Tag Archives: attacco incendiario

Amburgo: Passate alla fiamma varie vetture, vernice ad abitazioni…

Germania, Amburgo: Passate alla fiamma varie vetture, vernice alle abitazioni di Anja Domres (sostituta dirigente della protezione costituzionale regionale), Till Steffen (giustizia) e Joachim Lenders (sindacato tedesco di polizia)

9+10 luglio 2018

“Ci saranno altri attacchi!” (titolo di un manifesto diffuso dopo il vertice G-20)

È passato esattamente un anno dopo il vertice G-20. E tutti colgono l’occasione per prendere la parola.
Il senatore degli interni e il presidente di polizia, vale a dire Dudde e Hieber verseranno lacrime di coccodrillo poiché malgrado tutti gli sforzi non riuscirono a fermare la teppaglia arrabbiata e a difendere la proprietà dex amburghesx, poiché secondo Dudde “tutte le unità si ritrovarono sul campo di battaglia”. Hieber nel mese di luglio poteva di nuovo fare delle razzie ad Amburgo, in altre città e all’estero europeo e far trascinare dex compas davanti al giudice degli arresti. L’ex sindaco Scholz parlerà di nuovo a vanvera delle ore più gravi della sua carriera e si presenterà orgoglioso sul palcoscenico internazionale, e tra l’altro sta preparando il vertice G-20 in Argentina.

Alcunx riformistx sinistresi, auto elettx “espertx di movimento” e furbacchionx sparleranno di una sconfitta poiché gli eccessi di violenza avrebbero allontanato la popolazione del quartiere Schanzen e Ottensen.
Noi abbiamo passato l’anniversario, per festeggiarlo, indagando sulla vita privata di alcunx dex responsabili della repressione e ricerca per poi marcare i loro indirizzi e passare alla fiamma alcune vetture nella Elbchaussee, di SIXT e una di SPIE. Con questo salutiamo tuttx lx prigionierx G-20 ancora in carcere, tuttx che saranno trascinatx ancora davanti a un tribunale, chi ha subito delle razzie e chi si sottrasse all’arresto.

DOMRES, protezione della costituzione
Ne abbiamo ricoperta di lanci di bottiglie alla vernice la casa in via Christoph Probst 23. DOMRES è vicecapo della protezione della costituzione amburghese, presidente distrettuale della SPD Nord insieme a suo marito che è presidente SPD dell’assemblea distrettuale Nord. La protezione della costituzione nella notte al 7 luglio 2017 ha inoltrato la info che venerdì mattina partirà un blocco militante dal campeggio nel parco popolare. Ecco perché gli sbirri con gridi di battaglia come “ora avrete la vostra colazione, porci antifa” la mattina del 7 luglio attaccarono nel modo più brutale un corteo nel Rondenbarg. Tantx partecipanti furono feritx, alcunx gravemente, e più di 70 arrestatx. Da subito l’ex sindaco definiva questo attacco come l’azione di polizia più riuscita contro lx militanti. Il “Komplex Rondenbarg” è uno degli obiettivi d’investigazione più centrali della “SOKO – Commissione Speciale – Schwarzer Block”. In un contesto temporale stretto ci furono della azioni di polizia contro dei cortei nella zona Stresemannstraße, Schützenstraße e Ruhrstraße con tantx feritx. La protezione della costituzione è corresponsabile per tutti questi attacchi. Un’ulteriore indicazione della protezione della costituzione, che presumibilmente avrebbero partecipato tantx italianx agli scontri di venerdì, portava agli arresti di italianx prima della grande manifestazione di sabato.

Quasi subito dopo gli attacchi di polizia un blocco nero alla Elbchaussee si palesò e sfilava verso Altona nel centro commerciale. Questo blocco non c’era sulla lista della protezione della costituzione e le relative info non furono prese sul serio. Nei pressi di quel percorso black bloc abbiamo incendiato varie auto di lusso BMW, Porsche e Mercedes.

Riteniamo necessario di rifiutare il principio dei danni collaterali, come logica del potere. Così respingiamo per esempio l’incendio di stabili o di vetture con dentro persone. Ma non consideriamo che le azioni irresponsabili durante i giorni del vertice abbiano una nuova qualità, come ora spesso si sostiene. Il confronto con la questione della responsabilità nelle battaglie di strada o nelle azioni notturne attraversa la storia delle lotte militanti in Germania e nel resto del mondo. Che sia in passato a Genova, a Strasburgo,  a Berlino il 1° maggio 1987, a Parigi il 1° maggio 2018, ad Atene oppure ad Amburgo (per esempio il fuoco delle azioni contro Mercado o banche nella langen Reihe e Weidenallee, come anche le discussioni sulle barricate di fuoco troppo vicine agli stabili), i dibattiti e la critica per le azioni incoscienti ci sono da sempre. Noi peroriamo l’utilizzo responsabile della violenza e la riflessione degli errori nostri e d’altrx. In questo contesto proponiamo la lettura del testo “Una lezione amara sul fuoco e la militanza” (Interim 795), nel quale dex compas riflettono su di un’azione quasi fatale.
“Non si può governare la città contro la Elbchausse” (Klaus Dohnanyi, ex sindaco di Amburgo).

È certo che la sovversione delle condizioni imperanti non riuscirà senza un continuo trattamento militante dex riccastri della Elbchaussee. Ecco il perché dei fuochi sotto le carrette di lusso nella Elbchaussee. Elbchaussee, non abbiamo ancora finito.

Per l’azione contro il senatore di giustizia Steffen e lo sbirro Lenders non ci vogliono tante spiegazioni. Steffen (vive nel Steenwisch 89, ora ben individuabile grazie alla vernice sulla sua casa) e come capo della giustizia è responsabile per tutte le prigioni e tutti i procedimenti d9 giustizia di questa città. Poco tempo fa posava la prima pietra per il nuovo carcere a Glasmoor. Su Facebook ha appoggiato incondizionatamente la ricerca pubblica della commissione speciale black bloc, e per i giorni del vertice prometteva prometteva che si sarebbe potuto manifestare senza seccature.

E Lenders, ind. Hartwicusstr. 13, è certamente uno degli aizzatori molto di destra più accaniti del sindacato tedesco di polizia e partecipa ad ogni porcata possibile ed immaginabile. La sua auto ha di già avuto la sua dose di l’acido butirrico e ora la sua casa in città è marcata con la vernice. Come membro della commissione della cittadinanza amburghese fa tutto il possibile per respingere ogni critica alle operazioni di polizia.

