Tag Archives: Croce Nera Anarchica

[Politecnico di Atene, 23 novembre] Contro la società carceraria: Discussione con dei/lle compagn* dell’ABC di Bloomington

23nov_exarchia-544x736Discussione sulla lotta contro la società carceraria negli Stati Uniti con dei/lle compagn* della Croce Nera Anarchica (Anarchist Black Cross) di Bloomington (Indiana)

Mercoledì 23 novembre alle 20:00, edificio Gini
Politecnico di Atene (entrata da via Stournari), Exarchia

Squat Themistokleous 58 Squat
& rete di traduzioni di contro-informazione Contra Info

in inglese

Exarchia, 4 agosto: Serata informativa “Contro la schiavitù carceraria” allo squat Themistokleous 58, con un compagno della Croce Nera Anarchica (ABC) di Portland

EN_04.08CONTRO LA SCHIAVITÙ CARCERARIA | AGAINST PRISON SLAVERY | CONTRA LA ESCLAVITUD CARCELARIA | ΕΝΑΝΤΙΑ ΣΤΗ ΣΚΛΑΒΙΑ ΤΗΣ ΦΥΛΑΚΗΣ

Il 9 settembre 1971 alcuni prigionieri hanno preso il controllo di Attica, l’inferno più conosciuto dello stato di New York, e l’hanno chiuso.
Il 9 settembre 2016 dei prigionieri in lotta sospenderanno il lavoro e daranno il via ad altre azioni per la chiusura delle prigioni in tutti gli Stati Uniti, e per fare pressione perché la schiavitù carceraria abbia definitivamente fine.

Che le fiamme della solidarietà si diffondano in tutto il mondo!

Presentazione & discussione sullo sciopero dei prigionieri con un compagno della Croce Nera Anarchica di Portland (USA)

Giovedì 4 agosto alle 20h alla terrazza dello squat anarchico al 58 di via Themistokleous, Exarchia, Atene

Squat Themistokleous 58 | Cellula di solidarietà anarchica Croce Nera Anarchica [Grecia] | Rete di traduzioni di contro-informazione Contra Info

in inglese, greco, portoghese

[Italia] Nuovo sito – Croce Nera Anarchica!

Il Progetto

Fuochi di rivolta continuano a rischiarare le tenebre di un mondo altrimenti volto all’annientamento dell’ individuo ed alla schiavitù omologata: ad attizzare questi fuochi e ad accenderne nuovi queste pagine sono destinate.

Uno dei pochi vantaggi forniti dalla parossistica ricerca di informazione globale è lo scoprire che anche agli antipodi ci sono cuori che battono allo stesso ritmo dei nostri e che armano mani abili a fare molto più che battere su una tastiera. La corsa verso l’abisso della società tecnologica si fa sempre più forsennata, ma i combattenti di tutto il mondo tengono il passo e pur a rischio di venir schiacciati da un mostro così gigantesco, provano ad ostacolarlo e farlo cadere a terra. Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e fare sempre di più.

Con questa tensione abbiamo deciso di dar vita ad una nuova Croce Nera Anarchica. Iniziamo questo percorso con la consapevolezza di vivere in tempi in cui è sempre più facile pagare ad alto prezzo la scelta di continuare a diffondere certe idee e pratiche, ma abbiamo sempre sostenuto che la rassegnazione sia complicità e- sebbene non siamo tra quelli che reputano che “la penna valga quanto il fucile” – risulta oramai evidente che anche all’interno del cosiddetto movimento anarchico si sia venuta a creare una intollerabile omogeneità di pensiero, che le pratiche collegate appaiano sempre più il risultato di un’asta al ribasso e che quindi sia imprescindibile tornare a far sentire altre voci. Rompiamo il silenzio assordante di questi ultimi anni, consapevoli del fatto che certe voci, le nostre, troppo a lungo non si sono fatte sentire.

Questa nuova Croce Nera nasce con lo specifico obiettivo di diventare una palestra di idee con come minimo comun denominatore la centralità della pratica distruttiva : non basta più usare la definizione “azione diretta”, visto che sembra aver acquisito il significato di “tutto ed il contrario di tutto”… Ovviamente daremo il più ampio spazio possibile al contributo dei compagni finiti nelle maglie della repressione, senza ridurci ad una sorta di croce rossa ridipinta, ma supportando in ogni modo la continuazione del loro percorso di lotta.

