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[Italia] Comunicato del compagno Juan

Ricevuto il 5 giugno:

Hola compagni!

Alla fine mi è scattato il mandato di cattura di un anno di carcere a seguito di una condanna per false generalità del 2012 (più o meno) in val Clarea, in uno dei tanti controlli dei cacciatori di Sardegna e digos. Ho altri svariati processi che stanno per arrivare (interruzione di un fermo per un TSO a Bologna nel lontano 2007, il processone NO TAV per i fatti del 3 luglio 2011…), che aggiungeranno un po’ di anni al mio curriculum vitae.

All’inizio non volevo scrivere niente di pubblico, volevo lasciare tutto sotto “silenzio”, quel silenzio in cui non si sa cosa dire e cosa fare…

Ma a pensarci bene è meglio che non sia così!

Ho deciso che voglio continuare ad essere “libero” e fino a che potrò sfuggire, buono!

Poi “qualunque cosa emerga portala sul tuo sentiero”, positiva o negativa che sia proverò a viverla nel modo più intenso che potrò.

Non starò fermo, non è nella mia natura adattarmi alla società, ho meditato tanto su ciò: non è nel mio essere e continuerò ad uscire (con i miei limiti) con le mie riflessioni e critiche sgrammaticate, continuerò a contribuire alla lotta con la mia personale concezione dell’anarchismo, continuerò a lottare in ogni situazione che troverò adatta alle mie condizioni.

Io sto bene, nonostante i tanti cambiamenti in tutti gli aspetti della vita, è duro lasciare i tuoi affetti, ma sono determinato, la solitudine quando non sei allenato si nota, ma solitudine non è essere soli e ne sono consapevole; quando mi affiora un pensiero di un amico o amica, quando leggo un libro, quando si affrontano le difficoltà di ogni giorno, quando affiora la tristezza, quando guardo l’Himalaya o il mare della Groenlandia o quando cammino nel deserto di casa…

Una grande amica mi disse “ridi del nuovo che incontrerai per strada” E’ stata profetica perché spesso quando contemplo le piccole grandi cose della vita, mi scopro senza accorgermi col sorriso! Allora respiro, respiro e respiro…

Mando un saluto a Monica con la quale mi scrivevo in carcere, sono contento per la vostra scarcerazione; ai compagni in Spagna che hanno deciso di rifiutare le misure cautelari con la campagna “gomito a gomito”, mi unisco a voi!

Ad Alfredo in sciopero della fame;

agli ultimi arrestati a Torino;

a Scripta Manent, forza!

A tutti gli amici e compagni che non ho potuto salutare.

A cresta alta. Per l’anarchia. Juan

in spagnolo

Appello internazionale per un Dicembre Nero

Noi, compagn* di origini geografiche e cammini di lotta diversi, che condividiamo lo stesso desiderio di diffondere l’offensiva anarchica, ci uniamo all’appello per un Dicembre Nero pubblicato dai fratelli prigionieri nelle carceri della democrazia greca.

Chiamiamo a ravvivare la memoria nera dei/lle nostr* mort* e tutt* quell* che sono caduti nella lotta per l’anarchia e la libertà.

Chiamiamo ad attivare la solidarietà combattiva con i/le compagn* che vivono l’esperienza dell’incarcerazione come consequenza del loro inflessibile atteggiamento di scontro con ogni forma di Potere, e con quell* che hanno intrapreso la difficile via della clandestinità.

Chiamiamo alla fine della fragmentazione dei nostri sforzi, che – da trincee diverse della stessa guerra – possono colpire il nemico dove più fa male.

Dalle attività di controinformazione alle azioni di propaganda col fatto, facciamo di questo mese un’opportunità per incontrarci, cospirare e sincronizzare le nostre forze in maniera informale, internazionale e insurrezionale, contro il mondo del Potere. Un’opportunità per sottolineare i punti che abbiamo in comune, ma anche le nostre diverse opinioni, in uno spirito di fratellanza e rispetto reciproco.

CON LA MEMORIA NERA DEI/LLE NOSTR* MORT* PER ACCOMPAGNARE I NOSTRI PASSI RIBELLI

COMPLICITÀ SOLIDALE CON I/LE COMPAGN* PRIGIONIER* E FUGGITIV*

GUERRA CON TUTTI I MEZZI CONTRO LA DOMINAZIONE

Anarchic* fuori dalle mura per un Dicembre Nero

in greco, inglese, spagnolo, portoghese, francese, tedesco

Grecia: Membro della “17 Novembre” in permesso esterno diventa fuggitivo

Il guerrigliero urbano Christodoulos Xiros sta attraversando con fierezza la terra della libertà. Una terra distante per quelli che dimenticano l’attacco e per chi ha perso la speranza del cambiamento, senza rischiare le proprie mani nel fuoco.

Una terra vicina a chi ha dato cosi tanto alla lotta e che ancora vive con il desiderio di dare di più.

Dove la vita, la vicinanza tra compagni e l’insurrezione sono nati… nelle negazioni e nelle decisioni forti.

