Tag Archives: Grecia

[Grecia]: Pola Roupa, compagna di Lotta Rivoluzionaria imprigionata, condannata all’ergastolo + 25 anni

La Corte ha inflitto un ergastolo più 25 anni alla compagna Pola Roupa, adottando le posizioni del procuratore Drako nel suo discorso. L’ergastolo cui il compagno [Nikos] Maziotis è stato condannato nel 2016 per lo stesso attacco non è solo una rabbiosa vendetta contro i due ribelli non pentiti e coerenti che non si sono consegnati alla prigione nel 2013 alla fine del primo processo della Lotta Rivoluzionaria, ma che sono entrati in illegalità per continuare le azioni dell’organizzazione. Dimostra, secondo il discorso del pubblico ministero Drako, la pericolosità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria come mezzo per indebolire e far collassare l’economia e lo Stato.

Ricordiamo che il pubblico ministero Drako nel suo discorso aveva dichiarato che l’attacco alla Banca di Grecia avrebbe potuto causare il crollo dell’edificio e che se l’edificio fosse collassato il sistema finanziario e l’economia del paese sarebbero crollati.

L’ergastolo a Roupa, come per Maziotis, conferma dalla parte del nemico, cioè lo Stato, la correttezza della strategia di Lotta Rivoluzionaria, che riteneva che i colpi maggiori alle strutture chiave di un sistema già indebolito e in crisi potessero causarne il collasso.

Solidarietà a Lotta Rivoluzionaria

[La condanna riguarda un attacco esplosivo avvenuto il 10 aprile 2014 contro la sede della Banca di Grecia ad Atene]

Salonicco, Grecia: Dichiarazione da parte del collettivo Libertatia dopo l’attacco fascista

Salonicco: Dichiarazione da parte del collettivo Libertatia dopo l’attacco fascista

Domenica 21 gennaio, verso le 13:30 e prima della marcia nazionalista per la Macedonia, dei gruppi fascisti che vi partecipavano hanno attaccato alcuni spazi occupati. Hanno attaccato in primo luogo il centro sociale libero Scholeio, e dopo esserne stati respinti si sono diretti al nostro squat danneggiando la facciata dell’edificio e il cancello. I danni sono stati riparati dai membri del nostro collettivo, che più tardi hanno partecipato alla manifestazione antinazionalista a Kamara.

Circa 2 ore dopo, un gruppo di 60-70 fascisti hanno attaccato di nuovo il nostro squat con molotov e fumogeni e appiccando un incendio all’edificio. In quel momento non c’era nessuno all’interno. Durante l’attacco era presente la polizia di stato, che non è intervenuta e ha offerto protezione ai fascisti, mentre una camionetta di celerini era parcheggiata non lontano. Il vicinato ha reagito veementement, urlando contro i fascisti, che hanno reagito a loro volta con insulti e lanci di fumogeni. Quando i fascisti hanno cercato di tornare allo Scholeio, la polizia ha mantenuto lo stesso atteggiamento: hanno offerto copertura e isolato i/le compagn* all’interno.

Che sia chiaro: gli attacchi e l’incendio non sarebbero stati possibili senza la copertura della marcia per la Macedonia. Erano qui per quello ed è alla marcia che sono tornati. Tutti i gruppi neonazisti avevano fatto appello alla partecipazione alla marcia, ma la cosa sembrava non interessare a nessuno, ed è stata concessa loro la legittimazione sociale e lo spazio publico per esprimersi e agire.

Siamo ben consapevoli del fatto che in altre circostanze tutto questo non sarebbe stato possibile, che ciascuno rifletta sulla propria posizione rispetto al fascismo. Queste azioni di gruppi parastatali rafforzano la repressione di stato contro chi lotta e resiste per un mondo migliore. Che ciascuno valuti chi trae beneficio dall’incendio di un edificio con più di un secolo di storia e che era stato abbandonato da decenni. Un edificio che noi, da anarchic*, comunisté* libertar* e rivoluzionar*, abbiamo deciso di occupare e preservare, da un lato per rispondere alla necessità d’alloggi per proletar*, migrant* e persone attaccate da stato e capitalismo, e dall’altro per creare uno spazio di politico radicale e promuovere una nuova cultura libertaria. Dev’essere chiaro che questi attacchi costituiscono un atto criminale che avrebbero potuto avere un esito tragico, in caso ci fossero state delle vittime.

Questi attacchi non fermeranno la nostra lotta contro lo stato, il capitale e il fascismo. Nessun attacco ci spaventerà e non faremo ai/lle fascist* alcun favore, ma rafforzeremo le nostre coscienze e continueremo a lottare con tenacia per i nostri valori, per una società d’uguaglianza e libertà.

GLI ATTACCHI FASCISTI NON RESTERANNO SENZA RISPOSTA
COSTRUIAMO BARRICATE CONTRO LA MINACCIA FASCISTA
PER L’ANARCHIA E IL COMUNISMO LIBERTARIO

Atene, Grecia: Ricovero forzato di Nikos Maziotis e Pola Roupa

I membri di Lotta Rivoluzionaria Nikos Maziotis e Pola Roupa sono in sciopero della fame dall’11 novembre 2017.

Il compagno e la compagna incarcerat* si battono contro le misure d’isolamento; contro misure specifiche del nuovo codice carcerario che mirano alla repressione dei/lle prigionier* di alta sicurezza; contro la proposta di detenere i/le prigionier* di alta sicurezza nei commissariati; contro il ripristino previsto del regime carcerario di tipo C. Richiedono anche la fine immediata dell’isolamento imposto a Nikos Maziotis (da luglio, per una decisione del ministero della giustizia, il compagno viene tenuto isolato dagli altri prigionieri); un’estensione dell’orario di visita basata sulla frequenza di visite del/la prigionier*; sale appropriate per i genitori incarcerati per poter incontrare i propri figli.

Hanno chiarito fin dall’inizio che avrebbero preso soltanto acqua. Hanno chiesto ripetutamente che venisse loro garantita una comunicazione telefonica libera col figlio di 6 anni prima di essere trasferiti dalla prigione di Koridallos in un qualsiasi ospedale.

