Tag Archives: Amici della Terra

Buenos Aires: Amici/che della Terra-FAI rivendica incendio di auto

Siamo consapevoli della realtà che stiamo vivendo; la morte accelerata e la miseria della vita moderna ci affliggono anche come individui che respirano l’aria schifosa di questa città. Rispetto alle migliaia di cortei che avvengono in questa regione, cerchiamo sempre di differenziarci ed essere diretti con le nostre azioni.

Come anarchici, facciamo ciò che facciamo perché crediamo che questo sia cio che possiamo fare meglio in questi momenti che stiamo vivendo qui.

Nelle prima mattinata di domenica 16 Marzo 2014 abbiamo incendiato una volante della polizia federale argentina nel quartiere Recoleta di Buenos Aires.

E nella prima mattinata di domenica 9 Marzo abbiamo incendiato un auto mercedes-benz nel quartiere Palermo di Buenos Aires.

Abbiamo dato fuoco anche a numerose auto a Belgrano, Nuñez, Villa Urquiza e Villa Devoto tra Febbraio e Marzo 2014.

Per la distruzione della società galera e di tutte le vestigia di autorità!

Amici/che della Terra – Federazione Anarchica Informale

Buenos Aires: Rivendicato incendio di concessionaria Fiat

Halloween Party

Quando ci pronunciamo lo facciamo perché sentiamo il bisogno di comunicare ciò che pensiamo. Teoria sono tutte le idee che abbiamo dentro la testa, pratica è tutto ciò che viene dal nostro corpo incluse le parole.

Mentre facciamo una facciamo anche l’altra, non possiamo separarle, ci sono momenti in cui una supera l’altra, ma non si separano, sono la nostra forza, la nostra progettualità.

Siamo consapevoli delle diverse realtà che esistono nel mondo, ma anche degli stessi desideri di essere ogni giorno più liberi che hanno i/le compagni/e anarchici/che.

Mentre alcuni/e sono prigionieri/e, altri/e sono morti/e, noi continuiamo a lottare nelle strade contro lo Stato/Capitale e per l’Anarchia.

Rivendichiamo l’incendio della concessionaria Fiat in Alvarez Thomas 2670 (Villa Urquiza) il 9 Gennaio 2014 alle ore 1, dove sono andate in fiamme una decina di auto nuove siccome varie altre macchine durante i giorni di festa a Buenos Aires..

Ricordiamo come esempio di lotta il compagno Sebastián Oversluij.

Solidarizziamo con le cause dei/lle compagni/e anarchici/che in tutto il mondo.

Libertà per Monica e Francisco.

Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal

Buenos Aires: Rivendicato incendio di due auto della polizia

quemalosLavoratori armati, pronti ad uccidere, guardiani della legge e dell’ordine, servi del potere, assassini prezzolati. Si tratta della polizia federale argentina. Una guerra psicologica che fa parte della guerra sociale che combattiamo contro ogni forma di autorità, ma non è l’unica che scegliamo di propagare, visto che la nostra guerra è fisica: ovvero il nostro attacco diretto contro gli oppressori e i loro beni. Per noi non è abbastanza sapere che il nemico è conscio di poter essere attaccato; ci sentiamo completi sapendo che esso viene davvero attaccato. Anche se il nostro interesse è psicologico, crediamo che esso venga nutrito direttamente da una realtà fisica che si concretizza nell’attacco, come abbiamo già detto in precedenza.

Domenica 24 Novembre 2013, tra l’1.30 e le 2 di notte, abbiamo attaccato con dispositivi incendiari due pattuglie della polizia federale argentina: una del 41° distretto e l’altra del 27°.

Forza al compagno Ilya Romanov, imprigionato in Russia dopo essere rimasto ferito a causa del dispositivo esplosivo che stava preparando per attaccare la polizia.

Solidarietà ai compagni Francisco Solar e Monica Caballero, in custodia cautelare in Spagna, accusati dell’azione esplosiva alla basilica del Pilar a Saragozza.

Saluti e complicità, pieni d’amore e anarchia, ai compagni Alfredo Cospito e Nicola Gai, prigionieri in Italia e fieri membri della cellula Olga FAI/FRI

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica esplosione in una Gendarmeria

Cercando di essere all’altezza della situazione e continuare a mantenere la dignità che meritano le vite umane che si ribellano all’autorità, la quale è causa di ogni oppressione sulla faccia della terra che abitiamo, siamo di nuovo passati all’attacco nella guerra dichiarata dagli/lle amanti della libertà ai/lle suoi/e nemici/che.

