Bonanno rilasciato ma costretto a lasciare il paese; Stratigopoulos rimane in prigione: dichiarazione delle famiglie.

Compagni,

Il processo di Bonanno e Stratigopoulos, presso la città di Larissa, ha dato come risultato la condanna per Bonanno a 4 anni di prigione per partecipazione alla rapina, mentre Stratigopoulos è stato condannato per rapina a mano armata ad 8 anni e 3 mesi, senza alcun riconoscimento di circostanze attenuanti e senza possibilità di sospensione di pena. Continue reading Bonanno rilasciato ma costretto a lasciare il paese; Stratigopoulos rimane in prigione: dichiarazione delle famiglie.

Atene, 25 Novembre: Manifestazione contro la repressione e il terrorismo di stato

Dopo una settimana dalla grande manifestazione in ricordo della strage del Politecnico, ad Atene sono state chiamate per lo stesso giorno, 25 Novembre, ben 4 diverse manifestazioni: una di studenti, una del sindacato stalinista PAME, una di tutti i maggiori sindacati uniti e per ultima (ma non di importanza) quella organizzata da anarchici, estrema sinistra (Trotzchisti dell’EEK) e dal collettivo autonomo “Azione per la Libertà”. Questa, svoltasi nel centro della città, ha visto la partecipazione di circa 3.000 persone.

La manifestazione, molto ben organizzata e con le file ai lati ben “equipaggiate” per la difesa, ha percorso il centro di Atene accompagnata da forti grida contro il terrorismo in atto da parte dello stato, contro la polizia e in solidarietà con tutti i prigionieri politici.

In piazza Syntagma, dove è situato il Parlamento Greco, decine di plotoni di agenti antisommossa erano distribuiti in doppia/tripla fila, in una chiara esibizione di arroganza e prepotenza, in perfetto stile “hollywoodiano”.

Anche tutto il corteo era “accompagnato”, sia a destra che a sinistra, Continue reading Atene, 25 Novembre: Manifestazione contro la repressione e il terrorismo di stato

17 Novembre: manifestazioni in tutta la Grecia

Il centro di Atene dall'altro durante la manifestazione

17 Novembre 2010. 37 anni dopo la rivolta del Politecnico di Atene, sono state organizzate manifestazioni dinamiche in tutto il paese. Ovviamente anche lo stato si è mobilitato, chiamando a raccolta per l’occasione una spropositata quantità di forze di polizia e di agenti in borghese e/o infiltrati per assicurare “l’ordine” (sembra fossero tra i 8.000 e i 10.000 solo ad Atene). Nonostante questa brutale politica di repressione, il terrorismo dello stato non ha avuto un gran esito. I mass media hanno fatto poco riferimento alla mobilitazione, anche se le manifestazioni sono state massive in tutte le città. Naturalmente questo tipo di notizie non vengono diffuse dai media convenzionali.

Atene:

Il corteo, che è partito dal centro e si è diretto verso l’Ambasciata americana di Atene, ha visto decine di migliaia di persone (circa 50.000-70.000 manifestanti, nonostante media e polizia affermasse che fossero molto meno) ed è stato uno dei più massivi e dinamici degli ultimi anni.

Malgrado la presenza delle forze dell’ordine fosse decisamente eccessiva, una partecipazione così numerosa e attiva ha dimostrato che c’è ancora voglia di resistere e contrastare le decisioni dello stato e del capitale globale. Prima che il corteo iniziasse, anarchici e altri gruppi di giovani si sono scontrati col corpo dei manifestanti di PASP (il gruppo giovanile del PASOK, il partito al potere), costringendoli a ritirarsi e seguire il corteo da vicoli laterali. Nello stesso tempo, il corpo dei manifestanti di PAME (ramo sindacale del Partito Comunista Greco KKE) ha proseguito velocemente lungo una strada parallela, per mettersi di fronte a tutti gli altri manifestanti, come loro solito. La partecipazione dei diversi gruppi di manifestanti dell’ambito anarchico-antiautoritario è stata massiccia (circa 6000 persone). Le squadre antisommossa hanno attaccato il corteo, senza che questo compisse particoli azioni di sommossa, quando si è aviccinato all’Ambasciata Americana, facendo anche uso di gas lacrimogeni e granate flashbang per disperdere i grossi gruppi di anarchici e persone di sinistra. Continue reading 17 Novembre: manifestazioni in tutta la Grecia

Bollettino di controinformazione, Ottobre 2010

ANTIMILITARISMO:

No agli armamenti, all’Esercito Europeo, alle celebrazioni “nazionali” e alle sfilate militari.

1 Ottobre:

  • Lo Stato ha portato a termine un accordo con alcuni cantieri navali greci, secondo il quale si impegna a pagare € 550.000.000 (!) per la costruzione di due sottomarini militari supplementari di tipo 214. Il Primo Ministro Papandreou, se da un lato continua a tagliare pensioni e stipendi, dall’altro cerca di addolcirsi gli armatori arabi di Abu Dhabi Mar, che detengono ora la proprietà di molti cantieri navali.
  • La Forza di Gendarmeria Europea arriverà a breve anche in Grecia per la “sradicazione delle proteste e delle manifestazioni causate dalla crisi economica”. Questo esercito degli Stati Membri dell’Unione Europea viene usato per dimostrare che, nella repressione delle lotte sociali, non si impegna il proprio esercito nazionale, ma piuttosto una forza europea d’emergenza. A questa Gendarmeria Europea partecipano Francia, Italia, Portogallo, Spagna e Romania, e la sede base si trova a Vicenza, proprio in Italia. La FGE (Forza di Gendarmeria Europea) contempla, nella sua struttura interna, anche una forza di servizi segreti. Anche con il loro aiuto dunque, lavora in stretta collaborazione con gli eserciti europei per garantire “la sicurezza nelle regioni europee dove ci sia una situazione critica”. Il Ministero Federale di Difesa la elogiò scrivendo nella sua pagina web: “Polizia o esercito? Una divisione Europea promette la soluzione!”. Pare sia la modernizzazione della storica domanda: “Repubblica o carri armati?”. Ebbene, la nostra risposta non è altra che: TUTTI E TUTTE IN PIAZZA! Continue reading Bollettino di controinformazione, Ottobre 2010

Bollettino di controinformazione, Settembre 2010

Azioni e mobilitazioni

2 Settembre

–      Occupazione del Conservatorio Statale di Musica di Salonicco da parte degli studenti, come forma di protesta contro la richiesta di pagare tasse di frequenza in una scuola che viene ritenuta gratuita.