Con le nostre misure contro la “sfera privata” di queste due forze della repressione ci solidarizziamo esplicitamente con le persone di Berlino che causa i manifesti di ricerca contro i responsabili del dispiegamento G-20 (o con questo pretesto) hanno subito una perquisizione oppure furono maltrattati dalla scientifica. Un grande saluto a coloro che nel Wendland fecero visita domiciliare al porco della protezione dello Stato Hupp a Hitzacker terrorizzandolo con della musica. L’ingiustizia ha nomi e indirizzi!

SIXT: Le berline di SIXT ci vengono regolarmente incontro nei grandi eventi dei padroni, come anche nel G-20. Nel 1960, SIXT era la prima impresa nell’affare del leasing. La famiglia Sixt con un patrimonio miliardario è tra le più ricche della Germania. Oggi bruciarono alcune delle loro vetture sul parcheggio vicino alla stazione metrò Hagenbeck.

Spie: Con centrale in Francia è immischiata nell’industria nucleare. In Germania è invischiata nella produzione di corrente elettrica con il carbone ed è partner di RWE da tanti anni. Spie inoltre ha sempre guadagnato partecipando alla costruzione di prigioni. Questa notte una vettura Spie bruciava vicino alla stazione metro Uhlandstraße anche in segno di solidarietà illimitata con le lotte sociali contro i confini e le galere come anche con chi in Francia e in Svizzera subisce la repressione.

LIBERTÀ PER LX PRIGIONIERI G-20
LIBERTÀ PER NERO, ISA e TUTTX LX PRIGIONIERI
DUDDE i PESCI
BOTTE A HIEBER
BUDNI NON PENSARE ANCORA A RAPINARE
FARE DEL G-20 A BUENOS AIRES UN DISASTRO

Il senatore degli interni Grote consiglia a chi compie atti di vandalismo di stare alla larga da Amburgo. Noi invece insistiamo: Amburgo è un posto super per tumulti e casini! Basta con il mal di testa dopo la sbronza del vertice!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Francoforte sul Meno: Passate alla fiamma sei vetture della Deutsche Bahn

6 luglio 2018

Ieri notte a Francoforte al Westbahnhof 6 abbiamo incendiato sei vetture della Deutsche Bahn. Con questo ci rivolgiamo contro il sostegno tedesco alla guerra d’aggressione del governo turco contro la Siria del nord e le continue perquisizioni e carcerazioni d’attivistx di sinistra.
Abbiamo incendiato le sei vetture parcheggiate in fila della Deutsche Bahn. Abbiamo eseguito l’azione appositamente di modo che non toccasse altre.

La Deutsche Bahn è il più importante partner logistico della NATO. La moria e il massacro in nome delle nostre “democrazie” ci risulta insopportabile. Staremo sempre a fianco delle forze rivoluzionarie in Siria ed altrove.
Ma anche qui in Germania ci sono dei motivi sufficienti, tanto che non sappiamo da dove iniziare in questo Stato di polizia, visto la totale erosione di quello che prima si diceva Stato di diritto, visto la ricerca pubblica di massa. Oppure le perquisizioni presso associazioni tecniche tedesche perché gestiscono un conto donazioni! per un fornitore legale di Email americano!, indirizzo, tramite il quale eventualmente si pubblicizzerebbero delle proteste contro la AfD. Oppure il divieto di linksunten indymedia. O gli arresti nella zona di Rhein-Main per la partecipazione alle proteste G20. Oppure le perquisizioni in Francia perché la gente interessata avrebbe alzato una volta il braccio nel G20. Quale valutazione totalmente errata della situazione nella Schanze!
O i motivi sempre più assurdi per vietare la demo contro la legge di polizia nel Nord Reno Westfalia poiché porterebbe a un “pericolo diretto della sicurezza e dell’ordine pubblico” poiché “potrebbe essere abusata per la protesta contro la presunta violenza della polizia ossia la sovranità della polizia”. Che assurdità se la sinistra radicale legale, come presunto resto di una società civile, lotta per di più democrazia e principi costituzionali! Quando dei semplici graffiti di un centro autonomo suscitano per settimane delle discussioni nei giornali. Se poi a nessunx viene neanche l’accenno dell’idea di citare la libertà d’opinione e artistica, allora sappiamo che in questa società non c’è più nulla da salvare.

Per noi è chiaro: il massiccio ampliamento “dell’apparato di sicurezza” dal 2001, il quale non produce che scandali come il sostegno alla NSU, non può essere accettato come se nulla fosse. Una società che soffoca ogni forma di trasformazione tanto massicciamente sul nascere non ci lascia altra scelta che ricorrere ai mezzi come quelli dell’altra notte.

Saluti solidali a tuttx che viaggiano senza biglietto.
Auguriamo a tuttx lx carceratx tanta forza e perseveranza.
Anzitutto, naturalmente, ax interessatx della zona Rhein-Main, ma anche a chi della Rigaerstrasse è attualmente sotto tiro, a coloro del procedimento per rapina in banca di Aachen e a tuttx lx altrx. Anzitutto lx compas turchx sono ancora più fortemente colpitx dalla repressione. Saluti particolari vanno naturalmente a chi poteva sfuggire alla presa dello Stato ed è latitante. Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di una agente di custodia

19 luglio 2018

no justice – no peace
free Isa

Martedì di una settimana fa abbiamo incendiato l’auto di una secondina che abita nel quartiere nord di Friedrichshain (Huebner Strasse). Qui sopra trovate le immagini della sua BMW incandescente. Si sentiva al sicuro. Il nostro incendio era fatto apposta per non attaccare altre auto.

Isa è carcerato e vigilato da mesi ormai da secondinx per umanx nel carcere di Moabit e il 2 luglio inizia il processo contro di lui. (NdT: È stato scarcerato qualche giorno fa!)
Le valutazioni giuridiche del suo gruppo di solidarietà e le accuse della procura non ci interessano. Vogliamo, invece, fare un piccolo piacere a tuttx lx prigionierx che non si piegano, anche a Thomas, Lisa, Nero e a tuttx di cui non sappiamo il nome.

Ora, la secondina impara a scoprire la solidarietà. Finora la solidarietà non aveva posto nella sua vita. Oggi arriva come vendetta ma anche come lezione che può imparare dando fine alla sua attività crudele. La sua anonimia ora è finita e tuttx possono sapere quale sia il di lei vicinato quotidiano.

