Comunicato dei tre membri prigionieri di Lotta Rivoluzionaria riguardo agli attacchi alle ambasciate a Roma

In merito ai pacchi-bomba che sono stati inviati alle ambasciate di Cile e Svizzera a Roma il 23/12/2010, che hanno provocato il ferimento di due funzionari e la rivendicazione da parte della FAI informale – Cellula rivoluzionaria Lambros Fountas, dichiariamo quanto segue:

Come Lotta Rivoluzionaria abbiamo sempre scelto di compiere le nostre azioni con dei fini politici. Abbiamo sempre puntato contro status-quo, le istituzioni e chi le rappresenta e protegge. Abbiamo sempre organizzato le nostre azioni in questo modo, per evitare infortuni di persone che non sono i nostri bersagli politici, inoltre non abbiamo mai fatto azioni con il risultato di infortuni, ad esempio quello casuale di un ufficiale d’ambasciata, come è accaduto nel caso dei pacchi bomba. Continue reading Comunicato dei tre membri prigionieri di Lotta Rivoluzionaria riguardo agli attacchi alle ambasciate a Roma

LA RABBIA SALE! Sciopero Generale in Grecia

15 Dicembre: Sciopero nazionale. Tutta la Grecia per le strade. Un riassunto di ciò che accadde durante il giorno dello sciopero generale in tutta la Grecia.

Non c’è più nessun dubbio, incluso il più benintenzionato, che lo stato, in perfetta  cooperazione con tutti gli apparati che lo appoggiano, ha deciso di dichiarare guerra alla società. Hanno paura dell’evidente rabbia sociale, di come si è espressa fino adesso e come potrebbe esprimersi in futuro.

La funzione repressiva dello stato, espressa tramite il meccanismo assassino della polizia greca e non solo, ha già cominciato a estendere i suoi tentacoli, nel suo sforzo per diffondersi e soffocare qualunque relazione generale in futuro. Fascisti, segreti, leali sudditi,padroni di casa e altre scorie della società, si sono mobilitati per agire come una estensione naturale di questa formazione assassina.

E’ un fatto che dovrebbe preoccuparci tutti, è un fatto che accadeva, chiaro, adesso si stà sviluppando in un modo più massiccio, aperto, dichiarato e sfacciato. Stà succedendo davanti ai nostri occhi!

Atene:  In una Atene militarizzata, con migliaia di poliziotti di tutti i tipi sparsi per tutta la città.Dalla mattina tanta gente ha cominciato a radunarsi nei punti di concentrazione nel centro di Atene. Tutto il tratto del viale Patisiòn( quello che passa davanti all’istituto politecnico e il museo archeologico) dal campo di Marte fino a piazza Omonìa (15 minuti camminando) è pieno di gente, mentre pian piano si riempono anche i marciapiedi. A volte non ha senso parlare di cifre esatte, anche se dai primi calcoli si parla di 200000 persone, cifre paragonabili solo alla manifestazione del 5 Maggio. Continue reading LA RABBIA SALE! Sciopero Generale in Grecia

9 Dicembre: Chiamata internazionale di solidarietà da parte di tre prigionieri politici

CHIAMATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ

Compagni,

Siamo tre prigionieri politici, membri del gruppo armato Lotta Rivoluzionaria [Epanastatikos Agonas, E.A.], e vi inviamo i nostri saluti militanti dalle prigioni greche.

Siamo stati arrestati in aprile 2010 con altri tre compagni, anche loro accusati di partecipazione all’organizzazione. Da allora, siamo tenuti in detenzione pregiudiziale prima del processo [secondo la legge anti-terrorismo], aspettando di essere portati in giudizio per i primi mesi del 2011. Continue reading 9 Dicembre: Chiamata internazionale di solidarietà da parte di tre prigionieri politici

Mai lavoro la Domenica, parte II

Alcuni giorni fa, con il pretesto della crisi e di questi giorni festivi, il governatore della regione dell’Attica (Atene), Sgouros, noto scagnozzo del partito di governo PASOK e il presidente di E.S.A (Associasione Commerciale di Atene), hanno deciso illegalmente di tenere i negozi aperti le domeniche 12 e 19 dicembre (che significa lavorare altre due domeniche di dicembre, oltre all’ultima domenica, quando i negozi già saranno aperti). Decisione questa, che rientra in un piano più generale, di abolire i giorni liberi ed i diritti lavorativi, che i padroni -locali ed europei- cercano di imporre sistematicamente.