Lo scopo del progetto, che mai dovrà assumere i toni o le forme dell’assistenzialismo, è quello di rilanciare certe idee e conseguentemente certe pratiche.

Speriamo che, partendo da questi presupposti, si crei un reale dibattito, che non scada mai nella misera partigianeria, ma vivo a tal punto da farsi acceso fino allo scontro, perché siamo stanchi di un tiepido e possibilista “va bene tutto”.

Abbiamo deciso di dare forma cartacea al bollettino, più tangibile e duraturo dello scorrimento veloce della rete, mantenendo comunque il corrispondente blog con fondamentale funzione di volano e di strumento più rapido per la diffusione di notizie e comunicati su azione e repressione. Sentiamo la scelta della forma fisica del giornale non come sterile feticcio nostalgico, ma convinti che non ci si possa continuare a lamentare dei danni distruttivi della società tecnologica e ignorare come anche noi anarchici ci si sia lasciati ridurre a semplici “utenti” di un mondo sempre più virtuale in cui anche le lotte rientrano nell’idiota meccanismo di essere maggiormente “di successo” in base a quanti più “mi piace” ricevono…

Inoltre desideriamo ricreare un luogo fisico in cui incontrarsi, confrontarsi e trovare nuovi complici. Ci aspettiamo di ricevere molti contributi, anche critici e faremo il possibile per creare occasioni per presentare in bollettino e finalmente tornare a guardarsi negli occhi mentre si parla di quello che continua ad essere il nostro più ardente desiderio: la distruzione di quest’esistente che ci annichilisce e la gioia di contribuire a vederlo crollare in macerie.

aprile + maggio 2014 …

Roma: Presentazione del progetto editoriale Croce Nera Anarchica

CNAFuochi di rivolta continuano a rischiarare le tenebre di un mondo altrimenti volto all’annientamento dell’individuo ed alla schiavitù omologata: queste pagine sono destinate ad attizzare questi fuochi e ad accenderne di nuovi.

Uno dei pochi vantaggi forniti dalla parossistica ricerca di informazione globale è lo scoprire che anche agli antipodi ci siano cuori che battono allo stesso ritmo dei nostri e che armano mani abili a fare molto più che battere su una tastiera. La corsa verso l’abisso della società tecnologica si fa sempre più forsennata, ma i combattenti di tutto il mondo tengono il passo e, pur a rischio di venir schiacciati da un mostro così gigantesco, provano ad ostacolarlo ed a farlo cadere a terra. Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e fare sempre di più.

Con questa tensione abbiamo deciso di dar vita ad una nuova Croce Nera Anarchica. Iniziamo questo percorso con la consapevolezza di  vivere in tempi in cui è sempre più facile pagare un alto prezzo per la scelta di continuare a diffondere certe idee e pratiche, ma abbiamo sempre sostenuto che la rassegnazione sia complicità e – sebbene non siamo tra quelli che reputano che “la penna valga quanto il fucile” – risulta oramai evidente che anche all’interno del cosiddetto movimento anarchico si sia venuta a creare un’intollerabile omogeneità  di pensiero, che le pratiche collegate appaiano sempre più il risultato di un’asta al ribasso e che quindi sia imprescindibile  tornare a far sentire altre voci. Rompiamo il silenzio assordante di questi ultimi anni, consapevoli del fatto che certe voci, anche le nostre voci, troppo a lungo non si sono fatte sentire.

Questa nuova Croce Nera nasce con lo specifico obiettivo di diventare una palestra di idee con come minimo comun denominatore la centralità  della pratica distruttiva: non basta più usare la definizione “azione diretta”, visto che sembra aver acquisito il significato di “tutto ed il contrario di tutto”… Ovviamente daremo il più ampio spazio possibile al contributo dei compagni finiti nelle maglie della repressione, senza ridurci  ad una sorta di croce rossa ridipinta, ma supportando in ogni modo la continuazione del loro percorso di lotta.

