Atene: Operazione repressiva contro il Centro Sociale e Culturale di Vyronas

Il 28 ottobre il sindaco di Vyronas (nordest di Atene), Nikos Chardalias, ha ordinato la chiusura del nuovo Centro sociale e culturale del quartiere. Da allora le forze di polizia municipale sorvegliano l’ area 24 ore su 24.

L’ iniziativa per la crezione del Centro è nata all’ inizio di ottobre allo scopo di trasformare lo spazio abbandonato “Labidona” situato nel parco di Agia Triada e che in passato funzionava come caffetteria comunale, in uno spazio sociale di solidarietà, di libera espressione e creatività. Durante questo mese, si sono realizzati vari progetti, come laboratori di arte per ragazzi, cucina collettiva, concerti e dibattiti.

http://www.youtube.com/watch?v=kpmhied-7y4&

È ovvio che le autorità locali non vogliono che lo spazio di “Labidona” continui ad essere uno spazio libero utile per le necessità degli abitanti del quartiere. Al contrario, il sindaco e la sua cricca cercano di privatizzarlo, a fini di lucro per loro e gli impresari che ci metteranno le mani sopra.

La assemblea del Centro sociale e culturale di Vyronas richiamano alla solidarietà e hanno indetto un intervento al municipio, per la giornata di oggi, lunedì 31 ottobre, alle 15.00.

Grecia, 28 Ottobre

Doveva essere un giorno di propaganda nazionalista, con parate militari nel territorio greco (una tradizione della passata dittatura militare” per celebrare la “giornata nazionale”, ma le cose sono andate un po’ differentemente. A Salonicco, il presidente greco della democrazia è stato costretto a lasciare la parate militare sotto la contestazione costante di centinaia di persone – la parata è stata poi cancellata. A Patrasso ed Eraklion, i politici locali sono stati coperti di uova e insulti.

Nella città del nord Xanthi, gli studenti locali hanno abbandonato la parata, scegliendo piuttosto di protestare nelle strade della città:

… e nella piccola città della Grecia centrale Trikala, un locale deputato del PASOK, mentre veniva insultato da centinaia di persone, è stato picchiato da un dimostrante arrabbiato.

Ci sono notizie di successivi scontri a Agrinio, Pyrgos, Mitilene e molte altre città greche. È la prima volta che le parate militari vengono cancellate a causa della rabbia popolare.

tradotto da Cenere —fonte


Diciamo “NO” alle parate!

Bruxelles, Belgio: Manifestazione di solidarietà con i compagni di Lotta Rivoluzionaria

Grecia: Il processo contro “Lotta Rivoluzionaria” —25 Ottobre 2011

Il processo agli otto presunti membri del gruppo anarchico “Lotta Rivoluzionaria”, è iniziato ieri davanti alla Speciale Corte Penale d’Appello riunita dentro le mura della prigione di Koridallos vicino Atene. In principio a causa dell’inizio del processo il 5 Ottobre, esso era stato rinviato per permettere ad uno degli accusati, Kostas Katsenos, consegnatosi alle autorità all’inizio del mese, di preparare la sua apparizione.

Kostas Katsenos è l’unico degli otto accusati attualmente in custodia, i tre accusati principali (quelli che hanno rivendicato l’appartenenza a “Lotta Rivoluzionaria”) – Nikos Maziotis, sua moglia Panayota “Pola” Roupa, e Kostas Gournas, sono stati recentemente rilasciati su libertà condizionale a causa della fine dei 18 mesi di detenzione pre-processo. Tutti gli accusati hanno rifiutato di testimoniare davanti alla corte speciali dei tre giudici. Nikos Maziotis ha letto un testo in aula, dove ha sottolineato che il processo è politico e dovrebbe giudicare i politici, i banchieri e il capitale, che sono la causa della privazione sociale. “Lotta Rivoluzionaria” è un’organizzazione politica più rilevante che mai, ha affermato Nikos Maziotis.

Gli accusati affrontano pesanti pene fino all’ergastolo. Il processo riprenderà il 1 Novembre e dovrebbe durare almeno fino alla fine di Dicembre. Quindici persone si sono riunite martedi pomeriggio all’ambasciata greca a Bruxelles per dimostrare la propria solidarietà agli accusati di “Lotta Rivoluzionaria”.
tradotto da Cenere

fonti in inglese, francese

Atene, 24 Ottobre: Secondo giorno del processo contro l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria

Pesanti accuse contro il sistema capitalistico economico-sociale e il sistema cittadino di potere, lo stato e i suoi meccanismi persecutori sono state formulate dai membri di Lotta Rivoluzionaria al primo (sostanziale) giorno del loro processo, quando il presidente ha dato loro la parola al fine di dire qualcosa di breve riguardo le accuse. Le loro dichiarazioni sono state tutt’altro che brevi. Per circa un’ora, Nikos Maziotis, Pola Roupa e Kostas Gournas (li nominiamo nell’ordine in cui sono stati menzionati nel processo e per quando hanno parlato all’udienza) hanno rispedito le accuse contro il sistema e hanno difeso le proprie scelte politiche, trasformando l’aula del tribunale del terrore in uno svolgimento delle loro opinioni.

“Se verrà provata l’innocenza di qualcuno, siate certi che lo grideremo a voce alta”, è stato l’unico commento fatto dal presidente N. Davros, dopo la fine delle dichiarazioni di tutti gli accusati. Una classica posizione di un giudice con esperienza, che può vedere che il sistema che serve (intendiamo anche il sistema giuridico) è sotto accusa e la sua posizione (e anche la sua disposizione) non gli permette di discuterne. Il corso del processo dimostrerà, se il presidente cercherà di imitare Margaritis, che nel processo alla 17 Novembre faceva costantemente interventi ideologici e politici, o se si limiterà alle procedure formali. Nel primo attacco ideologico-politico ai membri di Lotta Rivoluzionaria, in ogni caso, Mr Davros si è limitato a commenti timidi e sostanzialmente apologetici.

