15 giugno 2012) e quelli che respingono le accuse: Christoforos Kortesis, Sarantos Nikitopoulos, Vaggelis Stathopoulos, Maria Beraha e Costas Katsenos. Sia i membri dichiarati di Lotta Rivoluzionaria che gli imputati accusati con montature della polizia, hanno condotto e conducono un processo politico con grande forza. Tutti loro rivendicano la propria identità anarchica e rifiutano la legittimità della giustizia di classe. Gli imputati, membri di Lotta Rivoluzionaria difendono i principi e gli obiettivi della loro organizzazione. Si tratta davvero di un processo di lotta, dove tutti, “innocenti” e “colpevoli”, mantengono coraggiosamente il loro posto. Tutti questi compagni, “innocenti” e “colpevoli”, devono essere incoraggiati e sostenuti in questa lotta.

Solidarietà agli imputati di Lotta Rivoluzionaria !

Onore al compagno Lambros Foundas!

Costruire la solidarietà internazionale di classe!

Abbattere il capitalismo!

La Commissione per un Soccorso Rosso Internazionale (Bruxelles-Zurigo), 7 marzo 2013

qui anche un video dalla manifestazione del 9/3/2013 ed ulteriori foto

Svizzera: Comunicato di Marco Camenisch sulla sua non liberazione

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Libertà per Marco Camenisch

Inizio agosto 2012: il capoccia lager Lenzburg mi comunica a voce che le autorità esecutive ZH gli avrebbero chiesto raccomandazione/parere sulla liberazione condizionale entro dicembre 2012 e che per questo dovrebbe sapere se il sottoscritto accetterebbe “percorsi di discesa’ (di “risocializzazione”) come per es. permessi, lavoro esterno, semilibertà, oppure se la mia linea fosse “o liberazione o nulla”. Dichiarai d’ev. accettare tali percorsi.

19 novembre 2012, 1. rappresaglia/provocazione colloqui: il capoccia vieta i colloqui ad una compagna rivoluzionaria comunista di ZH che in Svizzera mi fa i colloqui da quasi dieci anni seppur “da sempre” pregiudicata per “reati” politici e persino in un suo periodo dì carcerazione in semilibertà, con il pretesto dì una sua condanna politica a 17 mesi di carcere, quando i media informarono che era definitiva in ultima istanza (tribunale federale).

7 dicembre 2012: molto in fretta l’addetta ed il suo capoufficio delle autorità esecutive ZH svolgono “l’audizione legale” per la cui violazione il TAR aveva deciso il rinvio a nuovo giudizio la prima nonliberazione condizionale (vedi mia info Sentenza 8. 11. 2012 del TAR Zurigo in causa liberazione condizionale, del 25 novembre 2012). Riproposi la mia posizione (improponibilità soggettiva di una ripresa della “lotta armata”, necessità/legittimità della lotta armata rivoluzionaria).

Gennaio 2013: nell’occasione di chiarimenti burocratici sui colloqui, una “assistente sociale” del lager en passant mi chiede se fossi informato del mio trasferimento. A mia negazione aggiunse per allentamenti di regime esecutivo, vale a dire per ‘percorsi di discesa, risocializzazione”, e che in seguito mi avrebbe informato meglio.

28 gennaio 2013, pomeriggio, 2. rappresaglia/provocazione colloqui: le due compagne e i due compagni che attendo per i colloqui (una compagna anarchica di ZH, colloqui da quasi dieci anni; un compagno anarchico di Torino, colloqui da quasi dieci anni; un compagno e una compagna più giovani del Ticino, colloqui da circa tre anni) all’entrata del carcere subiscono l’agguato di quattro sbirri (tre del cantone di Argovia ed uno forse federale) con un’ora di perquisizioni anche a nudo. Il compagno di Torino avrebbe, con pretesto del WEF a Davos, un divieto di entrare in Svizzera di dieci giorni, di cui il 28.1.13 l’ultimo. Non ha mai ricevuto notifica, non la avrebbero potuto inviare per mancanza di recapito. Non si sa, però, per quale magia riceve regolarmente da questo lager permesso di colloquio da esibire obbligatoriamente alla porta in occasione del colloquio. Con il pretesto di questo divieto, la complice sbirraglia del carcere non gli permette l’accesso alla rimanente ora di colloquio (abbiamo 2 ore di colloquio lx ogni settimana). Alle tre altre persone, se ho capito bene e forse v’informeranno meglio o altrimenti in prima persona, la sbirraglia ha estorto, pena l’annullamento totale del colloquio ormai già dimezzato, i numeri ed i contenuti dei telefonini. La seguente visita d’inizio febbraio mi confermò un controllo “regolare” all’entrata, seppur più “accurato” della “norma”.