Il 2 dicembre Nikos Maziotis e Pola Roupa sono stati trasferiti in un ospedale esterno alla prigione a causa del peggioramento del loro stato di salute. Ma il giorno successivo hanno entrambi chiesto di essere rimandati in prigione perché alla fine la libera comunicazione col figlio era stata loro negata.

Il 4 dicembre Nikos Maziotis ha bruciato e distrutto la sezione d’isolamento B nel sotterraneo della prigione femminile di Koridallos, dove era tenuto in isolamento da 5 mesi. Da lì è stato spostato nell’infermeria della prigione a causa delle esalazioni, ed è stato minacciato di venire messo di nuovo in isolamento – stavolta nell’unità disciplinare della prigione di Koridallos.

Nelle prime ore del 5 dicembre Nikos Maziotis e Pola Roupa, in sciopero della fame, sono stati costretti al trasferimento fuori dalla prigione. Il procuratore ha ordinato il ricovero forzato. Attualmente sono all’Ospedale Generale di stato di Nikaia, minacciati entrambi di venire nutriti con la forza. Per il momento i medici dell’ospedale non hanno ancora ottemperato agli ordini del procuratore.

Nikos Maziotis e Pola Roupa continuano lo sciopero della fame. Hanno dichiarato che non accetterano il siero fisiologico e reagiranno contro ogni tentativo di terapia non volontaria e nutrizione forzata (tortura) in ogni modo possibile.

in inglese, portoghese, tedesco

Amburgo: incendiata vettura Telekom

17 novembre 2017

Ispiratx dalla disponibilità militante dex nostrx compas in Grecia di essere una continua spina nel fianco dell’ordine vigente, la notte scorsa abbiamo sabotato con il fuoco una vettura Telekom. Il 17 novembre è una giornata storica che porta nelle strade le correnti anarchiche e di sinistra in Grecia. Quando la direzione della giunta militare il 17 novembre 1973 decise di assalire l’università politecnica d’Atene con i carrarmati e tolse la vita a più di 20 persone, spianava la strada a una parte fondamentale, che tuttora esiste, del movimento antiautoritario greco. Il 17 novembre con le molotov e le pietre si ricordano tradizionalmente le vittime di quella catastrofe. La sovversione anarchica ci permette di mostrare solidarietà con lx amicx in lotta anche partendo da Amburgo.

Rifiutiamo di ragionare in termini di confini nazionali. Per cui un giorno come il 17 novembre è un giorno che non dovrebbe suscitare tumulti solo in Grecia bensì anche qui. Poiché non c’interessa se il nemico parla greco o tedesco. Poiché il nemico stesso è il problema, lo sbirro stesso è il problema, lo Stato stesso è il problema, il dominio stesso è il problema. E come è onnipresente il dominio, sono onnipresenti anche le nostre azioni sovversive.

I nemici della libertà si trovano dappertutto, basta tenere gli occhi aperti. La deutsche-telekom fornisce tecnica avanzata alla manovalanza dello Stato e aumenta le capacità d’azione di quei porci di sbirri, di guardie di confine e guardie carcerarie. Il mantenimento del potere è come un meccanismo d’orologio, il nostro dovere è di sabotarlo. Affinché all’ombra della distruzione finalmente si può di nuovo respirare liberamente. Per prendere aria, per altra opposizione.

Per dirla con le parole della pubblicità Telekom: “per un mondo senza frontiere”

Gruppo anarchico

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Atene: Striscione in memoria di Santiago Maldonado allo squat Themistokleous 58

Santiago Maldonado vive nella rivolt(A)

Quattro mesi dopo la sparizione del compagno anarchico Santiago Maldonado, e il suo assassinio per mano dello stato argentino, mandiamo un saluto ai/lle compagn* in America del Sud e lanciamo un appello a mantenere accesa la fiamma della rivolta in questo Dicembre Nero.

Da Exarchia all’America del Sud, la solidarietà anarchica è più forte di qualsiasi confine.

in inglese, spagnolo, portoghese

Exarchia: lo squat Themistokleous 58 attaccato (4 persone ricoverate)

Lo squat Themistokleous 58, conosciuto anche come TH58, a Exarchia, è stato attaccato da persone che portavano dei caschi. Questa aggressione in stile mafioso ha causato il ferimento di 4 persone, che sono state ricoverate.

Maggiori informazioni sull’attacco e le cause verrano date dall’assemblea del TH58.

Aggiornamento:

1. Tra i/le 4 persone gravemente ferite (attualmente ricoverate) ci sono un migrante e tre solidali.

2. Gli assalitori hanno agito con modalità fasciste, armati di bastoni di legno e sbarre di metallo e di coltelli, e hanno mirato alla testa degli/lle abitanti del TH58. Tra i/le fascist* sono stat* riconosciut* alcuni membri di altri squat e alcuni migranti, come anche dei venditori di sigarette che vendono tabacco e altre sostanze vicino allo squat.

Un testo politico dello squat Themistokleous 58 squat (Θ58) farà seguito.

in inglese, tedesco, portoghese

[J11] Komotini, Grecia: Solidarietà con i/le prigionier* anarchic* di lunga data – “Sean Swain è stato qui”

Lunedì 12 giugno all’ex facoltà di legge di Komotini abbiamo appeso uno striscione come piccolo segno di solidarietà con tutt* i/le prigionier* anarchic* di lunga data. Non dimentichiamo il compagno Sean Swain.

– Squat anarchico Utopia A.D.

in inglese, greco, portoghese

Exarchia: Striscioni in solidarietà con il CSO Kike Mur, i/le ribelli del G20 e Lisa

Nella mattinata di martedì 11 luglio 2017, gli/le abitanti dello squat Themistokleous 58, insieme a dei/lle compagn* affini, hanno appeso a Exarchia degli striscioni in solidarietà internazionalista a proposito di tre casi diversi.