Prima, il procuratore A. Liogas aveva presentato brevemente il “pacco” di accuse, evitando ogni “colorazione” personale. Comunque, d’ora in poi l’arsenale penale del potere cittadino è stato rafforzato ed esso stesso si è caricato politicamente ed ideologicamente. Infatti, per la prima volta dopo i grandi processi politici della 17 Novembre e ELA (Lotta Popolare Rivoluzionaria), nel periodo dove le organizzazioni di violenza rivoluzionaria armata erano presentate come “gruppi criminali” e le loro conseguenze giuridiche non avevano contenuto politiche, ma erano caratterizzate dalla completa sottovalutazione sociale e politica (presentavano le cose come se stessero giudicando dei mafiosi, individui della “comune giustizia penale”), nella giustizia penale il significato di “terrorismo” e “organizzazione terrorista” è delineato, quindi il caso diventa subito politico, visto che il significato di “terrorismo” ha per definizione un contenuto politico.

Come davvero correttamente preciso da P. Roupa, la prima accusa attribuita a loro, che consiste nell’aver creato un’organizzazione terrorista e aver mirato al rovesciamento dell’ordine per come lo conosciamo, costituisce la migliore spiegazione sul fatto che stiamo affrontando un processo politico, che gli accusati sono soggetti politici e che hanno obiettivi politici. Non capirete ciò, comunque, ha continuato P. Roupa, perché se lo capiste, sarebbe come ammettere che ci sono persone che supportano e lottano per un diverso tipo di organizzazione sociale. Comunque, l’insieme del sistema capitalistico viene presentato come la fine della Storia e i suoi teorici, come Robert Malthus e Adam Smith, che hanno sostenuto l’impossibilità che esista ogni altro sistema sociale ed economico oltre al capitalismo. L’intero sistema cerca di dimostrare che la povertà dei proletari è il loro fato e non un risultato di una transizione storica del sistema.

Le dichiarazioni di N. Maziotis, P. Roupa e K. Gournas sono basate su alcuni concetti fondamentali: Continue reading Atene, 24 Ottobre: Secondo giorno del processo contro l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria

Grecia: Espropriato un supermercato a Patrasso

Nella mattinata di giovedì 20 ottobre, un gruppo di circa 50 anarchici hanno espropriato un supermercato a patrasso. Il gruppo ha prelevato una grande quantità di alimenti e l’ ha distribuito immediatamente alla gente in un mercato di strada vicino al supermercato.

Di seguito il comunicato edl gruppo distribuito durante l’ azione:

Noi non siamo dei Robin Hoods o persone che hanno risolto i loro problemi e stanno facendo la rivoluzione, come ci descrivono i mass-media. Non abbiamo portato avanti questa azione perchè siamo i salvatori. Non vogliamo essere i salvatori di nessuno. Siamo semplicemente persone che capiscono che si prende visione della vita solo attraverso la lotta. Siamo persone che vivono vicino a te, e oggi abbiamo scelto di dimostrare un modo di uscita dalla miseria e ritrovare il nostro tempo e la nostra vita. Consideriamo questi gesti come azioni che si posizionano nel qui ed ora, con cuori e menti orientate verso un mondo di eguaglianza, solidarietà e di aiuto reciproco, un mondo di libertà individuale e collettiva.

Fonte: athens.indymedia.org

Anarco-insurrezionalisti pronti a uccidere – ESCLUSIVO!?!

Culmine pubblica integralmente l’ultima perla dell’idiozia mediatica nostrana. Viene spacciato per scoop il copia-incolla dell’ultimo comunicato della Federazione Anarchica Informale, in rete e tradotto in varie lingue da alcuni mesi.

Anarco-insurrezionalisti pronti ad uccidere“? Che paura!!!

Ma quando mai noi anarchici abbiamo ripudiato -quale metodo di lotta- la violenza rivoluzionaria individuale o collettiva!?!

L’ignoranza che trasuda da questo falso scoop si presenta da sé. Buona lettura…

* * *

fonte: scribacchino di merda, 21 ottobre 2011

“Gli anarco-insurrezionalisti (i Black bloc per antonomasia) che, in Italia, negli ultimi dieci anni hanno spedito un’infinità di pacchi bomba e sono sempre in prima linea negli scontri di piazza (da Genova a Roma alla Val di Susa, dove sono attesi domenica 23 ottobre), sarebbero pronti a uccidere. La nuova linea è annunciata all’interno di un importante documento programmatico diffuso recentemente su Internet sui siti d’area più duri come Informa-azione e Culmine.

Nel documento si legge: «L’azione diretta distruttiva può andare dal lancio di una molotov all’assassinio, senza alcuna gerarchia di importanza, ogni gruppo o individuo deciderà come meglio vorrà, nel rispetto della propria etica rivoluzionaria che sicuramente mai dovrà acconsentire a colpire nel mucchio».

Il proclama, che preoccupa non poco gli uomini del nostro Antiterrorismo, è firmato dalla Federazione anarchica informale (Fai) impegnata nel gettare le basi ideologiche del nascente Fronte rivoluzionario internazionale, una sorta di federazione di 35 sigle insurrezionaliste presenti in 9 paesi: Italia (12 gruppi), Grecia (dove imperversa la «Cospirazione delle cellule di fuoco») e Messico (8), Cile (2), Gran Bretagna, Olanda, Russia, Perù e Indonesia (1 a testa). Ma se uccidere non sembra essere più un tabù, i terroristi spiegano pure che gli attacchi non avverranno più solo attraverso i pacchi bomba o altri singoli attentati. Infatti nel lungo testo si legge: «Noi della Fai italiana continuiamo a percorrere tutte le strade che possano affluire nel fiume rivoluzionario. Scontri di piazza, lotte popolari, progetti di lotta radicale più circoscritti contribuiscono tutti a dar nuova linfa alle nostre pratiche d’attacco». Continue reading Anarco-insurrezionalisti pronti a uccidere – ESCLUSIVO!?!