Lo scopo del progetto, che mai dovrà  assumere i toni o le forme dell’assistenzialismo, è quello di rilanciare certe idee e conseguentemente certe pratiche.

Speriamo che, partendo da questi presupposti, si crei un reale dibattito, che non scada mai nella misera partigianeria, ma che piuttosto sia vivo al punto da farsi acceso fino allo scontro, perché siamo stanchi del tiepido ed ipocrita “va bene tutto”.

Abbiamo deciso di dare forma cartacea al bollettino, più tangibile e duraturo dello scorrimento veloce della rete, mantenendo comunque il corrispondente blog con  fondamentale funzione di volano e di strumento più rapido per la diffusione di notizie e comunicati su azione e repressione. Sentiamo la scelta della forma fisica del giornale non come sterile feticcio nostalgico, ma convinti che non ci si possa continuare a lamentare dei danni distruttivi della società  tecnologica e ignorare come anche noi anarchici ci si sia lasciati ridurre a semplici “utenti” di un mondo sempre più virtuale in cui anche le lotte rientrano nell’idiota meccanismo di essere maggiormente “di successo” in base a quanti più “mi piace” ricevono…

Inoltre desideriamo ricreare un luogo fisico in cui incontrarsi, confrontarsi e trovare nuovi complici. Ci aspettiamo di ricevere molti contributi, anche critici e faremo il possibile per creare occasioni per presentare il bollettino e finalmente tornare a guardarsi negli occhi mentre si parla di quello che continua ad  essere il nostro più ardente desiderio: la distruzione di quest’esistente che ci annichilisce e la gioia di contribuire a vederlo crollare in macerie.

Bencivengaoccupato@distruzione.org
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Bencivengaoccupato.noblogs.org

Messico: Aggiornamenti sul compagno Gustavo Rodriguez

Compagni, cercheremo di essere il più concisi possibile.

Dalla serata del 29 Dicembre 2013, ultimo giorno del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali, fino ad oggi (31 Dicembre), il compagno Gustavo Rodriguez Romero risulta scomparso.

Nella serata del 29, intorno alle 19:30, Gustavo ha lasciato l’auditorio Che Guevara (nel campus UNAM) da solo per andare a Metro Copilco; avrebbe dovuto incontrare la sua compagna e tornare insieme a casa – cosa mai successa, dato che Gustavo non si è fatto vivo.

Cinque minuti dopo l’uscita di Gustavo, una compagna che era all’evento ha ricevuto una telefonata da Gustavo, molto strana nel tono, e qualche secondo dopo la chiamata è caduta; questo le è sembrato sospetto, quindi ha cercato di chiamarlo più volte, ma senza risposta, presumendo che l’avrebbe richiamata dopo come concordato.

Ieri pomeriggio, 30 Dicembre, la stessa compagna ha ricevuto un messaggio dalla compagna di Gustavo, che chiedeva notizie non avendolo visto tornare a casa, perché quando questo accade lui glielo dice sempre e si fa sentire, visto che Gustavo non fa scherzi, o va alle feste, e altre cose così.

Fino ad oggi (31 Dicembre) non lo abbiamo trovato, in ospedali, caserme o centri di detenzione per stranieri, dato che lui è nato a Cuba e ha passaporto americano; non lo abbiamo rintracciato. L’ufficio del Procuratore Generale dice che non c’è nessuno con quel nome in custodia.

Vogliamo sottolineare che ciò accade in un clima di pressione da parte della polizia del governo federale, iniziato perché alcuni collettivi antiautoritari, anarchici e libertari affini hanno ripreso lo spazio chiamato Auditorio Che Guevara, situato nella facoltà di lettere e filosofia della UNAM; ma la pressione si è intensificata con l’inizio del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali. Da quel momento ad ora, i compagni che sono entrati e usciti dall’auditorio sono state infastidite da gente che li fotografava, o li seguiva a piedi e in auto, camuffandosi anche come “giornalisti” che facevano domande scomode, ecc.