Abbiamo le chiavi di tutte le porte… Solidarietà con il CSO Kike Mur a Saragozza, Spagna

Da uno dei balconi del 58 abbiamo esposto uno striscione in sostegno al centro sociale occupato Kike Mur a Saragossa (Spagna), minacciato di sgombero dalle autorità locali. L’edificio (un’ex prigione) è occupato da sette anni, e ha dato vita a una moltitudine di attività ed espressioni di solidarietà anarchica, come per esempio uno striscione nel contesto della campagna internazionale del 2013 Febbraio Nero.

Solidarietà con i rivoltosi del G20

Sulla cancellata dell’ex scuola di Chimica abbiamo esposto uno striscione in sostegno a chi si è scontrato con le forze della repressione nelle strade di Amburgo contro il summit dei leaders dei 20 stati più potenti del pianeta. È il momento di spargere la voce che gli/le ostaggi del G20 hanno bisogno del nostro sostegno.

Attacca/Deruba le banche! Libertà per Lisa, anarchica detenuta in Germania

Un altro striscione è stato messo sull’edificio Gini al Politecnico in solidarietà con Lisa, un’anarchica recentemente condannata a 7 anni e mezzo di prigione per una rapina ad Aachen (Germania) nel 2014.

Nessun prigioniero nelle mani del Potere: Assaltiamo lo Stato/Capitale e la dominazione!

Squat Themistokleous 58
e compagn* affini

in greco, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco

[J11] Exarchia, Atene: Striscione esposto in solidarietà con Michael Kimble, prigioniero anarchico negli U$A

Domenica 11 giugno 2017, giornata internazionale in sostegno agli/lle prigionier* anarchic* di lunga data, abbiamo esposto uno striscione allo squat Themistokleous 58 in solidarietà col compagno Michael Kimble, incarcerato nella prigione di Holman, in Alabama.

Michael Kimble è un anarchico gay nero che sconta un ergastolo per aver fatto fuori un razzista omofobo bianco. Benché sia tenuto prigioniero da tre decenni, Michael continua a resistere all’imprigionamento quotidiano con tutti i mezzi necessari, e predica la rottura violenta con tutti i Poteri.

Con questo striscione gli rimandiamo un po’ della forza che ci trasmette ogni volta che leggiamo uno dei suoi testi incendiari. Resisti, compagno: le tue idee e la tua determinazione riecheggiano dall’altro lato dell’oceano.

NESSUNA TREGUA CON LA SOCIETÀ-PRIGIONE!

Chaoten

in greco, inglese, portoghese, tedesco

[J11] Salonicco, Grecia: Rivendicazione della collocazione di un ordigno esplosivo

Concepiamo gli spazi anarchici e antiautoritari come strutture in cui organizzare lotte e vivere collettivamente dei momenti al di fuori delle relazioni autoritarie che lo Stato e il capitalismo vorrebbero imporci quotidianamente.

Ultimamente lo Stato ha condotto diversi attacchi contro squat e ritrovi ad Atene, Salonicco, Agrinio e Larissa.

In risposta a questi attacchi, nella notte dall’11 al 12 giugno 2017, abbiamo piazzato un ordigno incendiario in un furgone che appartiene all’azienda AKTOR in via Makedonikis Amynis a Salonicco.

Sappiamo che quest’azienda costruisce le strutture del nemico, come la mino di Skouries nella penisola calcidica, che distrugge la terra a beneficio dei capitalisti, o del metrò di Salonicco, concepita per sostenere e rafforzare il flusso di capitale.

Abbiamo scelto l’11 giugno, giornata internazionale di solidarietà con i/le prigionier* anarchic* che affrontano delle lunghe pene, per esprimere la nostra solidarietà a tutt* i/le compagn* prigionier* in tutto il mondo.

Fuoco a tutte le prigioni.
Morte allo Stato e al Capitale.

Azione diretta per l’anarchia

in inglese

Grecia: Tasos Theofilou prosciolto dalla corte di Atene

“Libertà per l’anarco-comunista Tasos Theofilou”/ Corteo di solidarietà a Salonicco, 29 giugno 2017

7 luglio 2017

Dopo cinque anni di prigione, Tasos Theofilou è stato giudicato non colpevole rispetto a tutti i capi d’accusa dalla corte d’appello di Atene. La decisione è stata presa con una maggioranza di 3-2.

in inglese

Atene, Grecia: Attacco molotov contro il Ministero della Cultura

Nella notte di lunedì 22 maggio 2017, un gruppo di compagn* ha attaccato Ministero della Cultura a Exarchia con dei cocktail molotov. Quest”azione simbolica è stata compiuta per due ragioni:

onorare la memoria di Mauricio Morales, che ha perso la vita il 22 maggio 2009 a Santiago del Cile, quando la bomba che trasportava per colpire la scuola dei secondini è esplosa prima del tempo.

E per inviare forza all’anarchico Eric King, che sta scontando una condanna  a 10 anni negli Stati Uniti per avere attaccato un edificio governativo a Kansas City con delle molotov, nel settembre 2014. Sosteniamo l’appello internazionale in solidarietà con Eric il 28 giugno.

Memoria combattiva – solidarietà incendiaria!

in inglese, greco, spagnolo

Atene: Lista delle cose necessarie allo squat Themistokleous 58

Dopo più di un anno di esistenza, lo squat anarchico e progetto di alloggio per persone con e senza documenti Themistokleous 58 a Exarchia, nel centro di Atene, ha ancora bisogno di solidarietà tangibile per il suo funzionamento.

Ecco una lista attuale di ciò di cui abbiamo bisogno.

Cibarie: Olio (di oliva/di semi di mais), riso, pasta, sugo di pomodoro, fagioli, lenticchie, ceci, uova, patate, latte condensato, cibo per cani.

Prodotti per l’igiene: Candeggina, detersivo per piatti, detersivo per lavatrice, spugne, sacchi per la spazzatura, mocio.

Igiene personale: Shampo, schiuma da barba e rasoi, carta igienica, dentifricio e spazzolini.