5 febbraio 2012: dalle autorità di ZH, prima istanza, ricevo secondo rigetto (del 1. febbraio 2013) della liberazione condizionale, “fotocopia’ del loro primo rigetto ma come ‘ulteriore motivazione” si riferiscono alla “audizione” del 7 dicembre 2012. Alla fine aggiungono che al lager Lenzburg chiedono una raccomandazione/parere sulla mia liberazione condizionale da inoltrare in dicembre 2013. Traduzione in It. superflua. Fotocopie andranno ad alcunx compas in Svizzera, per pubblica accessibilità. Si presenteranno i ricorsi ed appelli del caso.

Anche se quest’obiettivo immediato e parziale di tutte le vostre stupende iniziative di solidarietà in lotta non è stato finora raggiunto, e anche se non lo sarà “mai”!, il “punto” centrale non è questo. Bensì che queste iniziative sono parte inscindibile della lotta sociale di liberazione totale. Che in questa lotta sono efficaci molto oltre i loro obiettivi e risultati specifici, immediati e visibili. Lo dimostrano la repressione, le rappresaglie e l’accanimento del nemico, anche e non per ultimo quando rivolti contro i suoi ostaggi/prigionierx di guerra della liberazione sociale. Che il nemico ci combatte, vuole dire che nella guerra di liberazione totale siamo sulla buona strada.

È guerra alla guerra, a quella guerra perenne, globale e totale per il dominio, lo sfruttamento e l’oppressione! È una guerra, nella quale ancor di più che per ogni altro tipo di guerra vale: …nelle cose molto pericolose, come lo è anche la guerra, gli errori che vengono dalla bontà sono proprio peggiori…(Clausewitz)!

Nessuna contraddizione con il fatto che la tenerezza, la bontà e l’amore sono tra le caratteristiche e motivazioni centrali per ogni guerrierx per la libertà totale; ma non devono indebolire la lucidità, la costanza, l’incremento, la risoluzione e l’energia della lotta, bensì rafforzarle!

Con amore, determinazione e solidarietà,
marco camenisch, lager Lenzburg, Svizzera 10 febbraio 2013

via Soccorso Rosso Internazionale

Carceri svizzere: Ancora un’altra richiesta di libertà condizionale dell’imprigionato eco-anarchico Marco Camenisch negata

La richiesta dell’avv. di Marco per la liberazione condizionale è stata respinta per l’ennesima volta – l’ennesima volta motivata politicamente. Marco scriverà a sua volta quello che ne pensa…

LA LOTTA CONTINUA – LA SOLIDARIETÀ È NOSTRA ARMA

Soccorso Rosso Internazionale

Da Zurigo a Atene: La Solidarietà attraversa i confini

Slogan per l’immediata liberazione di Marco Camenisch e in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria sono stati scritti nella città di Zurigo.

Ad Atene ha avuto luogo un intervento davanti alla corte marciale del carcere femminile di Korydallos, dove si svolge il processo del caso della Lotta Rivoluzionaria. Nel mese di Settembre, i membri del Soccorso Rosso Internazionale dal Belgio, Italia e Svizzera hanno viaggiato ad Atene per assistere al processo in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso.

La lotta continua…

Svizzera: Lettera di Marco Camenisch dichiarando lo sciopero della fame

 Dal 20.8 al 10.9.2012 dichiaro lo sciopero della fame seppur simbolico tuttavia di contributo al cammino di solidarietà e di lotta che dentro e fuori percorriamo, in ordine sparso, all’unisono, a voci e in maniere unite e diverse, in zone e con genti diverse. Ma sempre contro nemico comune e per un obiettivo comune. Il nemico comune è la guerra di conquista, lo sfruttamento, la schiavittù e la repressione, la distruzione capillare e totale. II nemico comune oggi si chiama sistema tecnoscientifico globale, patriarcale, terrorista e totalitario delle multinazionali e degli Stati imperialisti ed è all’apice del suo potere e della sua diffusione ma anche nella sua più mortifera ed irreversibile crisi. E l’obiettivo comune è l’abbattimento di questo sistema e d’ogni sfruttamento e schiavitta, per un mondo libero, sano e giusto per ogni sua espressione e suo elemento naturale, come base imprescindibile di vita e per una sua e perciò nostra continuità.

È un contributo di lotta e di solidarietà possibile anche da dentro e anche con quest’ennesima canicola come ennesimo segno del pianeta morente che rende difficile persino pensare e scrivere e più ancora se pure sigillati/e in chiuse bare di mattoni e di cemento sempre alla mercede del nostri boia ed aguzzini.