11  Settembre

–          Atene: Incendio doloso nel ufficio del “Fisco ed esenzione delle tasse” ad Exarchia. Da un vicino edificio abbandonato, un gruppo di 10 persone ha rotto i vetri dell’ufficio del fisco e l’ha messo a fuoco, mentre di sotto c’era un gruppo di sostegno. Gli sbirri non sono riusciti a fare pogrom, come loro solito, dal momento che l’azione era abbastanza organizzata.

ufficio delle imposte ad Exarchia, dopo l’incendio doloso.

–          Xanthi: incendio doloso alla furgonetta di un’emettitrice televisiva.

–          Salonicco: Come ogni anno si celebra a Salonicco la Fiera Internazionale del Commercio. Per l’occasione, puntualmente, si organizza una manifestazione nel centro della città. Quest’anno le manifestazioni organizzate erano più di una, convocate da decine di sindacati di base e comitati di lotta di varie regioni della Grecia. Con la presenza di almeno 10.000 poliziotti, la manifestazione partita da Kamara (monumento centrale della città), ha visto più di 5.000 persone. Durante il corteo, la presenza delle forze dell’ordine è stata decisamente eccessiva e ci sono stati anche scontri di fronte alla Fiera Internazionale, in cui le squadre antisommossa hanno fatto uso di lacrimogeni. Nel corteo organizzato dai sindacati dei lavoratori hanno partecipato circa 10.000 persone. Lo stesso giorno, anche l’organizzazione di lotta contro il pedaggio delle autostrade aveva organizzato una protesta sulla strada da Atene a Salonicco. Sono stati così bloccati tutti i pedaggi e tutte le macchine in viaggio sono passate senza pagare le autostrade che sono cosiddette “pubbliche”. Continue reading Bollettino di controinformazione, Settembre 2010

Incendio doloso da parte di un gruppo di fascisti nello stabile della stazione radio libera Radio Revolt

Incendio doloso da parte di un gruppo di fascisti nello stabile della stazione radio libertaria Radio Revolt, la sera di Martedi 9 Novembre. Circa 20-25 persone, armate con bastoni, martelli, manganelli e coltelli hanno lanciato molotov contro il vagone* che ospitava la sede di Radio Revolt, il quale è stato completamente distrutto dall’incendio. La risposta dei compagni è stata imminente: quelli che erano bloccati nel vagone sono riusciti ad uscire fuori e hanno cacciato via i fascisti. Mentre i compagni cercavano di spegnere il fuoco con canne dell’acqua, la fornitura idrica nell’area è stata “per caso” sospesa.
Secondo una testimonianza dei vigili del fuoco, la polizia ha preteso che i 6 veicoli dei Vigili del Fuoco fossero accompagnati dalle forze dell’ordine (In Grecia c’è il diritto di asilo nelle Università, quindi alla polizia è vietato l’ingresso).
Questo tipo di ordini ai vigili del fuoco hanno chiaramente funzionato come azione complementare all’atto criminale dei fascisti. Era ovvio che fosse impossibile estinguere il fuoco con l’uso di mezzi convenzionali, come estintori a sciuma. Nel frattempo gli sbirri, che in un tempo assai rapido si sono concentrati fuori dal campus universitario, sembravano guardassero curiosi il fatto, nascondendo in realtà fra loro i responsabili dell’incendio.

Lo stato e le sue gang non ci faranno tacere! Non ci fanno paura, non ci fermano!

* Lo spazio in cui si trova il Radio Revolt è una vecchia carrozza ferroviaria dentro il campus dell’ Università Aristotele di Salonicco

28 OTTOBRE – Diciamo “NO” alle parate!

La realtà greca è ridicola senz’altro. Siccome, però, certi lati di questa realtà forse non si conoscono bene all’estero, sarebbe positivo illustrare un pò l’istituzione della parata militare e scolastica del 28 Ottobre.

Il rituale sociale, senz’altro disgustevole, che richiede all’esercito e ad una rappresentazione scolastica (il “corpo degli alunni marcianti”) di sfilare in parata per le vie delle città greche, è in maniera evidente di ispirazione fascista. Si tratta dell’occasione in cui l‘ideale nazionalistico trova la sua espressione più chiara e durante il cui i seguaci del nazionalismo trovano l’opportunità per applaudire. Le classi degli alunni si trasformano in squadre militari e si nutrono degli alti ideali della patria e la religione. Uniformi, vestiti tutti uguale, in fila secondo l’altezza (i più alti avanti) e come portabandiera l’alunno più bravo. Passo militare e saluto militare davanti al palco degli ufficiali. Tutto questo per ricordare ed onorare la lotta del popolo Greco contro le forze del fascismo e il famoso “NO” di Metaxas quando gli Imperi Centrali hanno chiesto la sottomissione totale della Grecia (“terra e acqua”) nel 1940. Continue reading 28 OTTOBRE – Diciamo “NO” alle parate!