Prodotti generici: Lampadine (a vite e a baionetta), vernice, sedie.

Accettiamo anche sostegno di tipo economico (non da ONG o altre istituzioni di Stato/Capitale) per coprire i bisogni strutturali dello squat e le spese mediche occasionali. Per chi desidera contribuire dall’estero l’indirizzo del nostro portafoglio bitcoin è: 1aXVM16soZt4ZisC8ZttuqvzztVKFBCMz

Ne approfittiamo per ringraziare chiunque ci ha aiutato come poteva fino a questo momento.

Amore, rabbia e solidarietà!
Squat Themistokleous 58

in inglese

Grecia: Solidarietà col compagno Panagiotis Aspiotis

L’anarchico Panagiotis Aspiotis – attualmente incarcerato nella prigione di Korydallos – ha iniziato uno sciopero della fame mercoledì 22 marzo, per protestare contro il rifiuto della sua iscrizione all’Istituto professionale (IVT) pubblico della prigione benché ne avesse i requisiti. Qualche giorno fa, altri quattro prigionieri si sono uniti allo sciopero della fame per la stessa ragione.

Nella precedente richiesta di trasferimento, P. Aspiotis aveva invocato ragioni di studio – dato che era stato ammesso all’IVT della prigione di Korydallos – così come ragioni personali legate alla possibilità di comunicare con la sua compagna e con il figlio appena nato. Il rifiuto della sua domanda non ci coglie assolutamente di sorpresa, dato che il Ministero della Giustizia – che collabora fedelmente col pubblico ministero del Comitato carcerale, Stamatina Perimeni – ha da tempo gettato la maschera che nascondeva la loro mentalità fascista. Stavolta la ragione legalmente infondata che invocano per privare P. Aspiotis e gli altri compagni in sciopero della fame del diritto a studiare all’IVT è che i prigionieri sono registrati in prigioni diverse da quella di Korydallos. Questo gesto pregiudica l’esistenza stessa dell’IVT, visto che dei 21 richiedenti ammessi con successo ai corsi soltanto a 9 è stato dato il permesso di frequentare. Non è una coincidenza neppure il fatto che lo stesso pubblico ministero – che mostra di essere un nostalgico dei campi d’esilio di Makronissos – sia lo stesso che ha ripetutamente respinto le domande di permesseo di K. Gournas e D. Koufontinas, chiedendo loro un atto di pentimento.

Il rifiuto di queste richieste da parte dei fedeli collaboratori della coalizione di governo SYRIZA-ANEL costituisce una violazione flagrante dei diritti dei prigionieri e un tentativo di accentuare la loro marginalizzazione sociale. I loro annunci, ben pubblicizzati ma vuoti, sul miglioramento delle condizioni di vita dei prigionieri, come anche, più specificatamente, le disposizioni per la creazione delle “scuole della seconda-opportunità” e gli IVT (Istituti professionali), comunicate dal Ministro della giustizia (E. Fytrakis) un paio di mesi prima, si è presto rivelato una vuota promessa e l’ennesima campagna rivolta ai media per calmare i prigionieri e far tacere ogni asserzione di diritti umani.

Questo governo non è nient’altro che l’ennesimo governo che delude il pubblico, promuove e protegge gli interessi delle elite economiche, impoverisce il popolo tagliando stipendi e pensioni, dona proprietà e installazioni a uso alloggio a banche e grandi compagnie e mette in vendita i beni pubblici per soddisfare l’appetito rapace delle multinazionali. Portano avanti i piani dei loro predecessori con zelo eccessivo smantellando ogni sensibilità sociale che possono aver predicato e intensificando i progetti di oppressione.

Il caso di P. Aspiotis è una lampante manifestazione del desiderio di rivalsa, l’ipocrisia e l’autoritarismo del meccanismo di applicazione delle leggi dello stato. Nel febbraio 2016 il compagno è stato gravemente ferito dagli uomini dell’Unità dell’Antiterrorismo dopo il suo rifiuto di fornire un campione di DNA e, come conseguenza “naturale”, l’Unità dell’Antiterrorismo l’ha portato in processo il 6 aprile al tribunale di via Evelpidon [ad Atene]. Che fornire campioni di DNA raccolti forzatamente dal pubblico ministero sia stato ufficalmente, anche se solo in teoria, vietato dopo la dura e accesa lotta dei prigionieri politici che avevano cominciato uno sciopero della fame nel marzo 2015 non conta niente.

Il nostro compagno P. Aspiotis e tutti gli altri prigionieri che prendono parte a questo lungo sciopero della fame difendono il diritto umano fondamentale dell’accesso all”educazione e la loro unica arma  sono i loro corpi e la loro stessa vita. Il Ministero delle Giustizia, insieme al pubblico ministero, prendono deliberatamente tempo così che lo sciopero della fame prenda fine e le richieste dei prigionieri rimangano insoddisfatte. S. Perimeni, E. Fytrakis e il Ministro della giustizia, S. Kontonis, utililzzano la salute e la vita dei prigionieri per le loro manipolazioni sistematiche. Devono essere tenuti a rispondere per le loro vite. Il compagno P. Aspiotis non è solo! Conviene che si preparino a una reazione proportionale al risultato delle loro azioni outcome of their actions!

Solidarietà col compagno P. Aspiotis e gli altri compagni in sciopero della fame.

Esigiamo l’immediata soddisfazione della loro richiesta di studiare all’IVT della prigione di Korydallos.

Iniziativa di solidarietà a P. Aspiotis e i compagni in sciopero della fame

in inglese, tedesco, portoghese

Atene: Attacco incendiario al Ministero della Cultura

Nella serata di sabato 28 gennaio 2017 abbiamo colpito con delle molotov il Ministero della Cultura a Exarchia. È stato un piccolo attacco simbolico per ricordare a tutt* i/le fascist* e militarist* ovunque che non ce ne frega un cazzo degli ideali nazionali.

Sui vostri emblemi nazionali, le vostre uniformi, i vostri confini e le tombe che scavate per i vostri massacri ci sputiamo sopra.