Noi abbiamo la solidarietà come amore che supera i muri. Perciò usatela e spesso. Ma utilizzate gli attacchi alla società carceraria anche come mezzo tattico per costruire una forza nella società. Lo Stato come nemico materializzato deve essere respinto nella lotta per il quartiere, come stanno tentando di fare lx nostrx amicx nella Rigaer Strasse.

Saluti solidali a Isa e ax compas di prigione.
Saluti solidali anche a chi che nelle stesse notti hanno inscenato un fuoco pirotecnico per sabotare la società della sorveglianza bruciando delle auto di Telekom e delle ferrovie e un traliccio radio degli sbirri.

Lotta a tutti i livelli!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Fuoco ad auto Telekom, delle ferrovie tedesche e traliccio radio Vodafone

19 giugno 2018

La ristrutturazione del potere mediante la digitalizzazione è in piena azione. Quasi nulla rimane al suo posto in questo processo, nulla che non si può integrare con uno “smart” nel nome e che così ha un suo posto nuovo nel mondo. Tutto è collegato in rete. Telecamere, sensori e chip sono perennemente in onda facendo comunicare le cose tra loro. “Big Data” è la valuta di domani. Addirittura le nostre relazioni, il nostro agire e pensare sono perennemente nell’occhio dell’accesso digitale. Ridottx a informazioni, foraggiamo gli algoritmi delle macchine che dovrebbero rendere governabili e pilotabili anche tutto il futuro.

Vista la velocità vertiginosa con la quale l’attacco tecnologico s’estende la rete del dominio si stringe attorno a noi, non è sempre facile continuare a considerare la possibilità della distruzione di questo sistema. A maggior ragione sono importanti i momenti di contrattacco per respingere l’impotenza crescente nei confronti del processo in corso. A maggior ragione ci piace che anche a Berlino si trovano sempre ancora delle nuove risposte irriducibili alla miseria e alla colonizzazione del mondo da parte del predominio tecnoindustriale. Nel contesto del progettato Google-Campus a Kreuzberg si è sviluppata una lotta che non mira solo al gigante tecnologico e al suo universo, ma anche al sociale. Auto-organizzazione, comunicazione diretta e l’effetto dell’attacco sono i mezzi da scegliere. Le più varie azioni di sabotaggio, come ultima a fine marzo della “Vulkangruppe NetzHerrschaft zerreißen – Gruppo vulcano spezzare il dominio in rete”, hanno dimostrato che l’infrastruttura dei flussi di merce, dei dati e delle reti di comunicazione è vulnerabile e che può essere sensibilmente compromessa dall’incendio dei cavi e delle antenne radio. Ma anche altrx fautorix della smartizzazione della città e della vita sono diventatx bersaglio della rabbia, come le vetture Amazon incendiate, le molotov alla Start-Up-Factory, gli attacchi a Zalando oppure al parco tecnologico Humboldthain ecc. Con il nostro contributo vogliamo ulteriormente attizzare questo conflitto e per questo abbiamo scelto alcuni Player di vecchia data ben noti che lavorano attivamente per l’ampliamento e l’ottimizzazione della rete del dominio e del controllo.

Per questo nella notte al 15 giugno poco prima dell’inizio dell’allestimento della relativa zona tifosx abbiamo dato fuoco ai cavi e alle cassette degli interruttori di un’antenna radio di Vodafone. Che è utilizzata per la telefonia mobile e le radiotrasmissioni degli sbirri ed dell’autorità. Riteniamo ottimisticamente che il nostro intervento sia riuscito perlomeno ad interrompere l’attività dell’antenna e a provocare un attimo di silenzio radio. La telescrivente degli sbirri tace il fatto, possibilmente quest’info è rimasta incagliata nei cavi carbonizzati che ora fanno bella figura sull’impianto.

Nella notte al 15 giugno abbiamo passato alla fiamma il parco vetture della Deutsche Bahn nella Kaskelstraße e nella notte al 19 giugno abbiamo piazzato sei ordigni incendiari sotto le auto della Telekom nella Sewanstraße, rottamando sei altre vetture. Con questi attacchi prendiamo di mira alcuni grandi gestori della rete in Germania che con le antenne radio, i cavi a fibre ottiche e la rete ferroviaria sono dei pilastri fondamentali dei flussi di merci e dati indispensabili al funzionamento del capitalismo. Le tre imprese si sono scritte sulla bandiera molto di più che solo fornire l’infrastruttura. Con i loro sviluppi tecnologici negli ambiti sorveglianza, controllo, Internet delle cose, industria 4.0, smart city, smart home ecc.,sono una forza propulsiva nella riorganizzazione del dominio nell’era cibernetica.

Con queste azioni inviamo un segnale di fumo a tuttx lx prigionierx della guerra sociale e a coloro che si trovano in fuga per sottrarsi alla presa degli sgherri. Saluti speciali a Lisa, Thomas, Nero, Isa, UP3 e ax prigionierx G20.

Continue reading Berlino: Fuoco ad auto Telekom, delle ferrovie tedesche e traliccio radio Vodafone

Lipsia, Germania: Attentati incendiari a sito e furgone di Siemens

24 aprile 2018

Lunedì notte abbiamo appiccato il fuoco a Siemens. Con questi attentati ci aggreghiamo alla campagna fight4Afrin.
Furtivamente ci avvicinammo allo stabile per uffici, spaccammo una finestra e gettammo dentro alcuni ordigni incendiari. Dopo depositammo un ordigno incendiario sotto una carretta della ditta. Ci fa piacere leggere che l’ufficio fu devastato e l’auto totalmente bruciata.

Con Siemens questa volta non toccava a un profittatore diretto dello spaccio d’armi come negli attacchi precedenti. Siemens è finita nel mirino poiché la ditta ha stipulato un contratto miliardario con la Turchia nell’estate del 2017, vale a dire un anno dopo l’attacco massiccio dello Stato turco e bande islamiche alle città a maggioranza curda nel sud della Turchia. Contratto che fu celebrato dal ministro dell’energia turco come contributo importante ai rapporti tra Germania e Turchia, mentre erano ancora presenti le immagini di città distrutte e di massacri.