La reazione dei lavoratori è stata diretta. Continue reading Mai lavoro la Domenica, parte II

Edessa: Le condanne politiche dei giovani continuano

Stava camminando nel centro di Salonicco la notte del 6 dicembre 2009… È stato arrestato con l’accusa di organizzazione di gruppo criminale e di detenzione di bombe molotov. Il 13 dicembre 2010, a Edessa, ebbe un processo senza prove, con due poliziotti per  testimoni e fù condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione.

Chrisovalantis Pouziaritis è l’unico prigioniero dello stato preso il 6 dicembre 2009, il primo anniversario dell’uccisione di Alexandros Grigoropoulos. Era stato  accusato di avere partecipato e avere avuto il ruolo principale negli scontri della notte fuori dall’università di Salonicco, organizzazione di gruppo criminale, possesso e lancio di esplosivi con lo scopo di causare lesioni personali. L’accusa è stata sostenuta da due poliziotti della squadra antisommossa(MAT), senza alcuna prova oltre la descrizione e l’ipotesi, che lo hanno riconosciuto come “capo degli incapucciati” con l’argomento ridicolo che non indossava un cappuccio perché era il capo!… Continue reading Edessa: Le condanne politiche dei giovani continuano

11 Dicembre, Atene: Manifestazione anarchica in risposta alla “crisi”

Sabato, 11 dicembre, si sono verificati un concentramento ed una manifestazione, in vie centrali di Atene, organizzati dall’ ”Assemblea degli Anarchici”, in risposta alla crisi ed ai suoi effetti sulla società.

Circa 1000 manifestanti hanno marciato per le strade congelate di Atene, gridando slogan contro lo stato, i sindacati corrotti, i banchieri e la repressione dello stato. Inoltre, degli slogan sono stati scritti sui muri e sui bus, molti volantini sono stati gettati e centinaia di testi sono stati distribuiti ai passeggeri locali e immigrati, mentre molti di loro hanno applaudito ai manifestanti.

Le squadre antisommossa, presenti come di consueto, seguivano confusi, perché non sapevano l’esatto percorso della manif, ma nessun conflitto si è verificato. Quella era la prima manifestazione anarchica chiaramente sulla crisi e sulla precarietà sociale che il potere crea. La manifestazione successiva si svolgerà Mercoledì 15 dicembre, che un sciopero generale è stato annunciato.

Mai lavoro la Domenica

Dopo l’imposizione dell’orario flessibile, applicato con un ricatto di licenziamento alternativo,lo stato sta imponendo la schiavitù da lavoro anche la domenica e i festivi, con il pretesto della crisi. In primo luogo quasi tutte le regioni del territorio greco sono state nominate “zone turistiche”. A seguire, è stata concessa ai governatori delle regioni la facoltà di aprire le attività commerciali delle suddette “zone turistiche” anche la domenica. E ora il governatore della regione Attica (Atene), noto scagnozzo del partito al governo, PASOK, per un’altra volta ha la pretesa di aprire i negozi le Domeniche 12 e 19 Dicembre. Il suo obiettivo è l’eliminazione dei giorni festivi, l’estensione della schiavitù lavorativa a tutti i giorni e le ore e l’abolizione dei diritti sindacali.