Guerra alla guerra di civilizzazione.

in inglese, greco, spagnolo

Atene: Solidarietà incendiaria con i/le compagn* negli USA

Giovedì 26 gennaio 2017 alle 22h abbiamo attaccato con delle molotov la forza antisommossa delle MAT che proteggono la sede del PASOK in via Harilaou Trikoupi, a Exarchia.

Si tratta di un’azione in solidarietà con le centinaia di compagn* arrestat* a Washington D.C. e in tutti gli Stati Uniti durante le manifestazioni combattive contro l’intronazione di Donald Trump il 20 gennaio.

Forza al membro dell’IWW cui un fascista ha sparato quello stesso giorno a Seattle.

Siamo al fianco di tutt* quell* che lottano incessantemente contro il Potere. Ovunque siamo, con ogni mezzo necessario, attacchiamo il sistema di dominazione.

Fuoco a frontiere, sbirri e prigioni!

Cellula Anarchica Suga Kanno

in inglese, greco

Atene: Resoconto della manifestazione a Exarchia (14 gennaio)

Sabato 14 gennaio 2017, di sera, una cinquantina di persone hanno partecipato alla manifestazione nelle strade di Exarchia chiamata dallo squat anarchico Themistokleous 58 in occasione del primo anno del progetto. Lo striscione della manifestazione dice “Resistenza, Rivolta, Libertà” in inglese e farsi, e un altro striscione è stato esposto allo squat in memoria di Shahzad Luqman, assassinato dai nazisti ad Ano Petralona nel gennaio 2013: “Non dimentichiamo Shahzad Luqman – Botte ai fasci.” Durante l’azione abbiamo distribuito dei volantini in greco e inglese, ne abbiamo sparsi altri sempre in greco e inglese, e gridato diversi slogan in farsi, arabio, inglese, francese e greco.

Ringraziamo tutt* coloro che hanno partecipato alla manifestazione a Exarchia. Mandiamo anche dei saluti solidali agli individui, gruppi e comunità dentro e fuori le mura e i confini che continuano a combattere con ogni mezzo possibile contro il Potere.

Ricordiamo che la sera di sabato 21 gennaio organizzeremo un party solidale al 58 per sostenere finanziariamente il nostro progetto. Il ricavato servirà a coprire i bisogni operativi dello squat e le sue azioni future.

Squat Themistokleous 58

in greco, inglese, portoghese

[Grecia] 21 gennaio 2017: Giorno di azione in solidarietà con Lotta Rivoluzionaria

Il manifesto dice:

“Sono una rivoluzionaria, e non ho niente di cui scusarmi.

Terrorista, criminale, rapinatore è chi compone la vita economica e politica; le istituzioni e i governi che, tramite i memoranda, stanno compiendo l’attacco più violento e più efferato alla base sociale nel nome di una “via d’uscita dalla crisi.” Terroristi, criminali, rapinatori sono lo Stato e il Capitale; sono loro che combatto, dedita anima e corpo alla lotta armata, a Lotta Rivoluzionaria; sono loro che la mia organizzazione ha preso di mira in questi anni di attività.

(…)  l’establishment economico e politico attacca la maggioranza sociale nei modi più spietati, la lotta armata per la rivoluzione sociale sono un dovere e un obbligo; perché è in questo che si trova la speranza, non altrove. L’unica speranza per un’uscita definitiva dalla crisi sistemica che viviamo in questo periodo storico, per un’uscita definitiva da ogni crisi. È l’unica speranza di rovesciare il capitalismo, il sistema che crea le crisi; l’unica speranza di rovesciare lo Stato e Capitale.

È l’unica speranza per un contrattacco armato della base sociale contro un sistema che li schiaccia.
È l’unica speranza di rovesciare lo Stato e il Capitale; per la Rivoluzione Sociale.
Per una società di uguaglianza economica e libertà politica per tutt*.”

Pola Roupa

“Sono un’anarchica, membro dell’organizzazione rivoluzionaria armata Lotta Rivoluzionaria. Gli unici terroristi sono lo Stato e il Capitale.”

Konstantina Athanasopoulou

Manifestazione in solidarietà con i membri di Lotta Rivoluzionaria

Sabato 21 gennaio 2017 alle 12:00 a Monastiraki (centro di Atene)

SOLIDARIETÀ CON I MEMBRI DI LOTTA RIVOLUZIONARIA
NESSUNA DEROGA ALLO STATUTO DEI PRIGIONIER* POLITIC*
LOTTA CONTRO LO STATO E IL CAPITALE CON OGNI MEZZO

–Assemblea solidale (Atene)

Testo completo dell’appello in greco

in inglese, tedesco, portoghese

Exarchia, Atene: Primo anno dello squat Themistokleous 58

PRIMO ANNO DELLO SQUAT THEMISTOKLEOUS 58

Il 10 gennaio 2017, lo squat Themistokleous 58 a Exarchia ha concluso il primo anno di attività. In questo anno il nostro squat ha intrapreso una serie di iniziative per intensificare la guerra sociale, e ha partecipato a numerose azioni di sostegon a progetti e individui presi di mira dalla repressione delle autorità.

Abbiamo messo in avanti la solidarietà anarchica internazionalista tra ribelli, perché crediamo che può essere una relazione reciproca destinata a sviluppare affinità e complicità contro lo Stato, il Capitale e la dominazione, e continuiamo a farlo nella pratica distruggendo le false divisioni basate su origine, lingua, genere, orientazione sessuale e il bagaglio religioso o profano di chiunque sia associato in qualsiasi maniera al nostro progetto.

Ci siamo opposti al patriottismo e al razzismo diffuso (che sia manifesto o nascosto), e rifiutati di discriminare chi migra sulla base dello statuto attribuito loro dalle autorità (rifugiati contro non-rifugiati). Abbiamo cercato di intrecciare la lotta contro il controllo e la repressione della migrazione con una critica esauriente e pratica del complesso di dominazioni che divide e isola ogni tentativo di liberazione per indebolirli e eliminarli più facilmente.

