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Berlino: Pietre a profittatore delle galere e ufficio SPD

spdBerlino, 15 agosto 2016

Così inizia la nostra settimana. E così dovrebbe iniziare ogni giorno per gli approfittatori e i responsabili del sistema delle galere…

Stamani abbiamo visitato il servizio TV Jürgen Krüger e l’ufficio SPD di Björn Eggert nella Oranienstrasse a Kreuzberg e spaccato le relative finestre.

Servizio TV Krüger detiene da più di 30 anni il monopolio sul controllo degli apparecchi elettronici dex prigionierx di Berlino. Manco, per esempio, una radio gli scappa senza che sia controllato fino in fondo. Così si vuole impedire che entrino delle mercanzie di contrabbando oppure apparecchi manipolati all’interno delle mura. Per lx prigionierx questa stazione intermedia del loro hardware di svago e d’informazione significa anzitutto un notevole aumento della spesa. Così l’impresa profitta direttamente della vessazione dex prigionierx.

Inoltre degli apparecchi sono anche già stati danneggiati o rotti da Krüger. Inoltre, Krüger s’incarica dell’analisi tecnica dei telefonini sequestrati nelle galere e fornisce i dati decifrati alle autorità. Già varie volte la ditta è stata beccata ma questo non riusciva ad impedirle di continuare con la sfruttamento perverso della repressione contro lx prigionierx…

Direttamente presso Krüger si trova l’ufficio di Björn Eggert (SPD) che si nasconde in una sede dell’Assistenza a chi lavora (AWO). La AWO a Berlino gestisce vari punti di raccolta per profughx. Per esempio il rifugio, ora chiuso, a Spandau. Anche se AWO in pubblico perora la sistemazioni piccole e decentrali, la realtà delle case gestite da AWO è tutt’altra. Inoltre AWO partecipa alla grande agli affari con le espulsioni. Il loro “aiuto al ritorno” è solo un grazioso sinonimo per la parola espulsione.

La SPD per ora è occupata con la sua campagna elettorale. I partiti tentano costantemente di superarsi con la loro politica acociale e i discorsi sull’indentità. Che non possiamo aspettarci nulla da nessun partito è più che ben noto.

Naturalmente seguiamo anche la lotta dex nostri amicx in Grecia, le loro azioni contro Syriza nel contesto degli attacchi agli squat a Thessaloniki ci sono piaciute. Rivedendo il NO Border Camp si deve però poter porre la questione: non sarebbe stato meglio cogliere l’occasione per creare un putiferio nel centro città?

La nostra azione contro il politico SPD Björn Eggert s’inserisce dunque anche in questa lotta.

Con la nostra azione minima, per la quale dovevamo anche spegnere una telecamera di sorveglianza, inviamo un segno di solidarietà ai prigionieri Aaron e Balu nella galera di Moabit che in rappresentanza della resistenza contro gli investitori e l’attacco alla Rigaer94 vi sono in detenzione preventiva, ai prigionieri Marios Seisidis e Kostas Sakkas che purtroppo poco tempo fa sono caduti nelle mani del nemico, alla compa Lisa che poco tempo fa fu espulsa dallo Stato della tortura Spagnolo alla procura di Aachen e alle otto persone di Basilea che sono in detenzione preventiva per la presunta partecipazione a un meraviglioso Smash Mob avvenuto il 24 giugno.

Continuando le nostre lotte come nella Rigaer con sempre più determinazione, pratichiamo la solidarietà con lx nostrx prigionierx nelle galere del sistema. Gli scontri attorno alla Rigaer94 e tutto il quartiere popolare Nord hanno mostrato che possiamo aspettarci i più grandi successi da un rifiuto coerente di ogni offerta di trattative e dal contrasto militante alla città capitalista.

Dovremmo tenerlo a mente quando ci prepariamo agli imminenti sgomberi del M99 e della Oblauer Schule a Kreuzberg.

Dobbiamo distruggere questo Stato. Quel che è necessario deve essere fatto. Senza scuse alcune quando si tratta di orientare tutto il nostro agire in questa direzione.

Per questo, dopo di che la risonanza agli appelli internazionali come per il Dicembre Nero o per il Luglio Nero ha provato che il riferimento affine tra le tendenze anarchiche in Europa funziona, proponiamo anche di fare un disastro del G20 nel mese di luglio 2017 ad Amburgo e di iniziare ora una relativa campagna militante.