L’attacco a Siemens è così di più di un contributo alla solidarietà con la lotta per Afrin e vuole ricordare anche i morti di Cizre, Diyarbakır, Nusaybin, İdil e Silopi e le persone eroiche che si difendevano sul posto. Poiché ogni goccia di sangue che versano i comando speciali turchi, i soldati e le loro milizie, gronda anche dalle mani dex politicx tedeschx e delle imprese tedesche che continuano a stipulare affari con la Turchia per soldi ed influenza.
Come segugi seguiremo ogni traccia fino ai vostri uffici e alle vostre sedi d’impresa. Nessun deal è dimenticato!

Solidarietà con chi combatte! Onore ax cadutx!
Sehid Namirin!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Trentino: sull’incendio dei mezzi militari a Roveré della Luna

La notte tra il 26 e il 27 maggio, a Roveré della Luna, al confine tra Trentino e Alto-Adige, sono stati incendiati dei mezzi militari all’interno della caserma-poligono del 2° Reggimento Genio Guastatori. Ingenti i danni: sono serviti 30 uomini per domare le fiamme. La notizia si potrebbe chiudere qui: parla da sola. Tuttavia vogliamo esprimerci su quanto scritto dai giornali, dai politici locali e da parte della Questura di Trento.

Rivendicazioni?
È da un po’ di tempo che i giornali locali definiscono “rivendicazioni” le notizie che escono su siti o fogli di movimento, i quali raccontano quello che accade in Italia e altrove. Queste trovate ci sembra che servano allo Stato per creare un determinato tipo di clima di fronte a certe azioni. Chi commenta delle azioni o riporta dei fatti allora può entrare nella lista degli indagati. Otto mezzi militari bruciati sono un fatto.

Ancora sulla violenza
Come sempre, anche quest’azione viene commentata con la frase di rito: «per fortuna nessuno si è fatto male». Dopo i sabotaggi alle linee ferroviarie durante l’adunata degli Alpini, politici, disobbedienti del C.S. Bruno (vedi il loro testo Schizofrenia), Questura e giornali hanno definito quelle azioni pericolose per la popolazione, quando invece i tecnici di RFI avevano dichiarato fin da subito che quel tipo di sabotaggio non avrebbe potuto mettere in pericolo in nessun modo l’incolumità dei passeggeri. Se decine di azioni non hanno coinvolto delle persone forse non è un caso. Ma se un militare si fosse fatto male sabato notte? Cosa direbbero i signori giornalisti? Un militare sceglie da che parte stare nel momento in cui indossa per la prima volta una divisa, a differenza delle centinaia di migliaia di civili uccisi dalle guerre in tutto il mondo che non possono scegliere se vivere o morire; noi, le nostre lacrime e la nostra rabbia, le riserviamo per loro. Otto mezzi militari bruciati sono otto mezzi che non serviranno più alla violenza indiscriminata dello Stato.

Mezzi civili?
I media definiscono i mezzi bruciati “ad uso civile”. Sembra che siano andati bruciati una betoniera, alcuni autocarri, una pala-meccanica e due mezzi “Leopard”. Basta andare a vedere la lista dei mezzi militari in dotazione all’esercito per verificare che gli unici che si chiamano Leopard sono dei veri e propri carri armati dotati di cannoni, mitraglie ed altri sistemi d’arma. Di fabbricazione tedesca, sono stati utilizzati, per esempio, dallo Stato turco nell’invasione di Afrin ad inizio 2018. I carri armati hanno solo uno scopo: uccidere. Nelle oltre venti operazioni in cui è impiegato l’esercito italiano si scava, si demolisce, si costruisce ciò che serve agli interventi militari. Questa non è forse guerra?
Inoltre, alcuni articoli di giornale risalenti al 2014 parlano di un’interrogazione al Consiglio Provinciale per la riduzione delle esercitazioni interne alla caserma, e quelle non sono esattamente esercitazioni “civili” di tiro al piattello. «Nello specifico – dice l’articolo – si tratta di raffiche di mitra, bombe a mano e spari di fucili: rumori forti che portano con loro, oltre all’oggettivo inquinamento acustico, un forte disagio». Ma quello che “portano con loro” è molto di più; questa, dunque, non è forse guerra?

Terrorismo
Dopo l’attacco anonimo di Roveré la Procura di Trento ha aperto un fascicolo per “condotte con finalità di terrorismo”. Il fatto che qualcuno abbia incendiato ciò che produce terrore, può essere “terrorismo”? Sarà che oltre che antiquati siamo anche ripetitivi, ma per noi i veri terroristi sono i padroni e lo Stato. In un presente in cui l’orrore ci colpisce al cuore con l’immagine dei palestinesi assassinati, non stupitevi se ci rallegriamo di fronte ad azioni come questa.

Lo Stato italiano ha 120 carri armati Leopard? Bene, due non funzionano più. Come si scrive nella Germania dell’azione diretta e dell’internazionalismo, «un mezzo militare incendiato = qualcuno che non muore in Afghanistan, in Iraq, in Libano, in Libia…».
Parole semplici. Per intelligenze e cuori senza elmetto.

31/05/2018
romperelerighe

Lipsia, Germania: Dati alle fiamme cinque furgoni Dussmann

3 aprile 2018

Dopo gli scontri G20 aumentavano le richieste di chiudere i punti d’incontro della sinistra e di sgomberare le case occupate. Per esempio la Rote Flora ad Amburgo, il  Conne Island a Lipsia e la Rigaer94 a Berlino. Ma ora sembra che esistano strategie diverse di gestione delle minacce e delle azioni dello Stato. Nel sud di Lipsia rumoreggia perché il Conne Island ha incontrato il porco capo sbirro Merbitz, ad Amburgo la gente non è d’accordo se ora dialogare con la città o meno e a Berlino la Rigaer94 è irriducibile verso lo Stato. Lì come risposta alla ricerca pubblica furono per esempio pubblicati vari brutti musi di sbirri che l’anno passato partecipavano allo sgombero della Kadterschmiede e con diverse dichiarazioni si riaffermava un’attitudine senza compromessi verso lo Stato e la sua sbirraglia.

Ma nelle ultime settimane ci toccava leggere sempre di nuovo delle notizie dal Quartiere nord che non potevano piacerci:
“Da giorni non si tralascia un secondo per stalkerare ed infastidire chi visita la R94, chi passeggia e abitanti. Fino al punto che delle persone che portano a passeggio il cane sono accompagnate da scoppiettanti furgoni degli sbirri, che gli abitanti della R94 sono attesi al varco nelle uscite del Forcki, finché fino domenica sera il controllo di ogni vicinx che doveva arrivare alla porta di casa tra la Zelle- e Liebigstraße diventava ineluttabile. Nel mentre l’elicottero rombava sui tetti del Dorfplatz.” (Fonte: rigaer94.squat.net)
Il tutto la settimana passata culminava con l’esecuzione di due ordini di cattura. Per questo portarono sul posto 350 sbirri + attrezzatura pesante.