Abbiamo protetto il carattere anti-instituzionale del nostro progetto con ogni mezzo, mantenendo lo squat e le sua attività liberi dalla presenza e l’influenza di ONG, stampa e ogni tipo di intermediario. Abbiamo difeso la nostra autonomia politica senza alterare le caratteristiche fondamentali della nostra comunità agguerrita. Allo stesso tempo abbiamo scelto di incontrare gli/le altr* sul terreno dei disaccordi multirazziali, lavorando insieme ogni qualvolta e ovunque considerassimo che le rispettive strutture politiche e organizzative corrispondevano ai nostri obiettivi.

Lo squat Themistokleous 58 è sia un progetto politico anarchico e uno spazio abitativo per persone con o senza documenti. È un laboratorio sovversivo di teoria e pratica, ma anche un luogo in cui gli individui vivono e lottano sulla base dell’autorganizzazione, partecipazione egalitaria, orizzontale, aiuto reciproco e azione diretta. Dopo un anno di operatività del progetto, l’esperienza (sia positivia sia negativa) acquisita durante l’esperimento del 58 sono un’eredità di lotta per noi preziosa per le battaglie che verranno.

Vi invitiamo tutt* sabato 14 gennaio alle 21h fuori dal 58 per una manifestazione nelle strade di Exarchia. Non dimentichiamo Shahzad Luqman, un migrante del Pakistan assassinato dalla feccia neo-nazista nel quartiere ateniese di Ano Petralona nel gennaio 2013. Non dimentichiamo le centinaia di migranti picchiat*, imprigionat*, deportat* o assassinat* dal mondo degli stati e i loro confini.

Per sostenere finanziariamente il progetto, venite sabato 21 gennaio dalle 21:00 per un party di solidarietà al 58; musica dal vivo con REZA ASKI (voce/chitarra, dall’Iran) e SIMO (rap, dal Marocco), DJ set, da bere e da mangiare.

LE FRONTIERE E TUTTE LE PRIGIONI A FUOCO E FIAMME
NÉ NATIV* NÉ STRANIER*; SENZA MADREPATRIA E RIBELLI

Squat Themistokleous 58
th58@riseup.net

in inglese, spagnolo, portoghese, tedesco, PDF in greco e inglese

Berlino: Pietre e vernice a HOCHTIEF

23 novembre 2016

A fine agosto, in Grecia, il “gruppo anarchico Rouvikonas” ha eseguito un’azione contro la barriera del pedaggio dell’autostrada Korynthos-Patras sfondando i vetri e lasciando dei volantini. Dopo l’attacco sono statx arrestatx dieci compas e condannatx a pene detentive fino a 37 mesi senza condizionale.

L’azione era diretta contro la costruzione di un’autostrada privatizzata di un gruppo d’imprese al quale oltre alcune imprese greche appartiene anche il gigante dell’edilizia tedesco HOCHTIEF PPP SOLUTIONS S.R.L.

Nella rivendicazione il “gruppo anarchico Rouvikonas” scrive:
“Leggevamo spesso di incidenti sulla strada nazionale Korynthos-Patras, strada chiamata ‘ghigliottina’ da chi la frequenta. Leggevamo anche degli scandali attorno alla costruzione di quest’autostrada moderna. […] Questo progetto che sembra non finire mai è finanziato dallo Stato con milioni di euro, imposti alle persone più precarie nella società.

[…] Mentre il progetto rimane incompleto, i pedaggi che portano guadagni supplementari e che fanno aumentare quelli delle ditte costruttrici funzionano già. Come se non bastasse pretendere dalla gente che paghi anni e anni di pedaggi per un progetto che hanno già pagato con le tasse, ora l’impresa pretende da chi viaggia di pagare prima che l’autostrada sia finita. […] Pretendono che la gente paghi per una strada che uccide. Non ci sorprende poiché sappiamo bene come agiscono il capitalismo e l’autorità.”

HOCHTIEF, uno dei gruppi costruttori più grandi del mondo, è un profittatore tedesco della crisi e profitta in modo importante delle privatizzazioni, come appunto in Grecia di quest’autostrada oppure dell’aeroporto di Atene. Mentre gran parte della gente sta sempre peggio, lucrano sulla loro pelle.
Nel contempo, i gruppi come HOCHTIEF con le loro grandi opere d’infrastruttura dappertutto nel mondo contribuiscono fortemente alla distruzione della natura e del paesaggio. Non esiste costruzione durevole nel senso del capitale. Esiste solo sempre più grande, sempre più veloce, ottimizzato per il flusso delle merci e per il profitto. Ogni altra affermazione vorrebbe farli apparire in una luce migliore e sono ipocrite.

Nella notte al 23 novembre abbiamo attaccato la nuova costruzione di HOCHTIEF in Köpenicker Straße 54 con vernice e pietre. Con quest’azione mandiamo i nostri saluti ax compas di Grecia che per il loro agire hanno dovuto sentire la repressione dello Stato. Riteniamo la distruzione della casella dei pedaggi legittima e necessaria e consideriamo il nostro attacco sul palazzo per uffici come la continuazione della loro lotta.

Ma anche il sito della nuova costruzione di HOCHTIEF alle rive della Spree tra Mitte/Kreuzberg e Friedrichshain ha contribuito alla scelta del nostro bersaglio. Dove poco tempo fa c’era ancora dello spazio per abitare, incontrarsi e fare festa al di fuori del controllo statale. Dove l’ex-piazza  di roulotte “Schwarzer Kanal” aveva il suo posto per abitare e la fabbrica di gelati vuota offriva un riparo ax senzatetto si svende un appezzamento dopo l’altro. Tutto quel che non si può sfruttare è prima o poi sgomberato o scacciato per liberare l’accesso al capitale. Il risultato sono palazzi per uffici sterili, cari e vigilati con videocamere e case di proprietà costose accessibili solo a una cerchia esclusiva di gente con la moneta necessaria. La città dei ricchi guadagna ancora terreno e coloro che non possono permettersi di parteciparvi s’arrangino come possono.