Se non resistiamo, ci aspetta il peggio: passare il giorno intero nella giungla della schiavitù salariata, avendo come unica valvola di scarico il consumo dell’”immondizia”, materiale o meno, sottomessi agli appetiti degli impresari e integrati nei ripugnanti piani del Potere per il completamento della società del terrore. Per questo chiamiamo a sabotare in modo organizzato l’apertura dei negozi le Domeniche 12 e 19 Dicembre e tutte le Domeniche e i festivi in generale. Il diritto alla vita non è negoziabile. Lo sfruttamento e la schiavitù salariata esistono solo perchè lo permettono coloro che vi sono sottomessi, mentre si abbassano davanti al Potere, si comportano come vogliono i governanti: come consumatori. Continue reading Mai lavoro la Domenica

La cospirazione delle Cellule di Fuoco e il caso dei “pacchi-bomba”

“Cospirazione delle cellule di fuoco”

Gli anarchici arrestati, Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argiriou, hanno assunto la responsabilità per la spedizione dei pacchi incendiari a diverse istituzioni straniere e hanno riconosciuto la loro partecipazione alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Il comunicato in inglesequi.

Nello stesso tempo anche Haris Hadjimihelakis, prigioniero politico che è stato arrestato l’anno scorso, ha ammesso la sua partecipazione alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Il comunicato in inglese qui.

La Cospirazione delle Cellule di Fuoco ha diffuso un comunicato di 13 pagine, in cui si spiegano le azioni contro le istituzioni straniere con il metodo dei pacchi incendiari, e ha fatto un richiamo alla solidarietà internazionale.

Il processo per il caso della Cospirazione delle Cellule di fuoco è fissato per il 17 gennaio 2011. Sul banco degli imputati si troveranno i tre che hanno assunto la responsabilità per la loro partecipazione all’organizzazione (complessivamente sono state arrestate cinque persone). Il processo per il caso dei pacchi incendiari si deve ancora fissare.

Fronte rivoluzionario internazionale. Appello alla solidarietà con i guerriglieri dell’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco, con i rivoluzionari e le altre persone accusate per lo stesso caso (processo il 17 gennaio 2011) Continue reading La cospirazione delle Cellule di Fuoco e il caso dei “pacchi-bomba”

Lotta per la libertà contro lo stato di terrore

Rapporto nationale sulla dimostrazione del 6 Dicembre e sull’aggressione senza precedenti da parte della polizia

Atene

Manifestazione mattutina: In vari quartieri di Atene si sono verificati raduni spontanei e cortei, con lo scopo di andare verso il centro e prendere parte alla manifestazione principale.

Raduni e cortei si sono visti a Peristeri, Filadelfia, Egaleo, Koridallos, Psichico ed Exarchia. Gli studenti hanno bloccato le strade centrali di queste aree e hanno marciato aggressivamente cerso le stazioni di polizia dove si sono scontrati con le forze di polizia. Gli sbirri hanno tentato di arrestare diversi studenti, ma ci sono riusciti solo nel quartiere di Koridallos, che è anche quello in cui si trova la più grande carcere di Atene. Subito dopo l’arresto dei 3 ragazzi, una protesta di solidarietà si è svolta sempre a Koridallos, richiedone il rilascio immediato. Nello stesso momento studenti provenienti dai quartieri a nord del centro di Atene hanno marciato verso il centro, bloccando le principali strade della città. Queste tante e piccole demo che sono nate spontaneamente sono anche risposta alla decisione del governo di chiudere tutto il centro della città al traffico –anche dei mezzi pubblici-, sperando in questo modo di scoraggiare o impedire di venire a diverse persone per le quali sarebbe stato difficile dirigersi in centro in assenza di mezzi pubblici.

La dimostrazione principale è inizata con la presenza di circa 5.000 studenti, mentre molte altre persone continuavano ad affluire nella massa itinerante. La manifestazione è stata aggressiva sin dal principio, con attacchi contro banche, camere di sorveglianza e negozi di lusso. In Via Stadiou le prime cariche della polizia hanno avuto come risultato una temporanea interruzione della demo con studenti che correvano in tutti i vicoli per sfuggire alle violenze in atto da parte degli sbirri. In diverse situazioni tuttavia, studenti con attacchi ben organizzati sono riusciti a rispondere e a respingere le forze dell’antisommossa. Gli scontri hanno visto un’escalation fino a quando la testa del corteo ha raggiunto la piazza del parlamento, Syntagma, e ha attaccato ancora una volta le forze dell’antisommossa. Gli sbirri di tutta risposta hanno iniziato da subito a far un larghissimo uso di gas lacrimogeni e granate disperdi-folla. La manifestazione si è conclusa presso i Propilei della vecchia università, dove la maggior parte delle persone si è fermata per partecipare poi alla manifestazione chiamata per il pomeriggio. E’ importante sottolineare che gli studenti, anche se minorenni, non si sono affato fatti spaventare né dai metodi terroristici degli sbirri, né dai mezzi di comunicazione, che da giorni ben svolgono il loro roulo di servi del sistema, fornendo continuamente notizie parziali e monopolizzanti.

