Bogotá, Colombia: Azione di solidarietà con occupanti sfrattati

Nessuna speculazione urbana in più – Niente più case rovinate e vuote

Venerdì 5 Ottobre 2012, in una giornata di solidarietà con gli occupanti sfrattati a Bogotá, circa 25 persone si sono riunite dalle 12:00 alle 02:30 di fronte a un edificio residenziale occupato all’angolo tra la 47° e la 7° strada, al fine di denunciare pubblicamente la situazione abitativa spaventosa in Colombia e per sostenere di fatto più di venti persone già sfrattate dalle loro case in altre località.

Lo stesso giorno, i detenuti che sono organizzati nella Croce Nera Anarchica–Dall’Interno (CNA-Desde Adentro, da una prigione di Bogotà) hanno dichiarato la loro solidarietà con gli occupanti sulla 47° strada.

Domenica 30 Settembre un gruppo di cinque famiglie avevano occupato l’edificio di cui sopra, che sia stato abbandonato per un decennio, e sono ora minacciati di sfratto. Tra loro ci sono sei bambini e una donna con più di 80 anni.

Nonostante la presenza di forze della polizia nazionale, che custodivano il locale 24 ore al giorno, impedendo l’ingresso e l’uscita libera ai nuovi veramente legittimi residenti, e nonostante le pressioni da parte del proprietario “legale” speculativo, che di recente aveva sigillato le porte, l’attività si è svolta in un clima di gioia e di fraternità, che abbia riunito le famiglie degli occupanti con studenti, giovani, insegnanti, lavoratori ed altri.

L’intervento è stato chiamato dal gruppo anarchico Bifurcación (precedentemente noto come Croce Nera Anarchica) e il gruppo libertario Vía Libre, ed è stato anche sostenuto dal Collettivo dell’Educazione Alternativa, la rivista Desde Abajo (“dal basso”) e il Gruppo Anarchico degli Studenti.

I manifestanti hanno scandito slogan come “Uno sfratto, un altra occupazione”, hanno distribuito centinaia di volantini e sventolato cartelli contro la speculazione immobiliare, a favore della lotta per un tetto dignitoso, e in difesa delle occupazioni, suscitando la simpatia dei passanti e degli autisti che hanno manifestato la loro spontanea adesione a questa lotta.

I manifestanti sono riusciti a raccogliere diversi chili di prodotti alimentari, coperte, pannolini ed altri oggetti utili per i residenti del palazzo. I partecipanti hanno rinnovato l’appello di solidarietà con gli occupanti, prendendo l’iniziativa per azioni future.

Fonti/altre foto: i, ii, iii, iv

Da Londra a Bogotá, Occupiamo il mondo!

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