Gustavo Rodriguez è un compagno anarchico, quasi 54enne, che ha scritto molti articoli di politica sociale, soprattutto sull’anarchismo, e ha dato contributi importanti allo sviluppo della prospettiva anarchica insurrezionale. L’ultimo suo contributo è un’antologia per il libro “Che si illumini la notte!” Genesi, sviluppo e ascesa della tendenza anarchica informale in Messico, recentemente pubblicato dalle edizioni Internazionale Nera. Ha preso parte al simposio anarchico informale e come partecipante ha fornito il proprio contributo, un discorso su anarchismo, insurrezione e guerra sociale.

Ricordiamo che il compagno Gustavo ha ricevuto minacce verbali e scritte da alcuni gruppi della sinistra rivoluzionaria, a causa delle critiche rivolte ad essi, questi per vendicarsi hanno cercato di farlo passare come un “capo” o portavoce dei gruppi d’azione anarchici che hanno agito nel
contesto anarchico Messicano.

Vogliamo che il compagno Gustavo Rodriguez Romero ritorni sano e salvo!

Riteniamo soprattutto il governo del distretto federale messicano come responsabile per la sua sparizione coatta, dato il clima di repressione sorto negli ultimi mesi contro gli anarchici!

Vi pressiamo a mostrare solidarietà; perché la solidarietà è la nostra arma!

***

Qualche ora fa, il compagno Gustavo, sparito dal 29 Dicembre, ha comunicato con i suoi cari. Ha brevemente spiegato che è stato arrestato dagli agenti federali, detenuto e sottoposto a duri interrogatori. Gustavo ha detto di essere stato picchiato, e dopo qualche ora deportato negli Stati Uniti, dato che non c’era modo di accusarlo di nulla.

Questa deportazione è parte della politica anti-anarchica che il governo Messicano applica da mesi; ecco perché chiediamo a tutti di essere attenti riguardo a ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni.

Vogliamo ringraziare chi ha diffuso il comunicato sulla sparizione di Gustavo, e chiediamo di diffondere anche queste ultime notizie.

Solidarietà a Gustavo!
Libertà per tutti!

Croce Nera Anarchica

fonti: i, ii

Bogotá, Colombia: Azione di solidarietà con occupanti sfrattati

Nessuna speculazione urbana in più – Niente più case rovinate e vuote

Venerdì 5 Ottobre 2012, in una giornata di solidarietà con gli occupanti sfrattati a Bogotá, circa 25 persone si sono riunite dalle 12:00 alle 02:30 di fronte a un edificio residenziale occupato all’angolo tra la 47° e la 7° strada, al fine di denunciare pubblicamente la situazione abitativa spaventosa in Colombia e per sostenere di fatto più di venti persone già sfrattate dalle loro case in altre località.

Lo stesso giorno, i detenuti che sono organizzati nella Croce Nera Anarchica–Dall’Interno (CNA-Desde Adentro, da una prigione di Bogotà) hanno dichiarato la loro solidarietà con gli occupanti sulla 47° strada.

Domenica 30 Settembre un gruppo di cinque famiglie avevano occupato l’edificio di cui sopra, che sia stato abbandonato per un decennio, e sono ora minacciati di sfratto. Tra loro ci sono sei bambini e una donna con più di 80 anni.

Nonostante la presenza di forze della polizia nazionale, che custodivano il locale 24 ore al giorno, impedendo l’ingresso e l’uscita libera ai nuovi veramente legittimi residenti, e nonostante le pressioni da parte del proprietario “legale” speculativo, che di recente aveva sigillato le porte, l’attività si è svolta in un clima di gioia e di fraternità, che abbia riunito le famiglie degli occupanti con studenti, giovani, insegnanti, lavoratori ed altri.

L’intervento è stato chiamato dal gruppo anarchico Bifurcación (precedentemente noto come Croce Nera Anarchica) e il gruppo libertario Vía Libre, ed è stato anche sostenuto dal Collettivo dell’Educazione Alternativa, la rivista Desde Abajo (“dal basso”) e il Gruppo Anarchico degli Studenti.

I manifestanti hanno scandito slogan come “Uno sfratto, un altra occupazione”, hanno distribuito centinaia di volantini e sventolato cartelli contro la speculazione immobiliare, a favore della lotta per un tetto dignitoso, e in difesa delle occupazioni, suscitando la simpatia dei passanti e degli autisti che hanno manifestato la loro spontanea adesione a questa lotta.