Voglio chiamare l’iniziativa “operazione Fukushima”. Un nome d’attualità. Un altro nome per civiltà e progresso. Un nome per l’immane sofferenza e l’annientamento somministrati alla vita dai pochi padroni e molti lacché della civilizzazione e del progresso per il potere e la ricchezza del pochi. Potrebbe anche chiamarsi Chernobyl, Mühleberg, Beznau, Lucens, Hiroshima, uranio impoverito, IBM, Trino Vercellese, Superphönix, Ansaldo, Bio- e Nanotecnologia, Amianto, Cancro, Deep Water Horizon, Xstrata, Monsanto, TAV, Energia Alternativa, KKKapitalismo Verde, Belo Horizonte.

Un nome anche per ricordare, con le parole della cellula FAI/FRI Olga (grazie, grazie di cuore, fratelli e sorelle della Cellula Olga, grazie di cuore ad ogni sorella e fratello e gruppo e popolo in azione insurrezionale e rivoluzionaria!), che… è solo una questione di tempo e un Fukushima europeo mieterà dei morti nel nostro continente! 

“Operazione Fukushima”, un nome per contrapporre i terribili termini reali, anche dell’irreversibile crisi sociale, economica ed ambientale, al ridicolo della persecuzione controinsurrezionale e delle stupide denominazioni delle “brillanti operazioni antiterrorismo” come “Ardire”, “Tramonto”, “Mangiafuoco”, “Blackout”, “ORAI”, “Cervantes”… dei Don Quichote del vigili urbani in versione italiana dell’imperialismo globale, che non riuscendo a fermare i segni della tempesta se la prendono con le voci solidali e le prigioniere ed i prigionieri dell’insorgente cammino della solidarietà e della lotta.

Un nome anche per ripetere con forza: il terrorismo, il male e il crimine assoluto e “l’altissima pericolosità sociale”, la brutalità e la vilta, la menzogna e l’aggressione assassina sono del sistema dominante e di chi lo difende; la legittimità e la forza della ragione, l’urgenza vitale e l’umanità, l’assunzione, più urgente che mai nella storia, di una responsabilità individuale e collettiva genuina ed autentica per la società umana, il monde ed il loro futuro sono di noi autenticamente insorti e rivoluzionarie che questo sistema lo combattiamo davvero.

Allora un nome, un piccolo contributo, anche per affermare quanto è stolta questa misera banda assassina e criminale dei padroni e servi loro (politici, scienziati, sbirri, magistrati, pennivendoli, cultura e religione ed opinionisti aizzatori d’ogni risma e travestimento anche nelle nostre fila di movimento “ufficiale”…) se pensa che anche le sue più devastanti e più infime persecuzioni e rappresaglie in miglior continuità nazifascista possano fermare le nostre lotte e voci da dentro e quelle da fuori su questo cammino della solidarietà e della lotta
CON OGNI GRINTA NECESSARIA, CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

SOLIDARIETÀ ED AMORE,
marco camenisch, lager Lenzburg, svizzera, 19 agosto 2012

via Soccorso Rosso Internazionale

Svizzera: Comunicato di Marco Camenisch sull’operazione Ardire

INFO N. 2 SULLA RECENTE MONTATURA (veramente ardita…) ANTIANARCHICA ROS (ef)-NON BRUTTI (MA CALZA) MA… COMODI (CALZANO PURE) E DINTORNI

Nel frattempo ho ricevuto una lettera d’Elisa e ieri una di Stefano ambedue dopo circa 10 giorni. Come saprete erano tuttora in “isolamento giudiziario” e sottoposti alla censura, in attesa del “riesame” e/o trasferimento in altra struttura. Probabilmente allungano i tempi per la mancanza, a Pisa, di struttura AS e perciò “giustificazione” di un isolamento totale meno giustificabile/gestibile che in una struttura AS. In ogni caso, come segnala Stefano e per quanto ho visto nelle patrie (italiche) galere, è un periodo d’isolamento d’accanimento (antianarchico…) particolare. E oggi ricevo il comunicato del 9 luglio d’Elisa che mi illumina il cuore!

Tuttora non ho avuto alcunché di notifica o altra notizia “ufficiale” del mandato d’arresto mentre i pennivendoli di regime locale verso fine giugno in tedesco mi hanno “onorato” insieme a Gabriel e la compagna Andi del SRI di un paginone scandalistico di difficile equilibrismo tra devozioni professionali al regime e dolorose constatazioni della vacuità dell’ordinanza (incautamente esposta in rete…) e non mancando di ri-sbandierare lo spettro delle possibili liberazioni di Gabriel e del sottoscritto. Da parte del lager Lenzburg non manca una “strana” sequela di misere provocazioni, perquisizioni e minacce di sanzioni attorno e dopo la “grande notizia”. “Puntuale” è appena arrivato anche il rigetto di seconda istanza della mia “liberazione condizionale”.