Ricordiamo che nelle carceri del territorio dominato dallo stato argentino i/le detenuti/e continuano ad essere uccisi/e e torturati/e.

E nelle strade aumenta la miseria, l’alienazione del lavoro e il consumo oscura le coscienze della gente, che ogni giorno subisce le contraddizioni di un sistema che si proclama consolidato da un governo che specula grazie alle scienze economiche, cercando di nascondere a tutti i costi l’aspetto tirannico.

Ci sentiamo colpiti, visto che nulla finora è paragonabile all’umiliazione che sentiamo tutti/e quelli/e che sono minacciati/e dalla morte e la chiusura radicale che nutrono la teoria di chi detiene il potere e la volontà di avvantaggiarsi con metodi e pratiche autoritarie della società civilizzata.

La nostra proposta è un attacco diretto contro i/le responsabili della miseria di questa realtà, adesso la gendarmeria è un obiettivo di tutti/e i/le compagni/e insorti/e o bisogna ancora dire quali sono i nostri punti in comune? Le azioni dicono molto più delle parole, ma a volte è necessario dire ciò che i media cercano di nascondere continuamente.

Le auto che abbiamo bruciato in strada Amenabar 3000 erano proprio davanti ad una delle proprietà di Sergio Berni (segretario del ministero della sicurezza) sorvegliata 24/24h dalla polizia federale.

Il piccolo ordigno esploso nella mutua della gendarmeria (Edificio Fronteras Argentinas) situato in strada Bartolome Mitre 2264, giorno 19 Settembre 2013 alle 1:40, ha causato purtroppo solo danni materiali, ci sarebbe piaciuto che un servo della legge fosse rimasto almeno ferito.

Salutiamo i/le nostri/e compagni/e della Cospirazione per al Vendetta e tutti/e quelli/e che senza troppe domande vanno all’attacco contro l’autorità in ogni parte del mondo.

Viva l’Anarchia!

Amici della Terra/Federazione Anarchica Informale

Jakarta, Indonesia: ELF rivendica incendio di un Istituto d’Arte

dancingLa civilizzazione non è stabilita da se stessa ma dalla gente che la supportano. Gente che si indirizza verso uno dei poli della civilizzazione. Gli umani sono gli unici che hanno dato vita alla civilizzazione. Ciò vuol dire anche che nessuno è innocente o non colpevole in questa vita odierna. Tutti giocano la loro parte nel supportare la sostenibilità della civilizzazione. Dunque, ogni parte del lavoro, dei valori, della proprietà, delle azioni e chiunque gode dei benefici della civilizzazione è un nemico per noi.

Come può essere?

Gli umani sono i creatori della cosiddetta Cultura. La cultura è lo specchio diretto della civilizzazione. La cultura è uno dei lavaggi del cervello usati per fiaccare i desideri selvaggi. La cultura non è solo un insieme di valori ma uno strumento di repressione ed egemonia. E due delle forme delle cultura sono la scuola e le arti.

Ecco perché abbiamo dato fuoco all’Istituto d’Arte di Jakarta sito a Cikini, il 20 Agosto. Abbiamo portato il nostro odio nel cuore del ritrovo degli artisti che sono solo marionette della civilizzazione. Abbiamo collocato un dispositivo incendiario al terzo piano nel pomeriggio.
Abbiamo fatto la nostra azione direttamente in faccia ad un gruppo di artisti che si definisce “avanguardia” e che si sente rivoluzionario.
Abbiamo lasciato che il fuoco ridesse della loro passività che non è altro che una condotta che permette alla civilizzazione di andare avanti.

L’istituto d’arte di Jakarta per molto tempo si è riempito di illusioni.
Questo posto ha educato individui che giocano un ruolo principale nel creare “controcultura” che non è che un’altra cultura, piuttosto che scoprire l’attacco all’intera cultura: la Civilizzazione. Sfornano canzoni, quadri, edifici, poesie, e varie forme d’arte per aiutare la civilizzazione ad affondare gli artigli del dominio.