I manifestanti sono riusciti a raccogliere diversi chili di prodotti alimentari, coperte, pannolini ed altri oggetti utili per i residenti del palazzo. I partecipanti hanno rinnovato l’appello di solidarietà con gli occupanti, prendendo l’iniziativa per azioni future.

Fonti/altre foto: i, ii, iii, iv

Da Londra a Bogotá, Occupiamo il mondo!

Italia: Niente di cui stupirsi (sull’inchiesta “Ardire” ed i porci Comodi)

L’ennesima inchiesta, portata avanti dall’ennesima procura, contro i compagni anarchici non ci stupisce minimamente perché era nell’aria.

Tutto era stato annunciato specialmente negli ultimi mesi sulle pagine dei media nazionali che stendevano il tappeto rosso per la passerella del pm di turno. A sfilare sotto i riflettori questa volta , e per l’ennesima volta, è la pm Manuela Comodi, sostituto procuratore della Procura di Perugia, già nota sia da molti compagni anarchici sia dagli assidui telespettatori di alcune trasmissioni “tribunali”televisive per quanto riguarda l’omicidio di Meredith Kercher e per cui aveva mandato dietro le sbarre un ragazzo dello Zaire, Patrick Lumumba, giusto perché era di pelle “nera”.

Erano mesi che l’inquisitore di turno mandava “veline” alla stampa cercando di preparare bene l’evento che l’avesse portata sul piedistallo, o al massimo su una poltrona di “Porta a Porta” o “Matrix”.

Il 13 giugno, alle ore 04:00, sotto richiesta della stessa pm Comodi venivano arrestati 8 compagni; perquisiti circa 40 compagni in tutta Italia, in Svizzera, Germania e Grecia e un totale di 24 indagati tutti per 270bis, tranne i compagni arrestati che vengono accusati anche per reati specifici.

Tutti indagati nell’inchiesta “Ardire” contro la Federazione Anarchica Informale.

L’operazione ha avuto la collaborazione dei R.O.S. (reparto operativo speciale dei carbinieri) guidati dal noto comandante Gianpaolo Ganzer (o semplicemente “Escobar”. Il capo caramba gestiva alcuni spostamenti nel traffico di droga e per questo era stato anche condannato a 14 anni).

Nelle prime ore del pomeriggio, dello stesso giorno, gli inquisitori erano già davanti alle telecamere a decantare la loro impresa per aver messo fine alla storia della Federazione Anarchica Informale.

Parole già sentite dagli inquisitori romani qualche anno fa, per quanto riguardava l’inchiesta “Operazione Cervantes”, e nella consecutiva inchiesta contro i compagni che all’epoca erano redattori di “Croce Nera Anarchica”.

Quindi niente di nuovo… se non che a veder negata la propria libertà fisica oggi sono altri compagni e che dall’operazione Cervantes in poi la F.A.Informale si è sparsa come un tumore nei corpi degli stati mondiali e man mano colpisce qualche organo.

Fortunatamente mai nessuna inchiesta ha spento il fuoco di ribellione che vive dentro qualsiasi anarchico che lotta per la distruzione dell’esistente e per una società libera.

In passato c’erano compagni come Bresci, Severino Di Giovanni e Sante Caserio, oggi c’è la Federazione Anarchica Informale e moltissimi altri individui che, anche se non condividono alcuni contenuti della F.A.I., portano avanti l’azione diretta contro gli stati e le loro istituzioni mondiali con i propri contenuti.

Quindi “ad ognuno il suo”; il necessario è che l’azione diretta diventi sempre di più una pratica quotidiana e che un po’ di libri di teorie sull’insurrezione vadano in soffitta insieme ai loro teorici.

SOLIDARIETÀ E COMPLICITÀ CON I COMPAGNI ARRESTATI!
SOLIDARIETÀ CON TUTTI GLI INDAGATI E PERQUISITI!
PER L’AZIONE DIRETTA “COL FATTO”, PER L’ANARCHIA

RadioAzione