G20 ad Amburgo. Una proposta…
Disprezziamo questo mondo e chi lo difende. L’egoismo e l’ingordigia. L’arroganza del potere e l’autocompiacimento dei responsabili.
Questo mondo e tutto ciò che rappresenta trovano la propria espressione nel G20. Il vertice ci dà la possibilità di trasformare il nostro disprezzo per l’esistente in aperta ostilità che si riflette nel nostro agire.
Tanto fu già detto e scritto sulle proteste contro i vertici, i grandi eventi e lo spettacolo che i padroni sono bravi a inscenare. E continuava pure a essere riprodotto da parti del movimento di protesta. Siamo consci dei limiti di tali eventi. Malgrado ciò riteniamo sia giusto di occuparcene, scambiarci sul tema e di sviluppare le possibilità e le prospettive delle nostre lotte lungo questi vertici.

Non vogliamo ridurci ad apparire ad Amburgo nell’estate del 2017, fare un putiferio per poi tornare a casa con la coscienza tranquilla. Al contrario ci teniamo a tentare già alla vigilia di collegare le lotte locali e creare tra di noi un riferimento e attizzare l’affinità con l’azione, i testi, le analisi e i resoconti dai luoghi più disparati. L’obiettivo dovrebbe essere di sostenerci e ispirarci persistentemente nelle nostre lotte.
Da un lato siamo favorevoli a una campagna militante come alla vigilia del G8 a Heiligendamm, dall’altro a un coordinamento informale come si creò con l’appello dalle galere greche per un Dicembre Nero.

Le lotte locali auto-organizzate come la ZAD contro l’aeroporto nell’ovest della Francia. Le lotte dex profughx ai confini dell’Europa. Lotte nei quartieri e nelle metropoli come in Exarchia ad Atene o attorno alla Rigaerstrasse. Il “Prison-Strike” nelle galere americane o la rivolta dopo gli omicidi razzisti degli sbirri negli USA. Sono solo pochi esempi del mondo occidentale che potrebbero essere punti di partenza per prendere di mira l’esistente su di un ampio fronte. Dovrebbe trattarsi di un rafforzamento di queste lotte mediante relazioni a livello internazionale e di allargare il terreno di queste lotte con uno scambio delle conoscenze.

Esattamente come HOCHTIEF, Telekom, Fraport, Deutsche Bank ecc. in Grecia sono responsabili per tante di quelle porcate, ci sono innumerevoli gruppi che ovunque nel mondo rafforzano il loro potere sulle nostre vite. Incaricate dal capitale e come manovalanza delle autorità e i relativi organi di repressione.
Oltre alle autorità statali come militari e polizia sono sempre di più le ditte che agiscono globalmente incaricandosi della salvaguardia del dominio e che scendono in campo contro i movimenti sociali. Un’intera industria, dalle imprese delle armi fino ax specialistx IT, si fanno un sacco di soldi con la lotta controinsurrezionale. Anche il massiccio imprigionamento di gente nelle galere privatizzate secondo il modello USA è una affare redditizio. Le imprese fanno dei profitti smisurati con la schiavizzazione e lo sfruttamento dex prigionierx. Spesso sono le stesse che nei luoghi più disparati del mondo spargono miseria con i loro sporchi affari. Dobbiamo nominarle, informare suoi loro intrallazzi e attaccarle ovunque sono presenti.

Il G20 può essere quadro di riferimento con il quale si possono coordinare e collegare tra loro le singole lotte ed i singoli attacchi.
Dall’altra parte si deve comprendere quel che fa funzionare tutto e dove sono i punti deboli del sistema. L’infrastruttura per i flussi delle merci e dei dati, le vie di comunicazione e le fibre ottiche, le reti elettriche e le antenne radio sono gambe d’appoggio di un’economia funzionante e ci offrono innumerevoli possibilità di disturbo e sabotaggio.

A Berlino si è già fatto ed è stato dato fuoco a un traliccio degli sbirri. Ecco cosa scrivono nella rivendicazione:
“[…] aumentano costantemente la vigilanza dello spazio urbano con i sistemi video intelligenti e le interfacce tra le varie autorità, mirando alla regolazione e alla guida di tutti gli individui. Le tecniche e gli algoritmi che elaborano le ditte IT facilitano il lavoro degli organi di repressione e raccogliendo massicciamente delle informazioni nelle banche dati, fanno delle prognosi in quali zone sono da aspettarsi potenzialmente di più reati.

Ditte ed istituzioni che partecipano allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie sono un fattore decisivo per il mantenimento dell’ordine sociale e una colonna portante dell’architettura della sicurezza per mantenere i rapporti di potere dominanti. […]
Per interrompere perlomeno temporaneamente un funzionamento fluido abbiamo incendiato il traliccio radio Südkreuz degli sbirri, il secondo fuoco colpiva un’istallazione di sorveglianza dell’agenzia federale per il collegamento e il mercato tra elettricità, gas, telecomunicazioni, poste e ferrovie. […]”
Specie in vista del prossimo G20 di Amburgo previsto nel centro di una metropoli e che già per questo porterà le autorità di sicurezza ai propri limiti riteniamo interessante di considerare tali opzioni d’azione durante e alla vigilia del vertice. Poiché l’infrastruttura di una grande città neanche con alcune migliaia di sbirri si può proteggere totalmente. Sia gli ospiti invitati sia i loro cani da guardia dipendono sempre dal poter andare da A a B, dalla comunicazione e dal rifornimento d’energia e merci. Dobbiamo capire dove e come funziona il tutto per colpire il punto giusto.
Siamo certx che la dinamica di una bella sommossa sia un mezzo adatto per determinare una perdita di controllo ad Amburgo. Se questa si può completare con punzecchiature ben assestate all’infrastruttura della città, allora potrebbe diventare un vero e proprio fuoco di gioia.

Solidarietà con lx prigionierx ribelli.

Saluti alle accusate nel contesto delle rapine di banca ad Aachen.