Mi sono organizzato per un’iniziativa non rivendicativa (sciopero della fame, più o meno 20 giorni) di solidarietà (riferimento e motivazione principe la repressione e non per ultimo l’ardita ROS(ef)-… Comodi) e di partecipazione e questa volta con appendice denuncia dei “giri di vite” generalizzati attuati in questo ed altre carceri svizzeri, che inizialmente avevo previsto più o meno inizio-metà agosto ma che con questa vi informo che con la massima probabilità attuerò nelle due ultime settimane d’agosto (a partire dal 20 agosto) un po’ causa “buco” estivo, poi per una eventuale migliore coincidenza con l’organizzazione d’iniziative esterne e, anche se questa non è una proposta per un’iniziativa collettiva da dentro, una migliore informazione e valutazione previa delle compagne prigioniere e dei compagni prigionieri.

Vi prego perciò di divulgare questa “Info n. 2”.

Gratamente, con Solidarietà e Amore,
Marco, lager Lenzburg, 18 luglio 2012

via Cassa AntiRep delle Alpi occidentali e Soccorso Rosso Internazionale
—il suo “Info n. 1” si può trovare qui (in inglese)

Svizzera: Una lettera di Marco Camenisch dal carcere

Dalla Svizzera invio i miei più calorosi saluti rivoluzionari a voi compagne e compagni dell’incontro-festival del 7-8 giugno in Grecia!

I temi della vostra riunione – storia, attualità e prospettiva della rivoluzione sociale internazionale – sono d’importanza cruciale e più che mai attuale, in questi tempi di crisi irreversibile del sistema dominante.

Che i tempi non erano mai così maturi ed urgenti per realizzare ed organizzare la lotta internazionalista per una prospettiva socialrivoluzionaria come unica soluzione alla crisi del sistema dominante e che per questo fine la costruzione di una solidarietà rivoluzionarla internazionalista è imprescindibile, sono affermazioni di voi Pola e Nikos e di una moltitudine di compagne e di compagni combattenti più che ovvie e condivisibili. Ce lo conferma anche il crescente consenso popolare per l’intervento rivoluzionario militante ed armato ed il corrispondente aumento della paura e del terrorismo del sistema. Crescita di consenso che possiamo riscontrare, seppur a livelli differenti, non solo in Grecia ma in molti altri paesi occidentali e del mondo, mentre il terrorismo delle elite e l’avanzamento internazionale della loro repressione e molto più livellato ed unitario. Questo rende ancora più importante ed urgente una forte spinta costruttiva – analisi e pratica – alla solidarietà rivoluzionaria internazionalista oltre le tendenze non solo contro la repressione ma anche, molto più in generale, per una convergenza nei percorsi rivoluzionari in atto e da costruire!

Solidarietà ed amore a voi compas dentro e fuon delle galere, che, in Grecia e dappertutto nel mondo, in questo prezioso momento e in molti altri fate degli attacchi della giustizia di classe una piattaforma ed occasione per rilanciare il contrattacco su questo terreno, come contributo al permanente resistere ed attacco rivoluzionario!

Affinchè siano perseguitati ancora fin dentro i loro cessi (sicuramente di lusso)…!!!

Affinchè il fuoco ed il sabotaggio rivoluzionario con ogni mezzo necessario, la voce della dinamite e delle Tokarew… li perseguiti senza tregua e sempre di più, nei loro covi, nelle strade ed ovunque, di giorno-e di notte!!!

Continuando a ridar loro una piccolissima parte del terrore e della sofferenza che, da millenni, per arricchirsi riversano sul mondo ed il vivente, finchè questo diventi contributo, partecipazione ed organizzazione dell’insurrezione e della rivoluzione sociale popolare generalizzata ed internazionale!

Solidarietà ed amore a voi compas Pola, Nikos e gli compagni accusati nel processo di Lotta Rivoluzionaria!

Solidarietà ed amore a voi sorelle e fratelli della CCF/FAI in prigione e fuori in Grecia, a voi compas FAI/FRI in tutto il mondo!

Solidarietà ed amore ad ogni individuo e popolo, in galera o fuori, che lotta contro questo sistema-galera globale!

Finchè sarà svuotato e distrutto ogni oppressione, sfruttamento, potere, Stato e recinto!!!

lnizio giugno 2012, marco camenisch, lager Lenzburg, Svizzera.

via Soccorso Rosso Internazionale