“Verso le h8:30 avvenne la prima cattura nella Zellestraße. Durante questa cattura alla persona fu tolta la chiave di casa, con la quale verso le h 09:00 fu aperta l’entrata della R94. In seguito uno spiegamento marziale perquisiva la casa dell’interessato. Sbirri incappucciati diedero l’assalto a varie camere di bambinx, strapparono la gente che dormiva dai letti e tentarono di umiliarla.
La Rigaerstraße era ermeticamente chiusa tra il Dorfplatz e la Proskauer Straße e più tardi solo fino alla Zellestraße. Oltre all’impiego di un’unità cinofila, come spessissimo il caso sopra il quartiere girava di nuovo l’elicottero. Inoltre perlomeno cinque sbirri in borghese del LKA 5 erano appostati direttamente davanti alla casa e presenti alla perquisizione, e altri sbirri in borghese stavano sparpagliati tra l’altro nella Liebigstraße e nel Bersarinplatz.”  (Fonte: http://rigaer94.squat.net/2018/04/03/unser-hass-gegen-eure-repression/)

Ci mette le ali vedere di come dex compas in un quartiere talmente assediato organizzano il loro quotidiano resistenziale e che non si lasciano intimorire né dai continui controlli, né dalle continue minacce, dagli arresti e dalle razzie.
Riprendiamo l’idea di Berlino di costruire dei rapporti tra i movimenti insurrezionali nelle varie città bruciando delle auto. Anche se non siamo a Berlino vogliamo contribuire alla difesa delle strutture ribelli di quella città. L’appello da Berlino alla difesa dei quartieri ribelli prende piede tra di noi: Le nostre strutture le difendiamo noi stessx e non accattivandoci le simpatie dello Stato. Vogliamo rafforzarvi nel resistere e nel non farvi scoraggiare, voi che siete vicinx alla Rigaer 94. Quando vi attaccheranno la prossima volta noi ripartiremo, giusto come questa volta perché hanno messo in galera due dei vostri amici.

È così che nella notte dal 2 al 3 aprile bruciarono cinque auto di Dussmann su di un parcheggio a Stötteritz. Dussmann fa i suoi soldi con la carcerazione di persone. E ne sono pure orgogliosi:
“Le prigioni sono dei mondi occulti in mezzo alla nostra società e nel contempo parte fissa. Questi mondi possono esistere grazie al lavoro quotidiano di centinaia di collaboratori, tra cui anche gli esperti di Dussmann Service.”

LIBERTÀ per i due amici della Rigaer94
LIBERTÀ per NERO
LIBERTÀ per tuttx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Gütersloh, Germania: Attentato incendiario ad auto-rivenditore

12 marzo 2018

Nelle prime ore del 12 marzo ci siamo avvicinatx in sordina a un rivenditore d’auto a Gütersloh Spexard. Depositammo degli ordigni incendiari sotto le vetture a lato dello stabile della ditta e ci allontanammo in incognito nell’oscurità della notte. Tre vetture bruciarono completamente e altre tre furono gravemente danneggiate. Con dispiacere dovemmo prendere atto del fatto che il fuoco che portammo non fu sufficiente per portarsi via anche il magazzino dell’impresa. Tuttavia ci fa piacere leggere che abbiamo provocato un danno materiale di ca. 75.000 Euro.
Con la nostra azione diamo seguito all’appello dei Gruppi Autonomi come anche della campagna militante “Fight4Afrin” (https://fight4afrin.noblogs.org/) e salutiamo tuttx lx compas e amicx che hanno sfruttato le notti passate per esprimere la loro inconciliabile rabbia e il loro odio per i massacri dello Stato fascista turco e complici.

Abbiamo preso di mira l'”Autopark Gütersloh” nella Wilhelmstrasse 8 visto che questo ci ha dato all’occhio come, ultimamente, generoso sponsor d’iniziative di propaganda del regime AKP. Per ultimo l'”Autopark Gütersloh” finanziava il cosiddetto “Atatürk Turnier” del 14 gennaio 18 il cui orientamento fu definito dal consolato generale turco a Münster.

Dal 20 gennaio, lo Stato fascista turco insieme a delle milizie islamiche porta avanti una campagna militare brutale e senza riguardi contro il cantone autoamministrato Afrin nella Siria del nordest. In più di 50 giorni fu opposta già una resistenza storica con grandi sacrifici. Ma nei giorni passati gli occupanti sono riusciti ad avvicinarsi al centro città di Afrin e presto potrebbero chiudere l’accerchiamento. C’è la minaccia di un massacro alla popolazione civile. Nella guerra dello Stato turco sono impiegate delle armi di produzione tedesca. L’esercito turco e gli alleati islamici combattono contro le forze delle unità delle donne e della difesa popolare impiegando i carrarmati tedeschi Leopard, fucili G3 tedeschi e tecnica di ricognizione tedesca. Questa guerra è preparata, finanziata e, sia politicamente che nella logistica, appoggiata in modo determinante dalla Germania. Come rivoluzionarix nel cuore della bestia, nelle metropoli imperialiste noi riteniamo nostro dovere difendere il progetto progressista di Rojava da ogni attacco .

Nei sei anni passati la rivoluzione di Rojava e la costruzione in atto di una società liberata dai generi, ecologica e democratica di base è diventata un esempio impressionante e una speranza per noi tuttx.
Rojava ha dimostrato che un altro mondo è possibile e anche che si può ottenere solo combattendo. Non staremo a guardare senza agire di come questo progetto rivoluzionario è strangolato davanti agli occhi di tuttx.

Difenderemo la nostra speranza e non permetteremo che Afrin cada. Ecco perché incitiamo di nuovo tuttx all’attacco creativo anche stanotte e di non lasciare in pace lx nemicx della libertà. Sono obiettivi legittimi, numerosi e attaccabili in ogni momento tuttx coloro che sostengono e finanziano il regime AKP-MHP in Turchia e le sue iniziative di propaganda nella BRD come anche l’industria tedesca delle armi, gli sponsor e profittatori della guerra come la Deutsche Bank, Allianz, AXA, HSBC ecc. Come anche le rappresentanze delle grandi imprese turche nella BRD e le istituzioni dello Stato tedesco. Chi pensa di poter muovere guerra ax nostrx amicx senza dover renderne conto avrà delle brutte sorprese.
In questo senso anche già ora cari saluti al nuovo governo federale e agli sbirri di questo Stato. Continuate tranquillamente così. Non dimenticheremo il sangue che gronda dalle vostre mani. Anche per voi arriverà il giorno della resa dei conti.