Forza a chi è colpitx dalle perquisizioni domiciliari a Berlino.

Contro il G20. Per la libertà!

Ad Amburgo si dice tschüss!

Con gioia e attentx seguiamo le iniziative contro il G20 e constatiamo che i contenuti e gli obiettivi di moltx sono simili ai nostri. Ecco una panoramica degli ultimi giorni e delle ultime settimane:
Berlino 22/11/16, bruciata auto di Thales
Berlino 21/11/16, brucia ruspa trivellatrice – contro il vertice G20
Berlino 7/11/16, vernice a ufficio comunale per l’ordine e la pulizia
Dresda 3/11/16, incendiata auto Thyssenkrupp
Francoforte 21/10/16, attacco a Philosophicum
Amburgo 16/10/16, acido butirrico a Porsche di presidente di banca
Amburgo 23/9/16, attacco incendiario a auto del direttore di polizia Enno Treumann
Berlino 8/9/16, incendiato traliccio radio della polizia federale
Amburgo 7/9/16, pietre e vernice a Chinese Ocean Shipping Company (COSCO)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Grecia: Lambros-Viktoras Maziotis Roupas affidato ai familiari

Striscione esposto dallo squat anarchico Utopia A.D. a Komotini, nel nord della Grecia: “Prigioniero a sei anni; l’odio cresce; feccia sbirri–giudici–media, assassini”

Oggi domenica 8 gennaio 2017, dopo un nuovo ordine del pubblico ministero, la nonna materna ha ottenuto la custodia temporanea di Lambros-Viktoras Maziotis Roupas, e la prigionia nel reparto psichiatrico (!) dell’ospedale pediatrico di Atene è infine terminata. Il bambino di 6 anni ha lasciato l’ospedale accompagnato dai parenti di primo grado.

Nel frattempo ci sono state proteste dei e delle detenut* nella prigione maschile e in quella femminile di Koridallos, nella prigione femminile di Elaionas a Tebe, e nella prigione di Trikala.

I membri di Lotta Rivoluzionaria Nikos Maziotis, Pola Roupa e Kostantina Athanasopoulou hanno interrotto lo sciopero della fame e della sete.

La corte prenderà una decisione sulla custodia definitiva del bambino entro sei mesi.

in inglese, portoghese

Atene: Striscione dello squat Themistokleous 58 in solidarietà con gli/le arrestat* del 6 dicembre

Venerdì 16 dicembre 2016, un gruppo di compa dello squat Themistokleous 58 sono andati all’università di Panteios per il presidio organizzato dal Locale Antiautoritario di Panteios in solidarietà con chi viene perseguito per il 6 dicembre. Lo striscione diceva *Siamo con i/le ragazz* della lotta di strada, che nessuno sia sol* nelle mani delle autorità!

ALEXIS PRESENTE NELLE STRADE DI FUOCO
LA VENDETTA ANARCHICA È LA GUIDA DEL NOSTRO CUORE

squat Themistokleous 58

in tedesco, spagnolo, portoghese, greco

Salonicco, Grecia: Chiesa attaccata in solidarietà con Mónica e Francisco

Nelle prime ore dell’8 dicembre 2016 abbiamo deciso di attaccare la chiesa del Profeta Elia in via Olympiados a Salonicco, appiccando fuoco all’entrata e all’interno. Si tratta di un gesto solidale con Mónica Caballero e Francisco Solar, prigionier* anarchic* accusat* di un attacco esplosivo alla cattedrale El Pilar di Saragozza il 2 ottobre 2013. In quel periodo la chiesa cattolica spagnola è stata colpita da una serie di attacchi a causa della volontà di limitare l’accesso all’aborto.

Tutte le religioni sono nostre nemiche. Mantengono lo status quo, pacificando la società con norme che più tardi diventano leggi. Fonda il suo potere sulle speranze di chi crede in una futura vita nell’aldilà, soffocando ogni desiderio di ribellione nel presente, nel qui e ora. Giustifica la guerra sulla base di differenze culturali che la religione stessa ha creato.

E questo è anche il ruolo della chiesa nella realtà contemporanea della Grecia, e oltre. Il suo onnipotente ruolo politico viene esercitato attraverso la retorica fascista, patriotica, xenofoba, sempre in tandem e in relazione diretta con politici, sbirri, giudici e giornalisti.

Allo stesso tempo è risaputo che la chiesa cerca continuamente di ampliare la propria egemonia e la sua immensa fortuna, che si basa sul possesso di enormi distese di terra, di edifici etc. Con l’idea di ottenere profitti grazie alla speculazione, allestisce una facciata caritatevole che non ha niente a che vedere con la realtà.

Per finire, ha un’influenza sociale e culturale enorme, ed è un pilastro del sistema patriarcale. Promuove (all’esterno e all’interno) l’eteronormatività, l’omofobia, e la cultura dello stupro. La sua posizione sul ruolo delle donne, la sessualità o l’aborto è indicativa della sua posizione su tutte queste questioni.

Solidarietà con gli/le anarchic* tenut* prigionier* nelle prigioni.

–Anarchic*

Grecia: Tre filobus incendiati in centro ad Atene

Nella notte di lunedì 19 dicembre 2016, un gruppo di compagn* ha deciso si scaldare un po’ l’inverno urbano appiccando fuoco alla pace sociale e all’apatia.

Con soltanto 5 litri di materiale infiammaible e un odio infinito per ogni Potere, siamo andati in via Patission, abbiamo fermato dei filobus che passavano e li abbiamo incendiati dopo aver fatto scendere i passeggeri e i conducenti.

Tre filobus bruciati, uno per ogni incarcerazione preventiva imposta agli/lle arrestat* duranti gli scontri del 6 dicembre 2016 ad Atene.

Forza al prigioniero anarchico (membro della CCF) Panagiotis Argirou, che è stato recentemente condannato dallo stato ad altri 7 anni di prigionia, stavolta per il tentato incendio di un autobus nel 2009.

Fuoco alle macchine e alla civilizzazione!

in francese, greco, inglese, spagnolo