Il nostro rimorso è solo per il fuoco che non è riuscito a bruciare tutto l’edificio a causa di un altro supporto alla civilizzazione: i pompieri, arrivati in meno di un’ora per spegnere il fuoco. Ma non è la fine o la nostra ultima azione. Vi colpiremo ancora.

ELF – Frazione Indonesiana

PS. Mandiamo i nostri saluti alla FAI / Amici della Terra in Argentina che hanno bruciato centinaia di auto e ai compagni del ELF-Russia. E anche a tutti i prigionieri rivoluzionari nel mondo.

Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica incendio di una volante

In questo mondo marcio ci sono molti difensori della legge e dell’ordine, e anche quelli con valori autoritari che ci ricordano la polizia che controlla le strade in cui giriamo. Continuando sul cammino insurrezionale accompagnati dagli/lle anarchici/che di prassi dell’Internazionale Nera, diamo un nuovo colpo alle forze di sicurezza che vegliano per mantenere la pace in questa società ipocrita che risponde allo stato argentino.

Nuovamente abbiamo attaccato a chi ci controlla giorno per giorno, ci arresta e uccide, come lo abbiamo fatto il 30 Dicembre quando abbiamo fatto detonare una bomba nella direzione generale del servizio penitenziario federale argentino, e tutte le volte che abbiamo distrutto i veicoli utilizzati della polizia, incendiando stavolta una volante della polizia federale argentina del commissariato 21 di Palermo, Buenos Aires, sabato 29 Giugno 2013 alle 4.

Ai/lle prigionieri/e della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Un saluto a Panagiotis Argirou e forza a Gerasimos Tsakalos.

Ai/lle prigionieri/e delle operazioni repressive statali contro gli anarchici in Italia.
A Nicola Gai e Alfredo Cospito.

Solidarietà con l’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame dal 4 Giugno.

Un saluto complice alla Frazione Anticivilizzatrice del Fronte di Liberazione della Terra affine alla Federazione Anarchica Informale.

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Santiago, Cile: Azione incendiaria contro i carcerieri

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I giorni passano e passano in questa calorosa estate e la maggioranza delle persone si trovano assorte a pensare al luogo in cui andranno in vacanza. Nel mentre, il potere e l’autorità non riposano, incarcerando peñis y weichafes nel sud del Cile, perfezionando leggi repressive e riunendosi in vertici ostentati politico-impresari come la CELAC-2013. E noi? Noi usciamo per strada per dar vita all’insurrezione, mettendo in tensione le nostre vite, coscienti del fatto che esistono e sono sempre esistite individualità che non si adattano a questa società malata e fatto di ogni secondo delle loro vite un atto di attacco contro gli oppressori.

E questa è la sfida: dare vita e continuità all’offensiva insurrezionale antiautoritaria, consolidare e potenziare le complicità, riattivare gli attacchi, accendere con il nostro apporto il falò dell’azione insurrezionale e liberatrice attraverso la violenza rivoluzionaria!!!

Coscienti del fatto che la discussione e il dialogo tra affini debba partire dall’azione, nella settimana che è terminata dal 28 gennaio al 3 febbraio abbiamo attaccato una proprietà della Gendarmeria del Cile situata in strada San Francisco prima di arrivare a Avenida Matta, a un fianco di una carcere per minori (SENAME) e a pochi isolati dal luogo dove morì in combattimento il compagno anarchico Mauricio Morales nell’anno 2009. Abbiamo attaccato con un congegno incendiario che ha lasciato alcuni danni alla porta di questo luogo di torturatori (poiché non è uscita sulla stampa inviamo delle foto). Questa proprietà della Gendarmeria è legata alla presunta azione sociale dei carcerieri e dei loro collaboratori, promossa attraverso istituzioni come la Chiesa Evangelica della Gendarmeria del Cile e la Confraternita Carceraria del Cile, istituzione che in internet si definisce come creatrice di progetti di carcerazione “in cui vivono gli interni, senza scioperi della fame, senza rivolte né tentativi di fuga, ma vivendo la loro carcerazione in pace e armonia mentre pagano il danno sociale con l’assistenza spirituale”.