Manifestazione pomeridiana: Il raduno pomeridiano ad Atene era stato programmato per le 16.00. L’intero centro della città è stato bloccato per ragioni di “sicurezza”. [link] Continue reading Lotta per la libertà contro lo stato di terrore

Siamo in guerra. Arresti politici e terrorismo statale.

Siamo davvero incazzati!

Un giorno prima dell’anniversario dell’ omicidio di Alexandros Grigoropoulos il 6 dicembre 2008, la dittatura democratica greca ha deciso di attivare i meccanismi di repressione in un senso tragicomico per impedire una sommossa sociale imminente.Tutti i servi del sistema si sono attivati, cercando di manipolare l’opinione pubblica e di terrorizzare tutte quelle parti della società che resistono.

Ieri sera (4 dicembre) gli scagnozzi del dipartimento anti-terrorismo della polizia hanno fatto irruzione in diversi interni e spazi sociali di Atene, Pireo, Salonicco, Agrinio e Creta, sostenendo che vi siano stati scoperti armi e esplosivi. I burattini ben pagati dei mezzi di comunicazione hanno immediatamente iniziato a celebrare “il successo della polizia greca contro il terrorismo” , Continue reading Siamo in guerra. Arresti politici e terrorismo statale.

Nuove disposizioni della legge “anti”- terrorismo

Ghiorgos Papandreou, Premier greco.

IL TOTALITARISMO MOSTRA DI NUOVO LA SUA FACCIA:

Il 26 Agosto 2010, in una sola seduta, il Governo Greco ha fatto passare il secondo più importante emendamento della legge sul terrorismo, o così chiamata legge “anti”-terrorismo del 2001 (il primo emendamento era stato apportato dal precedente governo di destra nel 2004), estendendo il suo campo di applicazione, in modo tale che ogni forma di resistenza contro il regime possa essere considerata terrorismo. Questa specifica legge (3875/2010) classifica come atto criminale terroristico qualsiasi dimostrazione, occupazione e danneggio di proprietà. Crimini, questi, per i quali i dimostranti di manifestazioni di massa sono già spesso accusati e persuguiti dalla giustizia. La differenza ora, è che dall’approvazione della legge in poi, coloro accusati di questi atti saranno portati davanti alla “giustizia” come terroristi.

La causa del rafforzamento della legge sul terrorismo è la promulgazione da parte della Grecia del Protocollo di Palermo, emanato nel 2000 durante un convengno delle Nazioni Unite, con il pretesto di affrontare il “crimine transnazionale organizzato”. Il protocollo introduce l’idea di “terrorismo” come il principale nemico del mondo moderno. Sebbene fossero passati 10 anni, nessun governo greco si era assunto la responsabilità per la sua ratificazione. Ora, il governo di George Papandreou non solo ratifica il protocollo in questione, ma introduce anche un secondo emendamento, che prevede maggior cambiamenti per la legge sui crimini e in particolare per il cosiddetto “anti”-terrorismo.

Le nuove dsposizioni sono state votate nel Parlamento Greco dal partito al potere PASOK e dall’opposizione NEA DIMOKRATIA (nuova democrazia). Il partito di estrema destra LAOS (popolo) ha invece votato contro questi emendamenti, chiedendo norme più restrittive sia contro il “nemico interno” che contro gli immigrati. Continue reading Nuove disposizioni della legge “anti”- terrorismo