Nucleo d’Azione Haukur Hilmarsson

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Salonicco, Grecia: Dichiarazione da parte del collettivo Libertatia dopo l’attacco fascista

Salonicco: Dichiarazione da parte del collettivo Libertatia dopo l’attacco fascista

Domenica 21 gennaio, verso le 13:30 e prima della marcia nazionalista per la Macedonia, dei gruppi fascisti che vi partecipavano hanno attaccato alcuni spazi occupati. Hanno attaccato in primo luogo il centro sociale libero Scholeio, e dopo esserne stati respinti si sono diretti al nostro squat danneggiando la facciata dell’edificio e il cancello. I danni sono stati riparati dai membri del nostro collettivo, che più tardi hanno partecipato alla manifestazione antinazionalista a Kamara.

Circa 2 ore dopo, un gruppo di 60-70 fascisti hanno attaccato di nuovo il nostro squat con molotov e fumogeni e appiccando un incendio all’edificio. In quel momento non c’era nessuno all’interno. Durante l’attacco era presente la polizia di stato, che non è intervenuta e ha offerto protezione ai fascisti, mentre una camionetta di celerini era parcheggiata non lontano. Il vicinato ha reagito veementement, urlando contro i fascisti, che hanno reagito a loro volta con insulti e lanci di fumogeni. Quando i fascisti hanno cercato di tornare allo Scholeio, la polizia ha mantenuto lo stesso atteggiamento: hanno offerto copertura e isolato i/le compagn* all’interno.

Che sia chiaro: gli attacchi e l’incendio non sarebbero stati possibili senza la copertura della marcia per la Macedonia. Erano qui per quello ed è alla marcia che sono tornati. Tutti i gruppi neonazisti avevano fatto appello alla partecipazione alla marcia, ma la cosa sembrava non interessare a nessuno, ed è stata concessa loro la legittimazione sociale e lo spazio publico per esprimersi e agire.

Siamo ben consapevoli del fatto che in altre circostanze tutto questo non sarebbe stato possibile, che ciascuno rifletta sulla propria posizione rispetto al fascismo. Queste azioni di gruppi parastatali rafforzano la repressione di stato contro chi lotta e resiste per un mondo migliore. Che ciascuno valuti chi trae beneficio dall’incendio di un edificio con più di un secolo di storia e che era stato abbandonato da decenni. Un edificio che noi, da anarchic*, comunisté* libertar* e rivoluzionar*, abbiamo deciso di occupare e preservare, da un lato per rispondere alla necessità d’alloggi per proletar*, migrant* e persone attaccate da stato e capitalismo, e dall’altro per creare uno spazio di politico radicale e promuovere una nuova cultura libertaria. Dev’essere chiaro che questi attacchi costituiscono un atto criminale che avrebbero potuto avere un esito tragico, in caso ci fossero state delle vittime.

Questi attacchi non fermeranno la nostra lotta contro lo stato, il capitale e il fascismo. Nessun attacco ci spaventerà e non faremo ai/lle fascist* alcun favore, ma rafforzeremo le nostre coscienze e continueremo a lottare con tenacia per i nostri valori, per una società d’uguaglianza e libertà.

GLI ATTACCHI FASCISTI NON RESTERANNO SENZA RISPOSTA
COSTRUIAMO BARRICATE CONTRO LA MINACCIA FASCISTA
PER L’ANARCHIA E IL COMUNISMO LIBERTARIO

Amburgo: Attacchi a proprietà nazi

Nella notte dal 21 al 22 novembre attaccati vari nazi ad Amburgo.
Bruciata l’auto a Tim Glasow, fascio NPD e dell’ambito rock di destra, domiciliato nel Weidenbaumsweg 74.
Jakob Kautz, membro del movimento Identitario, domiciliato nel Berner Heerweg 510, subiva danni all’auto e fu scoperto davanti alla propria casa.
Inoltre la sede dell’associazione studentesca Germania nella Sierichstraße 23 ha avuto un’ampia riverniciatura. La sede è usata come punto d’incontro e abitazione da alcuni membri del movimento identitario.

Niente tranquillità per i nazi! Mai! Ovunque!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Roma: Incendio ad auto in solidarietà ad anarchici

Ad agosto roma è vuota e fa caldo, presto ci si annoia a fumare e bere birrette in piazzetta. per rompere con una quotidianità reiterata e arrabbiati per i troppi prigionieri della guerra sociale, una sera abbiamo deciso di andare in giro a fare danni.
Presto abbiamo incontrato una macchina del corpo diplomatico, a cui abbiamo dato fuoco con gioia. È facile, basta una scatola di diavolina!

Con quest’azione abbiamo voluto mandare un saluto solidale a tutti i prigionieri anarchici in carcere, in particolare a paska e ghespe e a riccardo rinchiuso nelle carceri di Amburgo.

Comitiva Allegri Incendiari

Amburgo: Incendiata auto DITIB

23 September 2017

Con la presente rivendicazione noi, il commando vendetta Ali Cicek, assumiamo la responsabilità per l’attentato incendiario a una vettura DITIB ad Amburgo-Wilhelmsburg nella notte a venerdì 22 settembre. La VW-Golf color argento si trovava sul terreno della Muradiye Moschee in detto quartiere. La moschea o edifici circostanti non furono danneggiati con l’attentato.