Anarchicx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesci mc, CH

Francoforte, Germania: Segnali di fumo al Rigaer 94; per un Luglio Nero

fightback-544x162Il Luglio Nero di Rigaer-Strasse sta arrivando.*

Gli sbirri hanno assediato il progetto R94 per quasi tre settimane. Abbiamo sentito il vostro messaggio, e facciamo del nostro meglio per rispondere. E continueremo. Stasera [7 luglio 2016] è stata presa di mira una vettura del fornitore locale di energia Mainova.

Con i suoi prezzi già troppo elevati, Mainova gioca un ruolo importante nella repressione degli indigenti. A chi non può più pagare le bollette viene tagliata immediatamente la luce. E se vuole riavere l’elettricità deve raccogliere una somma assolutamente enorme. Forse la macchina incendiata darà a Mainova qualcosa cui pensare.

Tutte le piccole e grandi azioni un po’ ovunque ci fanno piacere – nobile reazione allo spettacolo messo in scena da [Senatore degli Interni di Berlino] Henkel. Prendetele come un piccolo sostegno alla lotta a Friedrichshain.

Che Berlino sprofondi nel caos, e partecipiamo ovunque!

Saluti solidari ai/lle compagn* incarcerati per una manifestazione sauvage** a Basilea, Svizzera.
Auguriamo anche forza e nient’altro che il meglio alle accusate dell’esproprio della banca ad Aachen.

Autonomous Energy Giants

* vedi l’appello per un Luglio Nero [in inglese], di Rigaer94 & amici, prima della manifestazione di sabato [9 luglio] a Berlino
** di solito significa non autorizzata; in particolare qui ci si riferisce alla manifestazione non autorizzata antirazzista e antirepressione di Basilea del 24 giugno 2016, in cui sono stati attaccati degli edifici, ne sono seguiti scontri con la polizia e ci sono stati 14 arresti

in inglese, greco

Basilea, Svizzera: Appello alla manifestazione “NoBorder – NoNation – NoConex”

noconex

Venerdì 18 Settembre 2015
19:00, Claraplatz / Basilea, Svizzera

Né frontiere né nazioni. Sabotiamo Conex15.

Dal 16 al 25 settembre 2015 a Basilea e nel nord-ovest della Svizzera si svolgerà un’esercitazione militare federale denominata “CONEX15”. Durante quest’esercitazione, in alcuni punti nevralgici della città come la stazione, le frontiere o il porto, sarà messo in atto un controllo militare reale. Lo scenario su cui si basa questa esercitazione è quello di una situazione di un’Europa post-crash in cui la Svizzera, unica isola sfuggita alla crisi mondiale, deve proteggersi contro e da tutti e tutte, specialmente contro le/i migranti e le/i nemiche/ci intern*.

In settembre venite a Basilea e partecipate alle azioni!
Oppure auto-organizzatevi, fate azioni, poco importa dove e come, contro quell* che si arricchiscono con le espulsioni e la reclusione, contro le istituzioni e le ditte che costruiscono la fortezza Europa, che collaborano con gli eserciti, ecc.

Venerdì 18 settembre, nell’ambito della resistenza contro questa esercitazione militare, si svolgerà la manifestazione “No Border – No Nation – No Conex”, il concentramento è alle 19.00 a Claraplatz a Basilea.

Di seguito l’appello del corteo:

L’esercitazione delle truppe dell’esercito svizzero, “CONEX15”, che si terrà dal 16 al 25 settembre nel nord-ovest della Svizzera, descrive lo scenario di minaccia in questo modo:

“In una fittizia Europa del futuro, con terre e frontiere diverse, domina la crisi economica. Le conseguenze si ripercuotono anche sulla Svizzera: riduzione delle riserve, commercio clandestino, organizzazioni criminali. Delle grosse provviste di olio, di gas e di cereali diventano gli obiettivi di sabotaggi e saccheggi. Inoltre, le tensioni etniche portano ad un aumento dei flussi di rifugiati in Svizzera.”

Nell’ Europa attuale, la crisi economica spinge un numero crescente di persone nella povertà ed i bisogni vitali più essenziali in parte non possono più esser soddisfatti. Per milioni di persone, esiste solo una realtà: dei portafogli vuoti e delle battaglie quotidiane per poter mantenere in un modo o nell’altro la testa fuori dall’acqua.
Nell’Europa attuale come anche in Svizzera, la frontiere sono già militarizzate. Le/i migranti, che fuggono dalla guerra, dall’oppressione e dalla miseria per cercare una vita migliore in Europa, devono far fronte ai sistemi di protezione delle frontiere, si vedono la via sbarrata da aerei, droni, navi e sorveglianza satellitare. Il tutto è ancora più grottesco non appena ci si rende conto del modo in cui gli stati europei sono implicati nello sfruttamento e la “destabilizzazione” di altri paesi.