Abbiamo scelto questo obiettivo particolarmente mossi dall’ira e la sete di vendetta per i colpi inflitti dai carcerieri contro il compagno Alberto Olivares (membro del collettivo 22 Gennaio) qualche settimana fa, che tra le percosse è stato trasferito ad un carcere di Concepción lontano dai suoi cari e poi riportato a la Ex Penitenciaria di Santiago, tutto questo come punizione per la sua attitudine ribelle, con l’invenzione che il compagno avrebbe partecipato a una rissa terminata con un prigioniero morto… La vendetta a volte tarda, ma la facciamo e la faremo arrivare e sappiamo che non c’è bisogno di scuse di questo tipo per attaccare chi rinchiude le porte delle celle dei nostri compagni, e chi sostiene e trae profitto dalla prigione e dalla società carceraria.

Questa azione è anche un avvertimento ai carcerieri, portando il respiro liberatore dell’insurrezione fino all’angolo in cui cercano di calmare di fronte a un dio le loro coscienze indegne per le torture che quotidianamente infliggono ai prigionieri!!! Non vogliamo che si sentano sicuri nei loro rifugi. Neanche quando ascoltano le loro orazioni vogliamo vederli tranquilli!!!

Schifosi carcerieri, inviamo anche a voi questo comunicato per avvertirvi che avrete delle conseguenze se vi azzardate ad aggredire i seguenti prigionieri che sono nostri compagni e non sono soli:

Marcelo Villarroel (prigioniero nel carcere di alta sicurezza per il “Caso Security”)
– Freddy Fuentevilla (prigioniero nel carcere di alta sicurezza per il “Caso Security”)
– Juan Aliste (prigioniero nel carcere di alta sicurezza per il “Caso Security”)
– Alberto Olivares (prigioniero nella Ex Penitenciaria)
– José Sánchez (prigioniero nel carcere di alta sicurezza)

Per informarvi: nel decennio dei ’70 in Italia, gruppi armati autonomi sparavano alle gambe dei carcerieri che trattavano male i compagni rivoluzionari prigionieri, o semplicemente li assassinavano. Qualche giorno fa, un secondino italiano ha ricevuto nelle mani un pacco-bomba. In Argentina, da un bel po’ di tempo i compagni del gruppo “Amigxs de la Tierra” incendiano centinaia di automobili come forma di lotta contro la civilizzazione e il suo dominio. E qui in Cile, non sono pochi gli agenti del potere che sono stati sequestrati e giustiziati da rivoluzionari in dittatura e in democrazia. Se loro hanno potuto e possono farlo, anche noi possiamo se potenziamo e consolidiamo i nostri mezzi e capacità. Di volontà ne abbiamo che ci avanza. Che non accada che per aver aggredito qualche compagno rivoluzionario prigioniero, qualcuno di loro non finisca sotto terra, o si veda volar via le mani, o si svegli con la propria automobile in fiamme.

Salutiamo tutti i compagni e le compagne rinchiusi nelle carceri, profughi o con arresti domiciliari nel mondo. In particolar modo salutiamo Ivan Silva e Carla Verdugo, rallegrandoci della loro uscita dal carcere per passare agli arresti domiciliari, non smetteremo di lottare per la loro totale scarcerazione. Salutiamo anche Freddy, Juan e Marcelo, Josè Sanchez e Alberto Olivares. Non dimentichiamo i degni prigionieri mapuche e le comunità in conflitto con lo Stato e il Capitale, anche se non condividiamo la richiesta di una nazione mapuche e non riconosciamo “autorità” per quanto ancestrali possano essere, solidarizziamo nella pratica con la lotta per l’autonomia delle comunità e di noi stessi, e il recupero delle loro terre ancestrali attraverso l’azione diretta. Non dimentichiamo nemmeno gli 81 prigionieri morti bruciati nel carcere di San Miguel.

Un abbraccio rivoluzionario ai clandestini Diego Rios, Hans Niemeyer e Felicity Ryder.

Forza a Henry in Bolivia, e Braulio in Messico, degni prigionieri nella lotta antiautoritaria.

Forza ai compagni incarcerati in tutto il mondo, in particolar modo ai compagni italiani Alfredo Cospito e Sergio Stefani che con uno sciopero della fame si oppongono al divieto dei carcerieri di fargli vedere le loro compagne anch’esse incarcerate*

Forza a Panagiotis Argyrou, compagno prigioniero dell’organizzazione anarchica Cospirazione delle Cellule di Fuoco in Grecia, con il nostro fuoco inviamo forza per il suo recupero dopo l’incidente che ha avuto in prigione e che lo ha lasciato in stato di coma.