Heraklion, Creta: Occupazione di “TV Creta“ e “Kriti TV” durante il telegiornale principale della sera

Martedì, 4 Ottobre (un giorno prima dello sciopero generale precedente), l’iniziativa degli studenti della scuola secondaria/università-lavoratori-disoccupati di Heraklion sull’isola di Creta,hanno occupato gli studi di due canali televisivi locali e sono intervenuti durante il telegiornale principale della sera, in vista delle mobilitazioni per lo sciopero nazionale. Il primo video contiene i sottotitoli in inglese (assicurarsi di attivare il pulsante cc).

fonte

Grecia, 20 Ottobre: Aggiornamenti costanti

Seconda giornata di sciopero generale nazionale

21,30 GMT +2 Almeno 10 squadre della polizia hanno inseguito la gente in piazza Exarchia, Solomou e via Stournari,hanno sparato gas lacrimogeni e occupato la piazza. Poliziotti armati hanno anche isolato l’intero quartiere.

Come previsto, la nuova legge finanziaria è stata ratificata.

20,50 GMT +2 La sessione parlamentare è continuata indisturbata. L’intera area di Syntagma è stata completamente evacuata dalla polizia anti-sommossa, con il ritorno alla normalità del traffico stradale.

Il numero totale di manifestanti fermati / arrestati e feriti è ancora da verificare (ma il rapporto dei media alternativi parla finora di quasi 150 arresti).

20,15 GMT+2 Molte persone sono circondate dalla polizia e intrappolati all’interno della stazione della metropolitana di Acropoli. Detenzioni di massa sono segnalatie sul posto. I poliziotti hanno circondato la fermata della metropolitana di Omonia e hanno appena attaccato le persone all’interno della metropolitana.

19,20 GMT+2 Dopo il raid della polizia a Monastiraki, le persone sono fuggite all’interno della stazione della metropolitana ed hanno bloccato le porte, al fine di proteggersi dalla furia della polizia. La polizia ed i persecutori hanno ordinato lo sgombero della stazione della metropolitana.

I poliziotti hanno attaccato i manifestanti vicino alle porte della stazione della metropolitana dell’Acropoli  dove sono stati segnalati tre fermi, tutti e tre sono riusciti a scappare grazie alla forte presenza di persone sul posto.

I poliziotti sono ora a caccia di gente per le strade nella vicina zona di Thissio.

18,40 GMT+2 Un’uomo di 53 anni che partecipava alla dimostrazione di oggi ad Atene, è deceduto. Continue reading Grecia, 20 Ottobre: Aggiornamenti costanti

Grecia, 19 Ottobre: Aggiornamenti costanti

Primo giorno dello sciopero generale nazionale

20.20 GMT+2 Il quartier generale della polizia ha appena annunciato che ci sono 28 fermati, 5 arrestati e 25 poliziotti feriti in ospedale, ad Atene.

19.20 GMT+2 Le persone iniziano a raccogliersi fuori il quartier generale della polizia di Atene in Alexandras Avenue, al fine di chiedere il rilascio immediato di tutti i fermati.Sono necessarie più persone sul posto. Il numero totale di fermi e / o arresti della giornata sono da confermare in seguito.

In piazza Monastiraki i poliziotti hanno lanciato lacrimogeni sui manifestanti, così come all’interno della stazione della metropolitana.

19.00 GMT+2 Sono segnalati scontri nella zona di Monastiraki.

Il quartiere di Exarchia è tenuto completamente sotto occupazione da parte della polizia, con molte persone picchiate e anche fermate dai poliziotti in divisa e in borghese.

18.30 GMT+2 Massiccio raid della polizia a piazza Exarchia. I poliziotti sono a caccia di gente per le strade.

18.15 GMT+2 Nella sola Atene almeno 15 fermati e 12 arresti sono stati confermati.

Scontri in corso in Stournari Street a Exarchia.

18.00 GMT+2 A Salonicco molti manifestanti sono rimasti alla Camera del Lavoro per protestare contro la dura repressione e per chiedere la liberazione immediata di tutti i fermati. C’è in atto un’assemblea di quasi 80 persone.

Piazza Syntagma è stata evacuata dalla polizia che non ha esitato all’inizio ad attaccare platealmente anche gli scioperanti anziani (ci’è stato un costante ed urgente bisogno di aiuto medico nella piazza). Inoltre, numerose unità di poliziotti in motocicletta alle Colonne di Zeus Olimpico (Olympieion) hanno bloccato la gente che se ne andava.

In precedenza una folla variegata ha attaccato la Banca Nazionale di Grecia,devastando l’interno.

Si deve notare che i sindacati di base,i blocchi degli anarchici / antiautoritari ,i blocchi delle assemblee di quartiere, le associazioni studentesche sono stati anche oggi tra i manifestanti . Domani, 20 ottobre,le mobilitazioni per lo sciopero in tutta la Grecia raggiungeranno il loro picco contro la votazione del nuovo multi-progetto di legge finanziaria imposto dal governo e dalla troika. Continue reading Grecia, 19 Ottobre: Aggiornamenti costanti

Da Creta a Kavala, azioni dirette diffondono la lotta dei lavoratori

ALZATEVI: Il messaggio della collettività di “Democrazia Diretta Ovunque” di Kavala per tutta la società per il 15 Ottobre, giornata di mobilitazione globale dei cittadini

Isola di Creta: L’assemblea generale dei lavoratori, presso l’Unità periferica di Rethymnon, ha deciso di occupare l’edificio della regione (ex Prefettura) il 18 ottobre, per coordinare le loro azioni con i dipendenti delle regioni di tutto il paese.