DITIB (Unione Turco-islamica dell’istituto per la religione) non è una semplice associazione di moschee. In Germania la DITIB compare apertamente come portavoce del regime fascista AKP. Dal punto di vista organizzativo l’associazione è legata all’autorità turca per la religione Diyanet, da dove riceve tutti gli ordini e tutte le indicazioni. Anche i contenuti delle prediche sono decisi da Ankara e i predicatori stessi formati in Turchia. Con il pretesto della libertà religiosa la DITIB aizza contro l’opposizione democratica in Turchia e le minoranze etniche e religiose come quella Curda, Armena, Ebrea, Assira ecc. e diffonde un’interpretazione reazionaria della religione islamica. Come si scopriva varie volte l’anno passato, anche il servizio segreto turco MIT s’organizza passando per le strutture DITIB e anche tanti imam hanno lavorato per il MIT per spiare e terrorizzare chi non la pensa come loro. Solo poco tempo fu svelato che gli sbirri di Erdogan non indietreggerebbero neanche davanti all’assassinio di politici curdi in Europa. Nelle moschee DITIB non si diffonde solo la propaganda nazionalista-islamica del regime Erdogan ma si pubblicizza anche apertamente la guerra santa contro i miscredenti. Dall’ambiente DITIB, anzitutto anche qui ad Amburgo, si registrano tante partenze per il cosiddetto “Stato Islamico”. Malgrado tutto, il governo federale continua una collaborazione stretta con la DITIB nelle “questioni d’integrazione”. Malgrado la critica superficiale della situazione in Turchia, la collaborazione dello Stato tedesco con il regime fascista Erdogan, che sia con la DITIB, sia con le forniture d’armi oppure il deal con lx profughx, rimane più che stretta.

Istituzioni come DITIB, UETD, ATF e tante altre sono propaggini dirette del regime in Turchia e faremo loro pagare per i crimini del fascismo AKP/MHP in Kurdistan e nel Medio Oriente. Attualmente il governo turco ed alleati stanno architettando ulteriori progetti d’occupazione per la Siria del Nord e il Kurdistan del Sud. Il loro obiettivo non è altro che l’annientamento del movimento di liberazione curdo. Il regime AKP e MHP in Turchia è il principale baluardo della controrivoluzione in tutta la regione e deve essere eliminato.
Continueremo le nostre azioni contro i nemici della lotta di liberazione in Kurdistan e la rivoluzione nel Medio Oriente.

Morte al fascismo!
Vittoria alla guerra popolare rivoluzionaria in Kurdistan!

Commando Vendetta Ali Cicek

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Hohenwestedt, Germania: Danneggiata auto di Rudolf Rosenthal (NPD)

21 agosto 2017

In solidarietà con la campagna NIKA abbiamo attaccato l’auto RD RR 1937 del politico NPD Rudolf Rosenthal a Hohenwestedt. A Rosenthal serve un nuovo set di gomme e un nuovo lunotto.

AFD e NPD non sono solo una “cattiva scelta” ma contraddicono in tutto il loro essere una società emancipatrice e solidale. Perciò chiamiamo alla resistenza comune.
Contro ogni razzismo – sabotare la campagna elettorale AFD e NPD!

Fonte: Nationalismusistkeinealternative

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciato camion STRABAG

26 luglio 2017

Siamo gratx di ricevere ingiurie su tutti i canali e da tutte le parti, ci confermano che ad Amburgo si agiva in modo appropriato. Sì, siamo caotx e non vogliamo solo incendiare le vostre notti ma anche il vostro quotidiano. Il vostro beato ruttino da prima colazione quando sentite le notizie sulle quotidiane barbarie capitaliste ci fa schifo.

Grazie per le prese di distanza, così alcunx traditorx si sono smascheratx, per esempio il liscia-lampade Andreas Beuth.
I nostri nemici ripetono gli stessi rituali d’autopurga come per il 1. maggio ’87 a Kreuzberg, come per le insurrezioni nelle Banlieus 2005, come a Londra nel 2011. Noi invece abbiamo scoperto altre affinità, anche con la gente che ha dato seguito agli appelli di venire ad Amburgo. Alcunx di loro non poterono tornare a casa e ora attendono i processi spettacolo della giustizia di Amburgo. Questx prigionierx devono sapere – non ci distanziamo da nulla.

Per, invece, incendiare nella notte a mercoledì 26/7 a Berlino Lichtenberg un camion della ditta STRABAG, impresa che sostiene non solo a Friedrichshain il gruppo CG nella ristrutturazione delle città in futuri quartieri per le élite e quartieri poveri.

Secondo noi questo è un piccolo segno di solidarietà che mandiamo ad ogni combattente arrestatx durante le proteste contro il G20 come anche a tuttx che sono e saranno perseguitatx. Possiamo attaccare quando e dove vogliamo, sempre e dappertutto.

Anarchicx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Attentato incendiario a centro Porsche

6 luglio 2017

Forse con un “misto tra calma e determinazione”, stamani sull’area esterna del centro Porsche ad Amburgo Eidelstedt malgrado i nastri d’avvertimento che c’è vigilanza abbiamo dato fuoco a numerose auto di lusso nuove di zecca addirittura ancora imballate.

Prima che ci facciano vomitare quando circolano nel quotidiano abbiamo deciso di rottamarle preventivamente appena fornite e ancora inutilizzate. Con questa gigantesca mancanza di dimore (non solo tra chi proteste nei tempi di vertice) nella città che ha il maggior numero e i più grassi riccastri, lo sfoggio di ricchezza nelle strade ci fa solo schifo. In questo contesto ci piace tematizzare il progetto di prestigio di un nuovo centro Porsche attualmente in costruzione.

Ci siamo ritrovatx anche per contrastare le fantasie di potere di un senato degli interni consistenti nel soffocare ogni autodeterminazione nell’agire in una città in uno stato d’emergenza imposto dagli sbirri. Eh no, Andy, può solo fallire. La resistenza militante è possibile per quanto grande siano gli sforzi per aumentare la potenza di chissà quanti cannoni d’acqua. Continueremo a saltare fuori in punti che non avete sui vostri schermi. La vostra pretesa di un controllo brachiale della protesta con una delirante show di spiegamento superlativo di sbirri sarà solo una spinta in più per spaccare il collo al senato.

Con questo piccolo fuochetto di lusso desideriamo scaldare i cuori di tutti lx amici d’Europa che malgrado la dissuasione diffusa via media si mettono in viaggio per Amburgo. Bello che ci siete!

Calorosi saluti ax prigionieri anarchicx!
Lemmy Grillmaster (maestro della grigliata)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno: Fuoco a due auto di Actemium

20 maggio 2017

Difendere la ZAD! Fare un disastro del vertice G20.