Forza ai compagni Yannis Michailidis, Dimitris Politis, Dimitris-Andreas Bourzoukos e Nikos Romanos, arrestati dalla polizia greca il 1 febbraio dopo l’assalto a una banca e torturati dalle unità antiterroriste. Le loro parole all’arrivo in tribunale dopo le torture segnano il sentire della nostra azione: Viva l’anarchia! Poliziotti, giudici, politici, non avete ragioni per dormire tranquilli. Perchè la guerra sociale non la arresterete né con attacchi repressivi né con governi di sinistra, centro o destra.

Bachelet: stiamo aspettando il tuo ritorno per seminare fuoco al tuo governo e sbattere in faccia ai cittadini la miseria della socialdemocrazia.

Rafforzare e potenziare l’offensiva insurrezionale antiautoritaria, moltiplicare gli attacchi!!!!!!
Per la liberazione totale, Guerra sociale.

Cellula antiautoritaria insurrezionale Panagiotis Argyrou,
affine alla FAI/FRI, Cile
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*Le loro compagne non si trovano in carcere in questo momento, ma si trovano indagate per gli stessi casi.

in spagnolo

Argentina: Rivendicazione degli attacchi incendiari contro le auto a Buenos Aires

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Con orgoglio partecipiamo alla guerra sociale presente nel territorio dominato dallo stato argentino, sabotando gli strumenti più preziosi per gli esseri civilizzati, le auto.

Amici della Terra ha realizzato gli attacchi incendiari contro le automobili di lusso nei quartieri più capitalisti della capitale federale, anche se la polizia federale argentina della stazione 45 dice di aver arrestato un “brucia-auto”, 12 ore dopo un auto di lusso stava bruciando proprio dietro alla stazione della polizia e alla caserma dei pompieri.

Le auto che non sono di lusso e che sono stati colpiti dal nostro fuoco, hanno avuto la stessa sorte delle altre, perché così stanno le cose, la sicurezza privata della Villa Devoto e della Villa Urquiza lo sanno già molto bene, perché di certo non hanno contato sulle Alfa Romeo nuove che si sono bruciate a Devoto, se delle Chevrolet Corsa in Recoleta mentre prendevano la Citroën C4 che stava dietro e prendeva fuoco una camionetta Eco sport a 5 isolati di distanza.

Non fu solo la BMW che si vide in TV, quella che bruciò a Villa Urquiza, né soltanto la concessionaria di auto al 6700 di Av. San Martìn fu la sola che subito un attacco incendiario, ma anche quella situata al 7000 di Av. San Martìn.

La nostra forza e determinazione sono determinate da ciascuno dei compagni che hanno preso coscienza del fatto che non si deve più aspettare a che le condizioni siano mature per attaccare. Perché le condizioni sono date nel momento in cui passiamo all’offensiva. Se ci fermiamo ad aspettare, accadrà solo il contrario di ciò che pensiamo sia il meglio che possa accadere.

Il controllo sociale esercitato dal potere dell’autorità mira a terrorizzare con giudizi e punizioni, cercando di fare di ogni cittadino un potenziale poliziotto. Non possiamo permettere che ciò continui così. La disobbedienza è un buon esercizio per raggiungere la libertà e capire un po ‘di più la realtà che viviamo e che si basa sulla morte e la miseria di essere schiavi di un modo di pensare e di fare le cose, a cui la società è già stata addomesticata per considerarla libera.

Come gli amanti della libertà che siamo, ricordiamo anche molti nostri compagni d’azione si trovano in prigione.

Saluti e Viva l’Anarchia.

Amici della Terra/ Federazione Anarchica Informale

in spagnolo

Buenos Aires, Argentina : Fuoco alle auto della borghesia! Rivendicazione dell’incendio di una ventina di auto di lusso

Oggi come ieri e in tutta la storia, il fascismo e le molte ideologie politiche come il peronismo non si impongono nella società come settori opposti che lottano per diversi interessi della stessa patria, ma emergono dalla necessità stessa della popolazione civile di trovare una soluzione all’insicurezza di non avere tutto sotto controllo. E la sinistra è senza vergogna, non le sono rimaste parole rivoluzionarie che non siano state assorbite dal sistema di dominio, la sua posizione parlamentaria la rende ugualmente odiosa che tutti i potenti, complici, avallatori e conformisti come anche lo sono i consumatori della vita moderna e tecnologica del mondo di oggi che sperimenta l’artificializzazione quotidiana di ognuna delle nostre azioni.