Vyronas, Atene: La mattina di Giovedi 18 ottobre le filiali di Eurobank, Agrotiki Bank, Proton Bank, Hellenic Postbank e di Millennium Bank che si trovano in Kolokotroni Street, sono state “rifatte” da un gruppo di anarchici che hanno gettato della vernice colorata sulle facciate, insegne e bancomat. Nella loro rivendicazione di responsabilità, uno dei messaggi che il gruppo anarchico ha rilasciato è: “… alla vigilia di uno sciopero generale di 48 ore abbiamo scelto di attaccare le filiali degli strozzini locali, dando così una risposta semplice e comprensibile agli oppressori della nostra vita”.

Kavala, nel nord della Grecia: I locali della Camera del Lavoro sono sotto occupazione dal pomeriggio del 18 ottobre. Gli occupanti hanno pubblicato un annuncio in cui chiedono le dimissioni immediate della leadership dei due sindacati generali GSSE e ADEDY, e fà un’invito aperto a tutti i lavoratori e disoccupati di organizzare assemblee generali “dal basso”. Un’assemblea generale dei lavoratori si terrà Mercoledì dopo la fine della dimostrazione, mentre la costruzione del Centro di lavoro servirà come un contro-centro informazioni in cui anche proiezioni e cucine collettive si terranno durante i due giorni dello sciopero generale.

L’organizzazione dei trasporti urbani di Atene ha ricevuto un’ordine dalla polizia in vista dello sciopero generale di 48 ore

Proprio oggi, 18 Ottobre, l’Organizzazione dei trasporti urbani di Atene (OASA) ha comunicato ai passeggeri che alla sua amministrazione è stato ordinato dalla polizia di chiudere tutti gli ingressi alle stazioni della metropolitana di Syntagma e Evangelismos durante i due giorni dello sciopero generale (ottobre 19-20).

E ‘ovvio che lo Stato greco stà cercando di sabotare,con questa misura spregevole, le mobilitazioni per lo sciopero vietando un facile accesso al centro della città. Resta da vedere se i lavoratori della metropolitana di fatto disobbediranno ai poliziotti e apriranno alla gente le stazioni della metropolitana.

Contra Info pubblicherà aggiornamenti in tempo reale durante lo sciopero generale di 48 ore in Grecia.

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Barcellona: Azione di solidarietà con gli incarcerati di Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Barcellona, 17 Ottobre 2011

Nel corso di quest’anno ci sono stati diversi attacchi incendiari mirati finora su auto di lusso a Sant Roc, quartiere povero di Badalona (Barcellona), alcuni nascosti dalla stampa, altri no.

Nello specifico, la mattina del 7-8 Febbraio abbiamo bruciato due veicoli, il 19 Luglio alle 3.21 altri due, e il 7 Settembre un’altro. Noi rivendichiamo tutti gli atti e ce ne assumiamo la responsabilità. Il motivo e il contesto è chiaro: chiediamo la liberazione immediata e incondizionata dei membri incarcerati di Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Da qui a Nafplion e Koridallos.

Lotta sovversiva

Indonesia: Libertà per Tukijo e i 3 ribelli di Yogyakarta

7 Ottobre, 2011. Alle 2 del mattino, lo sportello bancomat della Bank Rakyat Indonesia (BRI) di Sleman, Yogyakarta, viene dato alle fiamme. Il fuoco provoca un’esplosione che distrugge i locali. Il sabotaggio è solo un’ulteriore esempio di resistenza in un paese che sta’ distruggendo i suoi alberi, le montagne e le coste a fini di lucro, mentre sta’ opprimendo il suo popolo.

Ora 3 persone sono state arrestate. Sono tutti accusati di essere coinvolti nel danneggiamento della banca. Noi non siamo interessati a scoprire se i prigionieri sono “colpevoli” o no, né la portata del loro “crimine”. Lasceremo tale speculazione agli inquisitori ed ai loro dipendenti della stampa. Non abbiamo bisogno di conoscere i dettagli di tutta la situazione per sapere che fino a quando lo stato e le banche si arricchiranno dallo sfruttamento, ci saranno sempre coloro che vanno contro il loro potere e si rifiutano di collaborare. È sufficiente che queste persone siano in carcere per desiderare, che non solo la loro prigione, ma ogni carcere cessi di esistere. “Il crimine” è la mancanza di cibo sul tavolo e i padroni che fanno la parte del leone. “Il crimine” è disboscare le foreste e le compagnie minerarie che picchiano e uccidono chi gli pare con l’aiuto della polizia. La libertà è contrattaccare e riscattare la tua vita dall’oppressione.

Quello che sappiamo è che l’Indonesia è un regime che è appoggiato dai capitalisti e militaristi occidentali. Si tratta di una nazione che tortura e massacra l’opposizione, come ogni stato dove è possibile farla franca .

Kulon Progo è una zona agricola vicino Yogyakarta dove nel 2005, l’impresa mineraria Jogja Magasa Miniere e l’industria metallurgica Indomines volevano prendere la terra per le loro industrie. I contadini non hanno dato la loro terra a queste società industriali perché non volevano che la natura fosse da loro distrutta . Molte volte i contadini hanno cercato di risolvere questo senza scontri, ma non sta’ funzionando. Ora sono pronti a difendere le loro vite.

Tutto è cominciato quando la società ha pagato 300 persone per distruggere le case degli agricoltori e tutte le piante.

Questo ha fatto arrabbiare tutti gli agricoltori  e molte altre persone. La dignità umana e la natura vengono colonizzate solo per i soldi, senza che ci sia mai alcun aiuto per la sopravvivenza dei contadini. La polizia ha pure protetto le persone che stavano attaccando i contadini perché la società ha corrotto la polizia. Una storia tipica.

Tukijo era un contadino che è stato arrestato e imprigionato solo perché era la voce nelle manifestazioni contro questa situazione. Le persone in Indonesia hanno fatto molte attività riguardo a questo argomento: manifestazioni, articoli, filmati, graffiti e danneggiamenti materiali contro queste società del profitto.