Perché… ? Coglierà il messaggio sicuramente l’amministratore del cemento ai vertici di Vinci, la maggiore impresa edile europea con il 100% delle azioni della filiale Actemium. È un’impresa che lucra con i grandi progetti, le centrali nucleari, le autostrade. Che trasforma i luoghi di vita in deserti di cemento armato. È la ditta che vuole costruire l’aeroporto a Notre-Dame presso Nantes in Francia. (…)
Così abbiamo deciso di avvertire Vinci concretamente: se fate sgomberare la ZAD, queste due carrette saranno solo l’inizio. (…)

Pensiamo che nella lotta contro l’ordine mondiale dominante ci vogliono molti livelli e un’acutizzazione dello scontro. Ci vogliono sia le esperienze e i collegamenti di movimento contro la distruzione e l’addomesticamento capitalista reale come appunto con la ZAD sia anche l’attacco simbolico ai grandi eventi dell’ordine globale capitalista. Ecco perché abbiamo appuntamento a luglio ad Amburgo con migliaia di compas per unitx fare del vertice G20 un disastro.

Ad Amburgo si dice au revoir!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Incendiate auto della Securitas

5 aprile 2017

Visto che disprezziamo ogni tipo d’autorità, la notte scorsa abbiamo dato fuoco a un’auto della ditta della sicurezza “Securitas”. Le condizioni in cui ci muoviamo vogliono chiarirci giorno per giorno che sono loro, i politici, giudici, PM e le autorità, le merde di insegnanti, i controllori oppure, appunto, gli sbirri ed i loro cagnolini della Securitas a stare al sopra di noi e a controllare la nostra vita. Questa situazione è totalmente inaccettabile. Possiamo provvedere a noi stessx e capiamo benissimo che sono loro l’ostacolo per una vita emancipata. Poiché ci sono per difendere la libertà di chi domina. Non la libertà dex senza dominio.

Poiché la nostra forma di libertà fatta di solidarietà e di rispetto e di attenzione per il nostro ambiente che supera il pensiero capitalista sarebbe la loro fine. Il mondo anarchico sarebbe la loro perdita di potere e la morte del loro mondo.
Entro pochi mesi c’è il vertice del dominio ad Amburgo.
C’è tanto da fare.

Fate attenzione a voi stessx. Ci vediamo per strada.
Fuoco a chi mantiene in piedi il potere. Fuoco ai G20 e al loro sistema.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Bad Oldesloe, Germania: Bruciata auto di Stefan Lüdtke (IB – Identitäre Bewegung)

17 marzo 2017

Questa notte abbiamo bruciato l’auto di Stefan Lüdtke, capo della IB Amburgo che abita e lavora a Bad Oldesloe. Non può nascondersi, nessun membro della IB lo può!

Anche in futuro dimostreremo alla IB che le loro azioni e i loro attacchi non rimarranno senza risposta. Per ogni volantino distribuito, ogni autoadesivo, ogni attacco pagherete il prezzo doppio e il triplo, il vostro gioco al nascondino è passato. Aspettateci!

Mandiamo saluti solidali ax compas attaccatx a Lubecca e a tuttx che sono colpiti dalla violenza di destra!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Reutlingen/Münsingen, Germania: Bruciata auto di nazi

8 marzo 2017

Nella notte al 8 marzo abbiamo bruciato la carretta del nazi Florian Lampert in Ehningerstraße 67. La targa era RT XO 567.
Il porco spunta sempre di nuovo con il partito nazi Terza Via.
Con questa carretta non farà più nessuna merdata nazi.

Ovunque si rintaneranno, noi li beccheremo!
La lotta antifa deve essere condotta senza alcun compromesso!
Essere nazi vuole dire avere dei problemi!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Foresta di Hambach, Germania: attentato incendiario e sabotaggio a estrazione mineraria a cielo aperto

1° gennaio 2017

Nell’anno nuovo mentre tuttx festeggiavano abbiamo fatto la nostra festa particolare visitavando la miniera a cielo aperto di Hambach e facendo qualche fuoco d’artificio per RWE e rompevamo anche qualche vetro per gli auguri di buon anno nuovo.

Dopo una passeggiata lungo i binari della ferrovia di Hambach oltrepassavamo alcune caselle della segnalazione e alcuni fasci di cavi ed erano il bersaglio perfetto per le nostre cattive intenzioni.
Aprimmo le box con uno scalpello e vi piazzammo 10 cm di tubo da bicicletta imbottito di telo imbevuto di benzina con attorno del gel incendiario per essere certx che tutto bruciasse per benino.

Pensavamo già che la festa fosse finita ma quando ci trovammo sulla via del ritorno vedevamo le belle luci accoglienti di un vagone ufficio recintato. Vicino al vagone erano posteggiate due ruspe molto bisognose di revisione ed esaminammo i rimorchi per vedere se erano vuoti, spaccandone le finestre. Poi aprimmo il recinto e miglioravamo l’aerazione delle ruspe spaccandone i vetrini e tagliandone i cavi idraulici e aggiungendo qualche buco anche al sistema di refrigerazione. Buttammo un po’ di terra e cocci nel serbatoio della benzina e con un tronchese abbiamo accorciato le valvole delle gomme del rimorchio.

200 metri più avanti trovammo un’altra macchina per caricare e le davamo lo stesso trattamento  svuotandone in più l’estintore che c’era nel serbatoio della benzina.
Secondo i media il danno era di “decine di migliaia” di euro facendone la festa di capodanno finora più cara che abbiamo mai avuto.

Vogliamo inviare i nostri saluti a tutta la gente che ci diede una bella colonna sonora protettiva bruciando tanto ma tanto esplosivo di troppo e terrorizzando così la vita selvaggia locale, che è uno stupido rituale capitalista.

-Criminal Mechanics Party

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Atene: Attacco incendiario al Ministero della Cultura

Nella serata di sabato 28 gennaio 2017 abbiamo colpito con delle molotov il Ministero della Cultura a Exarchia. È stato un piccolo attacco simbolico per ricordare a tutt* i/le fascist* e militarist* ovunque che non ce ne frega un cazzo degli ideali nazionali.

Sui vostri emblemi nazionali, le vostre uniformi, i vostri confini e le tombe che scavate per i vostri massacri ci sputiamo sopra.

Guerra alla guerra di civilizzazione.

in inglese, greco, spagnolo

Tolosa, Francia: Incendio a Toulouse métropole

Nella notte tra il 21 e il 22 gennaio 2017, 4 veicoli di Toulouse métropole sono andati in fumo.
Dopo esserci discretamente introdott* nel parcheggio aziendale, abbiamo dato fuoco alle vetture che erano parcheggiate.

Un piccolo contributo alla critica della metropoli, e a come ci rovina la vita.

Solidarietà con Damien, incarcerato a Fleury.