Attraverso questo comunicato rivendichiamo la responsabilità degli attacchi incendiari contro auto di alta gamma e di lusso nella città di Buenos Aires nei quartieri di Recoleto, Palermo, Villa Urquiza, Caballito e Villa Devoto nel mese di Gennaio 2013. Circa 25 auto bruciate.

NON RISPONDIAMO A NIENTE E A NESSUNO!

LA GUERRA SOCIALE È IN MOTO
E NOI SIAMO GLI/LE AMANTI DELLA LIBERTÀ!

Libertà a tuttx i/le prigionierx del mondo, libertà per tuttx.

Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal.

Buenos Aires, Argentina: Attacco bomba contro la Direzione Nazionale del Servizio Penitenziario Federale

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Nel momento in cui attacchiamo la polizia, questa stessa sta portando avanti i suoi compiti abituali, molestando e umiliando la gente della strada che non ha un tetto sotto cui dormire o picchiando un/a prigioniero/a che si rifiuta di continuare ad obbedire agli ordini dei carcerieri. In Argentina, sappiamo molto bene che si tortura, che la polizia tortura in tutti i carceri che ha a sua disposizione. E come è abitudine poliziesca, se la prendono sempre con i/le più deboli, i/le più indifesi/e.

María Laura Acosta e Cecilia Hidalgo rimangono nella nostra memoria come un nuovo omicidio da parte del regime penitenziario federale, così come anche tutti/e quelli/e che sono stati/e assassinati/e dalla polizia e dai carcerieri dentro e fuori dalle carceri.

Domenica 30/12/2012 alle 3:50 abbiamo fatto detonare una bomba alla porta principale della Direzione Nazionale del Servizio Penitenziario Federale Argentino, in Lavalle 2705, angolo Avenida Pueyrredon. L’esplosione ha causato danni sulla facciata dell’edificio ma purtroppo non è risultato alcun ferito tra i carcerieri. La stampa riferisce che il congegno è stato detonato dalla polizia dopo l’avvertimento della guardia del Servizio Penitenziario Federale (SPF) della presenza di un pacchetto sospetto, e che lo stesso era stato lanciato da un’auto in movimento: tutte bugie.

Sul posto non c’era nessuno che faceva da guardia, per questo l’esplosione ha sorpreso tutti i boia che si trovavano sul posto.

Ora sono avvisati del fatto che la loro esistenza sarà combattuta dagli/le amanti della libertà, perchè li andremo a cercare fino alla porta di casa loro e se possiamo entraremo anche, perchè il nostro fuoco li bruci totalmente, vedremo se sono così coraggiosi come lo sono con i/le prigionieri/e disarmati/e.

Questo attacco lo dedichiamo a tutti/e i/le prigionieri/e anarchici/e nel mondo e salutiamo in maniera complice tutti/e quelli/e che lottano dentro e fuori dai muri delle prigioni.

Rivendichiamo la responsabilità degli attacchi incendiari alla pattuglia della Polizia Federale Argentina (PFA) de la cria 27, all’automobile della cria 51, alle Mercedes Benz del quartiere di Belgrano, e alla pattuglia della Polizia Metropolitana nel quartiere di Saavedra.

Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal

in spagnolo

Buenos Aires: I Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale hanno dato in fiamme più di 100 veicoli di lusso

Segnaliamo che nel corso dell’ultimo mese – Novembre 2012 – più di un centinaio di auto di lusso sono state bruciate nella città di Buenos Aires, in particolare nei quartieri di Recoleta, Palermo, Belgrano, Nuñez, Villa Urquiza e Villa Devoto, a causa di un’azione incendiaria eseguita dalle mani anonime di coloro che si definiscono ‘Amigxs de la Tierra’ (Amici della Terra / FAI).