I contadini e la gente di Kulon Progo, Pandang Raya, West Papua, Bima e altrove, fanno appello per una solidarietà e complicita’ internazionale  nella loro lotta a fianco degli anarchici e degli anti-capitalisti, che sono tutti contro il terrore violento dei padroni indonesiani, dei sicari assassini  e dei sostenitori delle aziende. Non lasciamoli lottare da soli!

In conformità con i desideri degli agricoltori, chiediamo che la terra sia restituita agli agricoltori e la libertà per i nostri amici che sono in prigione a causa di questo.

Lo Stato-le corporazioni-i militari-la polizia sono i terroristi!

Libertà per Tukijo e coloro che sono accusati di aver attaccato
il bancomat della banca BRI!

Alcuni anarchici in solidarietà
fonte: 325.nostate.net

Lo Stato greco tenta di rompere (anche) lo sciopero degli operai comunali

I lavoratori comunali (POE-OTA) stanno protestando contro i tagli dei salari e le modalità per la sospensione del personale (che porta al licenziamento di massa). Ora hanno chiamato 48 ore di scioperi ripetuti da Sabato 15/10 a Giovedì 20/10 (almeno).

Il 14 Ottobre ad Atene, il procuratore generale Eleni Raikou ha emesso un comunicato contro lo sciopero dei lavoratori comunali e l’ordine di riaprire la discarica di Fyli, in Attica. Eleni Raikou, in collaborazione con i ministri degli Affari Interni Kastanidis e della Salute Loverdos, ha dichiarato che lo sciopero mette a rischio la salute pubblica in quanto i lavoratori si rifiutano di raccogliere la spazzatura oltre ad aver occupato la discarica di Fyli e i depositi in vari comuni, dove i veicoli per la raccolta dei rifiuti sono parcheggiati.

Inoltre, il procuratore ha ordinato che la discarica deve essere riaperta da parte della polizia e ha deciso di cercare le persone “colpevoli” di mettere a rischio la salute pubblica. Ma anche la Federazione delle Associazioni dei Medici Ospedalieri ha rilasciato il seguente annuncio: “Il signor Loverdos [ministro per la Salute e la Solidarietà Sociale!] si rammenta della sanità pubblica solo quando provocato da immigrati e lavoratori. In tutti gli altri casi, non gli importa nulla se le catene straniere dei grandi magazzini commerciano prodotti contaminati, o se intere famiglie sono disoccupate e il loro solo pensiero é il suicidio indolore. Non permetteremo che il governo distrugga migliaia di lavoratori comunali nelle camere a gas della disoccupazione. Sosterremo i lavoratori con vigore e coerenza”.

La sera stessa autobus della polizia anti-sommossa sono stati visti nei pressi della discarica mentre i lavoratori dei municipi occupati e i solidarizzanti hanno dato fuoco alle barricate di fronte al cancello principale della discarica. Sempre più persone sono andate sul posto durante la notte per sostenere gli scioperanti, e sono riusciti a scongiurare la minaccia della polizia. Il governo ha già fatto contratti con aziende private per raccogliere la spazzatura, a partire dal centro di Atene, e cio’ implica che i lavoratori comunali che sono in sciopero saranno licenziati.

IL TERRORISMO DI STATO NON PASSERÀ!

fonti: occupiedlondon, athens.indymedia

Atene: Il sindacato della Società Elettrica Pubblica ha occupato l’edificio da dove è stata emanata la nuova tassa di proprietà, oltre ad occupazioni e scioperi selvaggi sparsi in tutto il paese

La sera del 12 Ottobre il GENOP (il sindacato della DEI–Società Elettrica Pubblica) ha occupato l’edificio ad Atene da cui vengono emesse le bollette. La mossa è stata una protesta contro la nuova tassa di proprietà che è stata imposta. Centinaia di persone in solidarietà si sono raccolte sul luogo (viale Pireaus 247, vicino Tavros). Il ministro dello Sviluppo (Papakonstantinou, ex ministro delle Finanze) ha richiesto l’intervento del procuratore generale per fare in modo che l’occupazione finisca.

Nel frattempo, l’occupazione di ministeri e di altri edifici pubblici si stà diffondendo selvaggiamente in vista dello sciopero generale di 48 ore (Mercoledì, 19 Ottobre, e Giovedì, 20 Ottobre). Per quanto riguarda gli altri scioperi:

– Non c’erano mezzi pubblici ad Atene Giovedì 13/10 e Venerdì 14/10, visto che tutti i lavoratori (tranne che per la ferrovia suburbana) erano chiamati ad uno sciopero di 48 ore.

– Anche i tassisti hanno indetto uno sciopero per Venerdì 14/10, e si preparano per mobilitazioni future.

– Tutti i lavoratori dei mass-media pubblici sono stati chiamati ad uno sciopero di 48 ore dal 13 fino al 15 Ottobre.

– I due maggiori sindacati (il GSEE per il settore privato e l’ADEDY per il settore pubblico) hanno indetto uno sciopero generale per Mercoledì, 19 Ottobre, e Giovedì, 20 Ottobre.

– I musei e i siti archeologici saranno chiusi Mercoledì e Giovedì a causa dello sciopero generale.

– Gli insegnanti della scuola attueranno uno sciopero di 48 ore la prossima settimana (Mercoledì e Giovedì) e successivamente altri 5 giorni di sciopero a seguire.

– Gli avvocati si astengono dal loro dovere dal 13 fino al 19 Ottobre.

– I lavoratori delle dogane hanno indetto 10 giorni di sciopero (14-24 Ottobre).

– Anche i lavoratori delle prefetture locali e dei porti sono in sciopero. Tutte i porti saranno chiusi tra il 17 e il 19 Ottobre.

– I lavoratori degli uffici delle imposte scioperano tra il 17 e il 20 Ottobre.

– I lavoratori del ministero delle Finanze hanno dichiarato 10 giorni di sciopero, dal 17-27 Ottobre.