Quello che aspetta le persone che riescono ad oltrepassare la pericolosa entrata sono i lager (centri di detenzione) e le prigioni dell’ Europa delle democrazie: una vita sotto sorveglianza e sotto controllo, alla merce degli ingranaggi della legge sull’asilo e esposte alla minaccia continua di essere di nuovo espulse.

Allo stesso tempo, la legge del profitto colpisce le persone che vengono sfruttate come mano d’opera a basso costo oppure private di una vita autodeterminata.
Anche in Svizzera un gran numero di aziende come ad esempio ORS, SECURITAS, ecc.. lucrano sulla gestione dei campi, del controllo delle/dei migranti, ecc…

Le domande, gli scenari in soggetto delle quali sono attese delle risposte nel quadro di questa esercitazione militare, sono secondo noi i punti interrogativi dei governanti e di chi possiede il potere in questo sistema capitalista e/o che opera per la sua permanenza: è porsi delle domande sul modo in cui si possano mantenere le posizioni sociali e politiche del potere nel mondo e i guadagni del capitale possano essere assicurati; il modo in cui convincere la gente a farsi sfruttare sempre più; il modo in cui si impedisce ai/le migranti di venire in Europa e in Svizzera; e infine, il modo per zittire chi lotta contro tutto questo o aspira anche solo semplicemente all’auto-emancipazione.
Le loro risposte sono sempre le stesse: rafforzamento delle leggi, sviluppo dell’apparato repressivo con i suoi sbirri e le sue prigioni e quando gli sembrerà necessario, l’utilizzo dell’esercito.

L’esercitazione militare CONEX15 è una panoramica delle strategie e degli obiettivi dei dominanti ed è un esempio di come rispondono ai loro interrogativi.

In più, si tratta di sapere quale effetto psicologico questa esercitazione avrebbe sulla popolazione: è stata evocata come se la minaccia venisse dall’ “esterno” e allo stesso tempo studiata come “dobbiamo difendere la democrazia e la sua economia”. La militarizzazione e la repressione verrebbero quindi legittimate: la gente deve abituarsi alla presenza di soldati per strada e quindi al fatto che delle persone vengano rinchiuse nei campi.

Noi non chiediamo una democrazia più diretta o un capitalismo più giusto. Perché la democrazia stessa è soltanto una forma di governo che serve a controllare, a gestire le persone nel sistema capitalista, a scoraggiare il pensiero individuale e ad agire mentre ci si fa ingannare dalla co-gestione. La democrazia, lo Stato-Nazione, il capitalismo seguono la stessa identica logica: il servilismo ed il controllo delle persone. Continuando con questa logica, le frontiere, i campi, le prigioni e le espulsioni continueranno ad esistere…

Noi non abbiamo alcuna risposta riguardo a queste domande all’interno di quest’ordine e questo sistema. La nostra unica risposta è la rabbia verso questo mondo con i suoi muri e le sue frontiere, e la solidarietà verso tutti coloro che spariscono nei campi e nelle prigioni di questo sistema, il quale non prevede un posto per loro.

Per un mondo senza frontiere né nazioni!
Per un mondo senza lager né prigioni!
Blocchiamo e sabotiamo CONEX15 e il regime migratorio nel suo insieme!

Per maggiori informazioni: NoConex

in inglese, tedesco

Basilea, Svizzera: Manifestazione contro Frontex e attacco all’ufficio del pubblico ministero

Il 22 maggio, circa 200-250 persone sono scese in strada a Basilea per una manifestazione contro Frontex e il programma europeo sull’immigrazione in occasione delle giornate di azione internazionale contro il decimo anniversario di Frontex.

La manifestazione si è recata davanti al centro di detenzione “Bässlergut”, dove un’imponente unità di poliziotti antisommossa ha impedito alla gente di avvicinarsi al recinto della prigione. Sono stati pronunciati slogan e discorsi contro le frontiere e le prigioni e in solidarietà con le persone rinchiuse. La reazione dei/lle prigionier* è stata rumorosa e potente, con slogan contro la polizia e colpi sulle sbarre di ferro, per esempio.

Più tardi nella serata un più nutrito gruppo di persone ha attaccato il “Waaghof” con pietre e vernice. Nell’edificio sono situati l’ufficio del pubblico ministero e una cella per i/le detenut* in attesa di giudizio, come anche alcune unità di polizia.

Fuoco alle prigioni!
Abbasso tutte le frontiere!

in inglese