Un’ulteriore gesto di liberazione per tutti gli esseri di questo mondo che soffrono dall’oppressione e dallo sfruttamento del sistema, che domina tutti noi, è stato anche: l’incendio di una vettura il Sabato, 8 Dicembre alle 02:30 sul Viale Coronel Díaz 1700, così come l’incendio di un veicolo di trasporto pochi minuti dopo che si trovava a cinque isolati di distanza, presso il 21º dipartimento della Polizia Federale Argentina, ma anche l’attacco incendiario contro una concessionaria Volkswagen, Domenica 9 Dicembre alle 03:30 sul Viale San Martín Avenue 6700.

Ci auguriamo che le feste ipocrite e fasciste dei cristiani di merda – che saranno vigili affinché la cosa più importante che hanno ottenuto non scivola dalle loro mani – siano completamente fottute nel mese di Dicembre.

Faremo tutto il possibile in modo da infiammare le vostre auto, banche, stazioni di polizia, ambasciate, e anche voi stessi.

Esortiamo le altre cellule FAI in questa regione di partecipare all’offensiva contro lo Stato e il Capitale, e realizzare l’azione diretta anarchica nel modo che ritengono migliore.

I colpi che i settori distinti del Potere danno contro i nostri compagni non restringeranno le pratiche sovversive che sono diffuse nei cuori rivoluzionari.

Salute e anarchia a tutti i combattenti, soprattutto ai compagni imprigionati in Grecia, Italia, Germania, Spagna, Svizzera, Indonesia, Messico, Cile e Bolivia.

SPARGERE IL CAOS E IL FUOCO LIBERTARIO!

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Buenos Aires, Argentina : Rivendicazione del sabotaggio contro macchine distruttrici della Terra

Il progresso avanza a passi da gigante, un chiaro esempio di questo è la distruzione della Terra che la società sta realizzando, costruendo strade, edifici, automobili e più macchine di morte.

L’ambiente grigio e maleodorante in cui abitiamo è la conseguenza logica di questo sistema disgustoso di dominio che ci mantiene nella moderna schiavitù volontaria della maggioranza delle persone.

Se un’automobile bruciata è un danno molto piccolo alla civilizzazione è perchè nessuna persona in più si prepara ad essere partecipa della guerra sociale.

Progetti di vita che allentano le tensioni tra la libertà e la realtà oppressiva dell’esistente, sono obiettivi da combattere. Non possiamo permettere che continuino ad agire come stanno facendo. Deve accadere qualcosa, dobbiamo fare qualcosa. Rimanercene a contemplare l’attacco progressivo finale del sistema di dominio attuale ci rende suoi complici.

Per non lasciare che le idee anarchiche di libertà siano solo parole, dobbiamo passare all’azione diretta e multiforme contro quello che giorno per giorni ci imprigiona e condanna a vivere miserabilmente per gli interessi dell’autorità.

Automobili, banche, commissariati di polizia, ambasciate, dovrebbero ardere nelle fiamme di fronte alla presenza di qualunque essere umano che abbia una dignità e una coscienza libera, ma purtroppo siamo circondatx di esseri civilizzati che sempre più assomigliano agli animali che si mangiano tutti i giorni. Conoscono già in anticipo il loro destino e preferiscono attraversarlo servendo qualcosa che li faccia salvare la loro sporca e stupida pellaccia.

Di fronte a tutti, domenica 28/10/2012 a mezzanotte a mezza abbiamo sabotato con due dei nostri congegni incendiari composti da benzina alcune macchine di distruzione della Terra che si trovavano sulla strada Bartolome Mitre e via Castro Barros, Almagro, a Buenos Aires.

Nel quartiere Nuñez già sono cominciate a bruciare auto di lusso, e lì siamo, portando la guerra dove si rifugiano i borghesi.
Un saluto complice ax prigionierx anarchicx della guerra sociale e a quellx che nelle strade di tutto il mondo continuano ad attaccare e cospirare.

¡FUOCO AL SISTEMA!
¡FINO ALLA DISTRUZIONE DELL’ULTIMO BASTIONE DELLA SOCIETÀ CARCERARIA!

Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal

in spagnolo

Toluca, Messico: Attacco incendiario alla camionetta del centro internazionale di miglioramento del Mais e del grano

Così, come il Teocintle(1) che malignamente corrode i campi di mais addomesticati; la Frazione Anti-Civilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra affine con la Federazione Anarchica Informale ha attentato all’alba del 4 settembre del 2012, incendiando ancora a Toluca, in Messico, la fiamma selvaggia e caotica, a base di tre litri di benzina posizionata in una camionetta tipo “van”, di proprietà del Centro Internazionale di Miglioramento del Mais e del Grano (CIMMYT), questo veicolo si utilizzava ogni giorno per trasportare scienziati internazionali dall’hotel in cui pernottano al Centro di Investigazione Scientifica; oltre a queste attività, il centro svolge il Programma Modernizzazione Sostenibile dell’Agricoltura Tradizionale (MASAGRO), confabulando con lo stato messicano tramite  la Segreteria dell’agricoltura, Ganaderia, Sviluppo Rurale, Pesca e Alimentazione (SAGARPA) e organismi come la Banca Interamericana dello Sviluppo (IDB); il cui lavoro è quello di promuovere tra i piccoli produttori l’uso di sementi geneticamente modificati o “migliorati” per incrementare la produzione/domesticazione del mais e del grano, anche per provare a contrastare lo stesso problema che queste tecnologia hanno creato (erosione del suolo, carenza di acqua…).

Alla FA/FLT/FAI non le importa se i bio-tecnici hanno 28,000 campioni di semi custoditi in una banca del mais, per preservare la millenaria biodiversità, o se gli alimenti transgenici si etichettano, si “controllano” o si perfezionano, ai fini della perpetua e monolitica civilizzazione questo sarebbe il trucco più ingegnoso del sistema (2). La lotta è per la libertà di tutta la terra (e questa include gli animali umani) senza mendicare, né riformare, né chiedere niente alle autorità, semplicemente incendiando la domesticazione e vivendo i nostri istinti e capricci, come esseri unici, incontrollabili e imprevedibili. Se i danni materiali di un sabotaggio e poche righe di questo testo non sono sufficienti per distruggere la civilizzazione al meno lo siano per solidarizzare iconoclasticamente sempre con i ribelli!

SOLIDARIETA’ DIRETTA E MOLTA FORZA AL FRATELLO GABRIEL POMBO DA SILVA!
SOLIDARIETA’ E SALUTI A MARCO CAMENISH PER IL SUO RECENTE SCIOPERO DELLA FAME!

UN SALUTO INSURREZIONALE E COMPLICE AGLI/ALLE AMICI/CHE DELLA TERRA/FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE!

GUERRA SOCIALE E VIVA L’ANARCHIA!

Frazione Anti civilizzazione
del Fronte di Liberazione della Terra
Affini con la Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

fonte

Note:
1- Zea perennis o Teocintle è una specie silvestre di mais c in alcune aree del Messico, è visto dai produttori di mais come un’erba nociva.
2- Si riferisce al testo di Theodore Kaczinsky, il trucco più ingegnoso del sistema.

Buenos Aires, Argentina: Rivendicazione dell’attacco incendiario ad auto di lusso ed ad una camionetta dell’ambasciata italiana

I difensori dell’ordine e i sostenitori del sistema hanno dato un nuovo colpo contro i/le compagn* anarchici/che in Italia, l’ennesima operazione repressiva, con una serie di raid che mirano a porre fine alle pratiche ribelli degli/delle insort* che continuano a estendersi in tutto il mondo per un’idea di libertà che sono benvenute per gli/le altr* compagn*, con la particolarità della lotta che si svolge in ogni area.

Essa è riuscita a coordinare una linea d’azione che sta dando buoni frutti per noi che pensiamo che niente è meglio che passare all’azione e attaccare in molteplici modi l’autorità che si impone  in ogni angolo del pianeta.

E’ valida la critica che si può fare sull’efficacia dei nostri colpi contro lo Stato e il Capitale mondiale, però sempre tenendo presente come obiettivo l’estensione dell’insurrezione non solo nell’aumento della forza di cui disponiamo, ma anche dell’agilità e  della costanza con cui alimentiamo insperati fuochi di resistenza prima dell’avanzare della dominazione in tutte le sue forme .
Ci assumiamo la responsabilità per aver generato il caos e la distruzione nella città di Buenos Aires, per aver bruciato le auto in Recoleta il 25 e 26 di Agosto.

Il 2 settembre alle 2, abbiamo bruciato una camionetta dell’ambasciata italiana davanti alla sua fortezza.

Amic* della Terra / Federazione Anarchica Informale

spagnolo