– I lavoratori delle banche scioperano il 18-19 Ottobre.

fonti: occupiedlondon, athens.indymedia

Atene: Simos Seisidis assolto ancora una volta – Il sistema giuridico continua i suoi giochi revanscisti contro gli anarchici

Giovedì, 13 Ottobre 2011

Il processo agli anarchici Simos Seisidis e Aris Seirinidis si è concluso ad Atene, Mercoledì 11 Ottobre.

Secondo la sentenza Simos Seisidis è stato assolto dall’accusa di “tentato omicidio” contro lo stesso poliziotto che gli ha sparato alla gamba e che ha comportato la sua amputazione. Seisidis è stato solo condannato per il possesso di una pistola,condanna a 18 mesi che comunque e’ particolarmente elevata per questo tipo di reato.

Allo stesso modo, il suo co-imputato e anarchico Aris Seirinidis è stato condannato per “disobbedienza” piuttosto che “resistenza contro le autorità” (un reato minore) ed è stato ugualmente condannato per possesso di pistola, con una condanna complessiva di 18 mesi, ed una cauzione.

Simos Seisidis rimarrà in carcere in attesa di un quarto processo (!). Questo è il quarto caso intentato contro Simos mentre è gia’ stato assolto nei precedenti tre. Aris Seirinidis è già libero.

fonte: www.occupiedlondon.org

Atene: Rivendicati 6 incendi di bancomat
(azione dedicata al compagno anarchico Simos Seisidis)

Zografou, Atene: Un nuovo spazio sociale autogestito apre le porte

Dopo due anni e mezzo di attività nel quartiere, l’ Assemblea Autonoma di Zografou apre un nuovo spazio autogestito, il “Berdes” (tenda). L’apertura di questo spazio è qualcosa che va’ oltre la semplice necessità di avere un rifugio per le nostre assemblee, è una chiamata all’apertura. E ‘un invito ad incontrarsi, discutere e creare una comunità. Per condividere i valori e le pratiche di solidarietà, partecipazione, libertà di espressione e di auto-organizzazione. Vogliamo scoprire le nostre esigenze comuni e condividere le nostre esperienze comuni e attraverso questa comunicazione dare risposte collettive ai nostri problemi collettivi.

Programmazione delle giornate

Venerdì 14 Ottobre alle ore 17.00: Apertura e notte per scoprire lo spazio.

Sabato 15 ottobre: Bar-caffetteria autogestita e una libreria / biblioteca dalle ore 19.00. Seguira’ lo spettacolo teatrale “In alto mare” di Slawomir Mrozek, con il gruppo teatrale Buffonata.

Domenica 16 ottobre alle ore 18.00: Presentazione del libro “Orizzontalità: Voci del Potere Popolare in Argentina” e dibattito sulle lotte locali e l’auto-organizzazione nei quartieri.

fonte: syneleysizografou

Atene: Nessuno da solo di fronte alla crisi!

Venerdì, 14 Ottobre, alle ore 20.00: assemblea popolare in piazza Merkouri

Sabato, 15 Ottobre, alle ore 15.00: cucina collettiva allo squat PIKPA (vie Timodimou e Antoniadou, “Petrina”, Ano Petralona)

Martedì, 18 Ottobre, alle ore 19.00: manifestazione nel quartiere (ci incontriamo fuori la stazione della metropolitana di Petralona, dal lato della strada pedonale di Kato Petralona)

Mercoledì, 19 Ottobre, alle ore 08.00: azione di sostegno allo sciopero generale nel nostro quartiere / alle ore 10.30: marcia dal quartiere verso il luogo dello sciopero (ci incontriamo fuori la stazione della metropolitana di Petralona, dal lato della strada pedonale di Kato Petralona)

SCIOPERO GENERALE PERMANENTE
PER IL ROVESCIAMENTO TOTALE

Assemblea popolare dei cittadini di Petralona, Koukaki, Thissio
Contatto telefonico: +30 69 72 75 16 20

fonte

Lo sciopero della prossima settimana in Grecia è stato esteso a 48 ore, i due maggiori sindacati (il GSEE per il settore privato e l’ADEDY per il settore pubblico) hanno indetto uno sciopero generale per Mercoledì, 19 Ottobre, e Giovedì, 20 Ottobre.

Atene: Rivendicazione per la serie di attacchi incendiari agli sportelli bancomat del 7 Ottobre

Nelle prime ore di Venerdì 7/10 abbiamo distrutto 6 sportelli bancomat a:
– piazza Kannigos, banca Pireus
– quartiere di Vironas, ProBank
– quartiere di Galatsi, banca Alpha
– quartiere di Kipseli, banca Alpha
– quartiere di Gizi, banca Agrotiki
– via Aiolou, banca Nazionale

Dedichiamo la nostra azione al compagno anarchico Simos Seisidis che è incarcerato nell’ospedale della prigione di Koridallos e è sotto processo dal 16/9. Simos era ricercato dal 2006 –ed aveva una taglia dal 2009 insieme ai compagni Marios Seisidis e Grigoris Tsironis comminatagli da Mihalis Chrisohoidis, della somma di 600.000 euro– per la rapina alla banca Nazionale di via Solonos, per la quale è stato assolto.

Simos, dopo non essersi fermato ad un controllo casuale avvenuto il 3 Maggio 2010 nella zona di Keramikos, è stato inseguito e colpito alla schiena dal poliziotto Panagiotis Bokos. Successivamente Bokos in collaborazione con il resto dei maiali che hanno partecipato all’arresto, ha picchiato il nostro compagno quando era già terra e ferito in modo serio.

Successivamente Simos è stato ricoverato presso l’ospedale macello di KAT sorvegliato da poliziotti sadici ben armati, che lo hanno provocato e hanno molestato la sua famiglia ogni volta che lo hanno visitato, comportandosi come carcerieri arroganti. Anche al momento dell’ amputazione della gamba i poliziotti non hanno esitato ad essere presenti in sala operatoria.

In una città dove i mercenari in uniforme che pattugliano e proteggono la plutocrazia e i suoi simboli, sono in continuo aumento, e che cercano di reprimere ogni reazione contro l’esistente, alcuni resisteranno sempre contro il totalitarismo moderno che vogliono imporre alla nostra vita.