Abbi cura di te compagno…

Forza ai fieri prigionieri della 17 Novembre

L’ERA DELL’ATTACCO È INIZIATA

PS. Giornalisti, corvi, le vostre bugie vi seppelliranno. Tenete le vostre lingue biforcute lontano dal compagno.

Cospirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/FRI (cellula dei membri prigionieri)

Nota del blog Inter Arma : La O.R. 17 Novembre è stato un gruppo guerrigliero urbano di sinistra che ha agito in Grecia dal 1974 al 2002. Le azioni del gruppo hanno incluso rapine a mano armata, espropri di armi, omicidi, attacchi esplosivi ed armati contro obiettivi capitalisti, governativi ed imperialisti. Christodoulos Xiros è stato uno dei prigionieri membri del gruppo mai pentitosi. Ha violato la scorsa notte le restrizioni durante unpermesso di 9 giorni all’esterno del carcere ed ora è ricercato.

Santiago, Cile: Aggiornamento sui compagni arrestati per rapina a Pudahuel

Dopo la rapina (11/12/2013) durante la quale è stato ucciso il compagno anarchico Sebastián Oversluij, si è intensificata la stretta repressiva.

Con l’aiuto dei testimoni la polizia del 26° commissariato avrebbe identificato due dei partecipanti. Sono stati arrestati gli anarchici Alfonso Alvial Sánchez (27 anni) e Hermes González Henríquez (25 anni), trovati in possesso di guanti, parrucche e un revolver a testa. Dopo esser usciti dal commissariato hanno gridato ai giornalisti slogan in ricordo del compagno anarchico caduto durante l’azione.

Il 12 Dicembre 2013 sono state formalizzate le accuse di “rapina con intimidazione” e “porto illegale di arma”. Anche se la procura voleva ottenere una proroga investigativa per approfondire eventuali “vincoli anarchici” e “vincoli col Caso Bombas”. Il tribunale ha rifiutato la richiesta e ha concesso al procuratore Luis Pablo Cortés una proroga di 90 giorni.

Secondo la procura ci sarebbero due fuggitivi, mentre si fanno indagini sulle armi confiscate, sarebbero state rubate a guardie di sicurezza durante rapina nel Gennaio e Marzo 2013.

Attualmente i compagni antiautoritari Hermes e Alfonso sono detenuti nella sezione di massima sicurezza del Carcere di Alta Sicurezza (C.A.S.) di Santiago.

Libertà per tutti/e i/le prigionieri/e rivoluzionari/e anarchici/che!

fonte

Un contributo in merito alla riflessione sulla clandestinità

Ravvivando il fuoco del nostro cuore anarchico… Sulla repressione, clandestinità, solidarietà e lotta. Da un punto di vista anarchico abbiamo ritenuto di riflettere su come negli ultimi anni alcuni/e compagni/e hanno affrontato la clandestinità e come l’ignoranza e il silenzio ha reso difficile la comprensione del contesto della questione.

Ci interessa condividere alcune riflessioni, cercando di fornire una visione più globale del tema e allo stesso tempo inviare forza e ammiccare ai nostri fratelli e alle nostre sorelle in fuga, come un gesto d’amore nel mezzo della guerra.

É giusto intendere che ci sono due tipi di clandestinità, una la si sceglie volontariamente e una è una scelta forzata dovuta a determinati movimenti repressivi. É anche necessario evidenziare che esiste una differenza nell’essere in clandestinità e vivere in clandestinità. Da un lato c’è il fuggire dal controllo e dai pedinamenti della polizia per poter realizzare una determinata azione, in una sorta di “sparizione momentanea” agli occhi del potere e dall’altro c’è lo stravolgimento completo di una vita in costante fuga dall’ingranaggio repressivo. Continue reading Un contributo in merito alla riflessione sulla clandestinità

Melbourne, Australia: Scontri a un party anarchico di solidarietà

Nella sera di venerdì 26 aprile, gli sbirri hanno fatto irruzione in una festa di solidarietà per i prigionieri anarchici in un magazzino occupato a Clifton Hill. Al loro ingresso gli sbirri sono stati immediatamente colpiti con bottiglie e forzati a retrocedere. Tuttavia sono stati chiamati i rinforzi, e poco dopo il magazzino è stato circondato da squadre di antisommossa, poliziotti normali e cani. Gli occupanti sono stati forzati ad uscire dall’edificio e in strada, dove i poliziotti sono stati attaccati una seconda volta con bottiglie, pietre e altri proiettili, mentre i manifestanti intonavano “A.C.A.B.!”.

E’ stata rubata una radio della polizia, che è stata utilizzata per schernire e insultare i bastardi. I poliziotti hanno risposto con cariche, manganellate, spray al peperoncino e facendo aggredire le persone dai loro cani. A questo punto i festaioli sono scomparsi nella notte per fare festa da qualche altra parte. Molti sono stati sentiti commentare “il miglior party di sempre!”.

Come risposta a questo attacco della polizia, e come atto di solidarietà con questa piccola reazione e tentativo di allargare i suoi orizzonti, siamo andati a Fitzroy North e abbiamo distrutto un’agenzia immobiliare.