LIBERTÀ per l’anarchico Simos Seisidis

SOLIDARIETÀ all’anarchico Aris Seirinidis, che viene processato per l’atteggiamento da compagno che teneva verso il suo amico peseguitato Simos

SOLIDARIETÀ ai 2 compagni ricercati Marios Seisidis, Grigoris Tsironis

LIBERTÀ a tutti i combattenti incarcerati

fonte: athens.indymedia / tradotto in inglese da: actforfreedomnow

Tirúa, Cile: Attacco incendiario contro un centro turistico

Noi, organi della Resistenza Territoriale Lafkenche del Coordinatore Arauco Malleco, dichiariamo, prima delle notizie nazionali e internazionali, quanto segue:

Kiñe: All’alba del 6 Ottobre abbiamo attaccato e distrutto la località turistica dell’uomo d’affari Pedro Durán Faundez, marito della governatrice di Arauco Flor Waisse, che si trova sulle rive del lago di Butako.

Epu: Denunciamo le relazioni politiche ed economiche tra imprenditori e operatori politici del governo nel nostro Wallmapu.

Küla: Chiediamo l’immediata liberazione dei nostri prigionieri politici mapuche e la fine immediata degli investimenti capitalistici nazionali e transnazionali nel nostro territorio (foreste, miniere, energia, ecc.).

Riaffermiamo il nostro impegno per il nostro popolo mapuche, in linea con la resistenza contro i nostri nemici.

Facciamo appello alle comunità di continuare a difendere i territori e continuare a resistere.

Con i nostri eroi Leftraru, Pelantaru, Lemún, Catrileo, Collío e altri, avanziamo verso la liberazione nazionale dei mapuche.

Organi di Resistenza Territoriale – Coordinatore Arauco Mapuche (ORT-CAM)

fonte

Immigrato dodicenne senza documenti arrestato perchè frugava trà i rifiuti

Il 5 ottobre, nel quartiere di Dafni ad Atene, il dodicenne Ali Mohammed Rasul è stato arrestato dalla polizia mentre frugava dentro un cestino per i rifiuti. È stato portato alla stazione della polizia locale e poi trasferito nel centro di detenzione minorile Amygdaleza a Thrakomakedones nel nord-ovest dell’Attica perchè senza documenti. Il dodicenne ha altri due fratelli minorenni e sua madre che soggiornano in città e vuole riunirsi a loro.

Quando abbiamo contattato il centro di detenzione in cui è detenuto e ci è stato detto che la madre con i suoi documenti in regola (che non ha) lo avrebbe potuto prendere. Se dovesse, tuttavia, cercare di visitare il centro senza i propri documenti, sarebbe anche lei arrestata per immigrazione clandestina. Inoltre, il giudice per i minori ha risposto che il dodicenne rimarrà in detenzione per un periodo che và da sei mesi fino ad un anno, presumibilmente per il suo stesso interesse e dove,a quanto si dice, gli sarà dato un’aiuto come minore, e dopo un anno riceverà un’ordine di espulsione.

È stato ripetuto che il bambino vuole tornare dalla sua famiglia e non desidera stare in nessun centro di detenzione del cosidetto Sistema Sociale Statale. Chiediamo l’interessamento e il sostegno dei compagni, così come un’aiuto legale, in modo che il ragazzo si riunisca alla sua famiglia.

Compagni, questa è una questione urgente. Recapito telefonico (così come per precedenti casi che riguardano i clandestini): +30 6949541712

Nessuna legge può essere cosi’forte da dividere una madre dal suo bambino.

Sappiamo che la sovvenzione UE per la detenzione degli immigrati è superiore alla moralità nella mente dei torturatori di Stato e degli sfruttatori; ora ciò è confermato per i figli minori.

Persone in solidarietà

fonti: athens.indymedia.org, occupied london

Scritto del compagno imprigionato Georgiadis Polykarpos sulla contro-informazione

Il testo che segue è un estratto della brochure ” Uno scritto di, e Intervista con il compagno Georgiadis Polykarpos “. La brochure contiene anche un’intervista che il combattente  Polykarpos Georgiadis,incarcerato dal 27 ottobre 2010, ha dato per ” Urla dalle celle del carcere ” il programma radiofonico della stazione radio auto-organizzata FM 98 (Atene). Esso include anche un testo scritto dal compagno – che abbiamo scelto di tradurre – in materia di contro-informazione, con riferimenti al movimento rivoluzionario e ai ruoli dei diversi mezzi impiegati.

I
Un vecchio adagio afferma che ‘la conoscenza è potere’. Infatti la conoscenza è intrecciata con tutti i livelli del potere: la conoscenza come potere, la conoscenza come autorità, ma anche la conoscenza come rivoluzione.I Pitagorici erano grandi ricercatori e adoratori della conoscenza, ma hanno mantenuto i risultati della loro ricerca all’interno della propria cerchia  d’élite  autoritaria.Qualsiasi Pitagorico che ha tentato di socializzare e diffondere la conoscenza era considerato un traditore e veniva presto pianificata la sua uccisione. I pitagorici si resero conto che la conoscenza puo’ costituire uno strumento di potere speciale: la gente deve rimanere vittima dell’ignoranza e della superstizione, al fine di rimanere immobile e facilmente manipolabile.
Dovevano essere esclusi da qualsiasi fonte di conoscenza e informazione. L’accesso a queste fonti è era riservato ad una stretta cerchia del clero.

Anche ad Atene nella sua ‘età dell’oro’, nota per la sua grande tolleranza,i filosofi pionieristici furono cacciati e i loro libri bruciati pubblicamente. Prendiamo il caso di Protagora, che metteva in dubbio l’esistenza di Dio (attraverso l’agnosticismo  piuttosto che il diretto Ateismo).
Anche nell’epoca pre-Gutenberg , il rogo dei libri è stato l’equivalente al rifiuto della conoscenza, un atto che è stato sfruttato al massimo dal cristianesimo medievale (il paolinismo per essere più precisi).