Esprimiamo anche la nostra solidarietà e caldi saluti all’anarchica Felicity Ryder che è ancora latitante, e a Jock Palfreeman, prigioniero antifascista in Bulgaria.

ACAB

Brigata Corey Delaney

Nuovo sito – “Solidarity Knows no Borders”

E’ stato creato un nuovo blog per rendere più semplice la comunicazione tra compagnx in tutto il mondo. Tra quellx che sono nelle strade e quellx che sono attualmente in carcere, quellx che hanno scelto un modo di vita clandestino e quellx che hanno sofferto le conseguenze della lotta contro il capitalismo.

solidarityknowsnoborders@riseup.net
solidaritynow.noblogs.org

Melbourne: Solidarietà con Felicity Ryder

In risposta alla chiamata per la solidarietà alla compagna fuggitiva Felicity Ryder, della gentaglia rumorosa da Melbourne si è divertita un po’ per la città nell’ultima settimana.

Il nostro primo obiettivo sono state le telecamere, che abbondano in questa come in ogni altra città nel mondo. Ne abbiamo rese inutilizzabili, collezionate e rimosse almeno 11.

Un treno della metro è stato dipinto con uno sgargiante arcobaleno di colori dall’inizio alla fine. I treni sono nostri (di tuttx!) e ne faremo quel che ci piace – vernice, sabotaggi, non pagare il biglietto, distruggerli.

Un parcheggio di auto di lusso ha avuto una dozzina di auto danneggiate con un colorante azzurro. Fanculo ai ricchi e ai loro status symbols.

Felicity vive nei nostri cuori e nelle nostre menti ogni giorno.
Molto amore e solidarietà sorella.

fonte

Azione e dichiarazione in solidarietà con l’anarchica Felicity Ryder

Dal profondo del ventre della bestia urliamo la nostra solidarietà con la nostra sorella selvaggia e compagna, Felicity Ryder. Con amore, alcuni compagni.

love-to-felicity

solidarity-with-felicity

for-felicity

In una notte umida e fredda ci siamo avventurati fuori con barattoli di vernice in tasca e il desiderio feroce di un mondo libero nei nostri cuori. Nella notte di quel inverno oscuro, il nostro odio ardente per questo sistema meccanizzato non-morto, che cerca il nostro sfruttamento totale dal momento in cui emergiamo da fuori del grembo nell’ospedale (la nostra prima istituzione), fino al momento del nostro ultimo respiro, ha illuminato il nostro cammino per le strade.

Sappiamo che gli ultimi 7 mesi devono essere stati tutt’altro che facili per te compañera, e possiamo solo immaginare che le sfide della clandestinità hanno richiesto grande pazienza e forza da parte tua.

Tuttavia, anche attraverso il velo oscuro della clandestinità, rimani sempre presente nella nostra mente, e siamo solidali con te in modo incontenibile. Nello stesso modo stiamo in inflessibile solidarietà con tutti i compagni che resistono senza paura, faccia a faccia con il nemico. Quindi, con molto amore rivoluzionario vi inviamo i nostri saluti più caldi, così come a tutti i compagni che si sono distinti nelle loro convinzioni forti sotto pressione immensa. Non siete soli, siamo al vostro fianco.

Per tutto il ringhio di questo sistema stanco; le varie operazioni internazionali di repressione, l’incarcerazione dei nostri compagni, gli attacchi di massa agli spazi liberati, così come i tentativi di molestare i compagni e le loro famiglie (come abbiamo letto), fanno parte di un tentativo fallito di paralizzarci con paura e panico. Un tentativo che non avrà mai successo. Perché la nostra resistenza e la nostra passione per la libertà è più forte delle loro celle. Ed è più forte delle loro molestie vili e degli attacchi contro tutti coloro che hanno il coraggio di alzare la testa e guardare negli occhi, in lotta e in sfida. Gli anarchici e gli anti-autoritari sono mirati, come tutti coloro che resistono lo sono, perché rappresentano una minaccia per la loro insulsa, il rancido sistema dello sfruttamento. E rimarremo una minaccia ribelle contro l’ordine esistente che sia un vicolo cieco.

Così, con tanto amore, affetto e rispetto salutiamo la tua forza e la tua resistenza. Qualunque cosa possa accadere, hai la nostra solidarietà, mentre continuiamo a stare spalla a spalla con te nella lotta contro la tirannia, l’oppressione e la vigliaccheria del Potere. Ci riconosciamo con te nel desiderio selvaggio della libertà che riflette le proprie lotte di liberazione contro un sistema brutale e senza gioia.

Stiamo saldamente in solidarietà con te compañera. Condividiamo con te questa lotta e ti inviamo caldi abbracci rivoluzionari, ovunque che tu sia.

La solidarietà è la nostra arma contro il nemico e il terreno per i nostri fiori di liberazione.

Inviamo i nostri saluti ribelli anche a tutti i combattenti anarchici sia all’interno che al di fuori delle gabbie, e di tutti i compagni in fuga.