Milioni di libri scientifici e filosofici sono stati persi per sempre, specialmente i libri dei dissidenti (Epicuro,i cinici,i sofisti, ecc). Il Papale  “Index Librorum prohibitorum” (indice dei libri proibiti) contiene circa otto milioni di titoli di libri tra cui il lavoro di Cartesio , Kant, Keplero, Lubiana e molti altri.

Tuttavia, la rivoluzione borghese, identificando la libera circolazione delle merci con la libera circolazione delle idee, rilascio’ grandi forze di conoscenza libere dal controllo del clero. Lo scoppio delle forze produttive generate dal capitalismo sono state accompagnate da un’esplosione della conoscenza (e quindi un’esplosione d’informazione).
Tuttavia, mentre le conoscenze e le informazioni diventano più accessibili, la maggior parte delle conoscenze e delle informazioni si diffondono attraverso e per mezzo di istituzioni intermedie e manipolative: scuole, università, mass media, giornalismo semi-professionale del web, ecc.. Continue reading Scritto del compagno imprigionato Georgiadis Polykarpos sulla contro-informazione

Nuova manipolazione persecutoria da parte delle autorità greche contro Christos Stratigopoulos

Il 7 luglio 2011, qui nelle carceri di Larissa, dove sono detenuto e condannato per una rapina in banca, mi è stato notificato un nuovo mandato di detenzione per un’altra rapina in una banca a Cefalonia del luglio 2009.

Devo semplicemente ricordare che il tentativo delle autorità di perseguire penalmente me o Alfredo Bonanno riguardo questa rapina  risale esattamente al lontano mese di febbraio 2010, quando entrambi  eravamo tenuti in detenzione preventiva per la rapina della Banca del Pireo in Trikala.

Era chiaro sia a me che a Bonanno che la precisa orchestrazione da parte delle autorità inquirenti aveva lo scopo di creare delle condizioni negative , soprattutto in vista dell’imminente udienza per la richiesta di rilascio di Bonanno per gravi problemi di salute.

Infatti, nel febbraio 2010, la particolare manipolazione persecutoria fu’ incanalata in modo appropriato su tutti i mezzi di comunicazione , indicando il nome di Bonanno come autore di quel furto con me come suo complice.

Nonostante le palesi menzogne che furono pubblicate contro di noi, l’obiettivo delle autorità di persecuzione penale finalmente era stato raggiunto,ostacolare cioe’il rilascio di Bonanno per gravi motivi di salute.

Tutto è stato dimenticato in relazione a questo incidente del febbraio 2010, come se nulla fosse successo; e improvvisamente (dopo un anno e mezzo) mi è stato notificato qui a Larissa, come ho già detto, un mandato di detenzione con l’accusa per questa specifica rapina.

Dalla lettura del fascicolo, che è giunto nelle mie mani dopo un’avventura, divenne presto chiaro che questa è chiaramente una manipolazione repressiva da parte degli enti locali delle forze dell’ordine, molto probabilmente assistiti da altri apparati per sbarazzarsi del caso irrisolto della rapina in banca a Cefalonia, accusandomi chiaramente del fatto , dato che il loro tentativo di coinvolgere Bonanno, in questo caso è stato più che ridicolo.

In realta’ hanno ordinato, a mie spese, un’ulteriore detenzione preventiva che praticamente mi impedisce di ottenere  un permesso temporaneo ,di cui ho già diritto ai sensi del codice penale, dal momento che ho scontato più di 1/5 della mia condanna. E lo fanno assolutamente senza nessuna prova seria contro di me, avendo anche orchestrato un falso sostanziale delle presunte prove che naturalmente li ha tenuti occupati un’anno e mezzo intero. Questo spiega certamente il motivo per cui improvvisamente si sono di nuovo ricordati di me.

In ultima analisi è più che chiaro che il nuovo tentativo di associare me o Bonanno a questo caso specifico è basato esclusivamente sulla premessa da parte delle autorità di perseguimento penale che, una volta dimostrato di avere commesso una rapina in una banca a Trikala, noi si abbia sicuramente commesso di più, ma senza avere le prove necessarie contro di noi.

Diventa evidente come questa manipolazione perseutoria nei miei confronti sia destinata ad influenzare negativamente le condizioni in vista dello svolgimento del mio appello sul caso della rapina di Trikala del prossimo febbraio, ed hanno come obiettivo finale quello di tenermi in carcere per il più lungo tempo possibile.

Ho quindi bisogno di denunciare pubblicamente questi procedimenti fatti da parte delle autorità di perseguimento penale a spese mie e di Bonanno, perché in fondo – come evidenziato anche dalla breve storia dello svilupparsi del caso che ho citato sopra – la vera e unica ragione della nostra continua accusa è il fatto che entrambi siamo anarchici e rivoluzionari.

Christos Stratigopoulos
Ala dei lavoratori, carceri giudiziarie di Larissa [Dikastikes filakes Larissas], 41001 Larissa, Grecia

fonte: athens.indymedia.org (21 Settembre 2011)

Exarchia, Atene: Attacco incendiario contro una libreria fascista

Intorno alle 23.00 della notte di Venerdì 7 ottobre, c’è stato un’attacco incendiario contro il negozio di libri di proprietà del noto fascista Adonis Georgiadis, situato in via Solonos 114.

Una figura abietta, membro del parlamento, che rappresenta il partito politico di estrema destra LAOS, è uno dei pricipali responsabili perla continua propaganda di odio razziale e la promozione di idee fasciste nella società greca. È anche uno dei principali promotori dell’abolizione dell’asilo universitario e nella persecuzione e chiusura di mezzi liberi di contro-informazione, come Indymedia Athens.

Questo è stato il diciassettesimo attacco contro questo covo di fascisti ed ha causato gravi danni alle proprietà del piccolo Adolf.

fonte